Negli anni ’80 si verificano tre inverni con apporto nullo, dei quali due consecutivi: 1988-89 e 1989-90. Nel quin<strong>di</strong>cennio più recente, 1993 – 2007, si registra un decremento della piovosita’ me<strong>di</strong>a rispetto al periodo precedente (e storico) fin qui esaminato, da 681 mm a 577,27 mm, con una sequenza <strong>di</strong> valori me<strong>di</strong> degli ultimi cinque anni del periodo <strong>di</strong> 480,52 mm. 7.1.6.5 Conclusioni Negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> variazione climatica il primo obiettivo è quello della ricerca <strong>di</strong> tendenze, cioè <strong>di</strong> rilevanti mo<strong>di</strong>ficazioni in aumento o <strong>di</strong>minuzione della grandezza presa in considerazione. Nella serie pluviometrica <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> non si evidenziano particolari tendenze. È però evidente, nel corso del ‘900, una ciclicità con durata <strong>di</strong> circa 20 anni, che tuttavia può essere casuale e non in<strong>di</strong>cativa per il futuro. Prendendo in considerazione i totali stagionali vengono alla luce notevoli elementi su cui soffermarsi. L’inverno, in genere, è segnato da regolarità fino al termine degli anni 1960, seguiti da un rilevante incremento delle precipitazioni nel decennio 1970-1980. La primavera ha un andamento più irregolare rispetto all’inverno ed un incremento degli apporti meteorici nel corso dell’ultimo ventennio. L’estate non presenta particolari variazioni, eccetto alcuni perio<strong>di</strong> deficitarii negli anni 1922, 1959 e 1960. L’autunno presenta una curva incostante, con un periodo ad apporti elevati intorno al 1960, seguito dalla ripresa dell’andamento precedente. Fino alla fine degli anni ’20, poi, si riscontra un andamento costante per quanto riguarda il numero <strong>di</strong> giorni con precipitazioni maggiori <strong>di</strong> 0.1 mm. Nel periodo 1930 - 1940 si registra un incremento <strong>di</strong> giorni con precipitazioni fino ad arrivare ad una brusca flessione tra il 1940 e il 1955. Negli anni ’70 e ’80 si assiste ad una risalita dei valori e ad un riassestamento <strong>di</strong> frequenze normali negli anni ’90. Come detto i valori me<strong>di</strong> dal 1993 al 2007 si sono ridotti con particolare evidenza nella serie degli ultimi 5 anni. 7.1.6.6 Il Vento56 La stazione <strong>di</strong> rilevamento della velocita’ del vento e’ ubicata presso il Museo Craveri (M.C.), a partire dal 5 maggio 1993, ad una quota <strong>di</strong> 285 m.s.l.m. <strong>Bra</strong> presenta, in particolare, una spiccata uniformita’ e regolarita’ <strong>di</strong> vento debole (da 1,0 a 2,5 m/s) in tutti i mesi e per tutti gli anni esaminati. Distribuzione della me<strong>di</strong>a mensile dell’intensita’ del vento espressa in m/s Staz Gen Feb Ma r Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut M.C. 1,1 1,2 1,3 1,4 1,4 1,3 1,3 1,3 1,1 0,9 0,9 0,9 1,1 1,3 1,3 1,0 Presenta in particolare la seguente <strong>di</strong>stribuzione dei giorni <strong>di</strong> calma Staz 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Tot Med M.C. 18 30 33 51 64 50 44 63 52 405 45 Come si evidenzia dal grafico, la <strong>di</strong>rezione prevalente del vento ha provenienza da sud con la <strong>di</strong>stribuzione mensile in<strong>di</strong>cata nella tabella: 56 I dati sono ricavati da: “Il Vento in Piemonte”, ARPA – Universita’ degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino – Dipartimento <strong>di</strong> Scienza della Terra, Mar 2007. 121
Staz. Gen Feb Ma r Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut M. SSE SSE SSE SSE S S S S S SSE NW SS SSE SSE S S C. E 122