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Valutazione ambientale strategica RAPPORTO ... - Comune di Bra

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Nella maggioranza dei casi vengono inoltre intercettati i corridoi ecologici, le falde<br />

superficiali, ridotta la bio<strong>di</strong>versità e la parte microbiologica del suolo.<br />

E’ una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> valore silenziosa ed apparentemente indolore che apre la porta al<br />

deca<strong>di</strong>mento del suolo ed alla tipologia <strong>di</strong> fruizione, sino alla degenerazione tipica delle<br />

periferie urbane, come significativamente documentato nella Reklazione <strong>di</strong> Ecologia del<br />

Paesaggio.<br />

6.3.4.2.3 Aria<br />

Per quanto concerne l’inquinamento dell’aria occorre <strong>di</strong>re che l’attenzione rivolta<br />

all’agricoltura è spesso squilibrata rispetto a fenomeni <strong>di</strong> maggiori proporzioni quali le<br />

polveri sottili che gravano sulle citta’ o l’emissione <strong>di</strong> prodotti gassosi da parte delle<br />

industrie.<br />

Sicuramente il ruolo negativo dell’agricoltura viene enfatizzato a causa <strong>di</strong> elementi che<br />

giocano a suo sfavore. Per esempio, la qualità dell’aria nel settore agricolo è me<strong>di</strong>amente<br />

migliore <strong>di</strong> quella urbana; tuttavia se una persona accetta <strong>di</strong> buon grado per tutta la settimana<br />

<strong>di</strong> convivere con l’odore irritante dello smog citta<strong>di</strong>no, quando si trova in campagna pretende<br />

una sorta <strong>di</strong> compensazione e non accetta riduzioni della qualità dell’aria. L’interferenza è<br />

comunque a due facce. L’agricoltura infatti, sia con prodotti organici sia con prodotti chimici,<br />

inquina l’aria ma la maggior parte degli inquinanti presenti sulle colture derivano da altre<br />

attività ed in particolare provengono dai sottoprodotti della mobilità; si pensi ai particolati<br />

degli idrocarburi ed ai metalli pesanti della benzina, che si depositano soprattutto ai fianchi<br />

delle infrastrutture viarie.<br />

Pur tuttavia il problema esiste e, al suo interno, il meccanismo più critico è sicuramente lo<br />

spargimento dei reflui organici (letame e liquami) sulle colture.<br />

La scala della criticità mette in testa la pollina liquida, seguita dal liquame suino, cui segue<br />

quello bovino, mentre la letamazione classica, peraltro quasi <strong>di</strong>messa, eseguita con lettiera<br />

tipo paglia, feci solide e liquide decomposte in letamaia, ha risvolti critici molto minori.<br />

Occorre anche <strong>di</strong>re che il problema si è in gran parte ri<strong>di</strong>mensionato poiché buona parte delle<br />

aziende maggiormente gravate da carico UBA si sono recentemente dotate <strong>di</strong> moderni e<br />

costosi impianti <strong>di</strong> depurazione delle deiezioni animali.<br />

6.3.4.2.4- Flora<br />

La flora ha subito, almeno nella parte pianeggiante del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, una rapidamente<br />

crescente banalizzazione. Lo scacchiere dei campi si è fissato su coltivazioni cerealicole che<br />

succedono a se stesse (irrigue o seccagne) senza rotazione, foraggere da erbai (Loietto)<br />

orticole <strong>di</strong> pieno campo, pioppicoltura. Non è presente un solo boschetto naturaliforme e le<br />

ripe dei fossi che nel passato erano orlate da Ontani, Salici, Pioppi bianchi, sono ora<br />

completamente spoglie. Non vi sono siepi o filari e sono quasi completamente assenti gli<br />

alberi planiziali.<br />

Inoltre il fenomeno dell’accorpamento tra campi limitrofi ha limitato notevolmente<br />

l’estensione lineare dei fossi, riducendo <strong>di</strong> conseguenza numerosi habitat umi<strong>di</strong>.<br />

Nella zona collinare, per contro, assistiamo al fenomeno inverso: l’abbandono delle<br />

coltivazioni marginali ha aperto la porta alle specie pioniere tra cui spicca la Robinia<br />

pseudoacacia a fianco <strong>di</strong> nuclei <strong>di</strong> vegetazione autoctona (Quercus robur x petraea, Acer<br />

platanoides, Acer campestre, Tilia platiphyllos) e si constata il ritorno, seppure <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato ed<br />

in alcuni casi non voluto, del bosco.<br />

E’ auspicabile un intervento <strong>di</strong> ristrutturazione della flora, soprattutto in ambiti <strong>di</strong><br />

monocoltura cerealicola, me<strong>di</strong>ante il ripristino della vegetazione spondale, delle siepi e dei<br />

viali della viabilità rurale. In questo senso puo’ essere <strong>di</strong> stimolo lo stu<strong>di</strong>o riportato nella<br />

cartografia storica della Relazione <strong>di</strong> Ecologia del Paesaggio.<br />

6.3.4.2.5 Fauna<br />

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