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Valutazione ambientale strategica RAPPORTO ... - Comune di Bra

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Per un adeguato sviluppo dell’agriturismo e dell’accoglienza altamente qualificata nel mondo<br />

rurale occorrerebbe inoltre prevedere un circuito virtuoso della mobilità, della percorribilità<br />

protetta e delle zone <strong>di</strong> sosta naturalistiche e storiche.<br />

Per quanto concerne la percorribilità, il turismo dolce, culturale e <strong>ambientale</strong>, non gode <strong>di</strong> una<br />

adeguata rete <strong>di</strong> percorribilità protetta. Mentre nella fascia collinare è presente una pista ciclo<br />

pedonale riconosciuta e implementabile, questa non è garantita nella fascia rurale <strong>di</strong> pianura.<br />

La riconoscibilità dei luoghi non è evidenziata in modo suggestivo, o quanto meno<br />

accattivante, ne’ si percepisce la presenza <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> luoghi a cui riferire la mobilità<br />

dolce per la fruizione del territorio.<br />

6.3.4.2.8 Relazioni con l’esterno<br />

L’agricoltura <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> sembra aver avuto sinora <strong>di</strong>fficoltà nel tessere importanti relazioni<br />

intersettoriali per fondare la sua crescita sulla qualità. Il punto che maggiormente colpisce<br />

l’osservatore esterno è la reciproca in<strong>di</strong>fferenza tra il settore agricolo e l’Università del Gusto<br />

<strong>di</strong> Pollenzo. Sono questi, invece, due mon<strong>di</strong> che potrebbero trovare dei punti <strong>di</strong> crescita<br />

internazionale e <strong>di</strong> sinergia nel settore della produzione alimentare locale <strong>di</strong> qualita’.<br />

Una seconda <strong>di</strong>fficoltà è il collegamento con le industrie <strong>di</strong> trasformazione: emblematico il<br />

problema dell’allevamento suinicolo, per altro eccellente, che sinora non e’ riuscito a<br />

proporre un marchio Prosciutto <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> (o delle Langhe o del Roero, o <strong>di</strong> Cuneo) in<br />

competizione con quelli a cui fornisce la materia prima.<br />

Un terzo settore problematico è quello orticolo in cui non appare ancora definita un’entità<br />

superpartes (Consorzio, Cooperativa ecc) <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione e <strong>di</strong> confezionamento <strong>di</strong> un<br />

prodotto ad alta qualità che resta in balia <strong>di</strong> scale <strong>di</strong> mercato nanizzate e polverizzate. Il<br />

settore logistico del trasporto non sembra infine sufficiente a supportare ulteriori salti <strong>di</strong><br />

qualità del comparto produttivo.<br />

6.3.4.3 Previsioni generali<br />

6.3.4.3.1 Pianura<br />

Le considerazioni che si possono fare per il settore <strong>di</strong> pianura, alla luce delle prime analisi<br />

effettuate, sono molteplici.<br />

In assenza <strong>di</strong> interventi guidati, l’evoluzione delle cascine e del settore agricolo potrebbe<br />

essere la seguente:<br />

a) I coltivatori <strong>di</strong>retti invecchiano e la loro categoria è, nell’ambito dei settori produttivi,<br />

quella con minor turn over. Nei prossimi <strong>di</strong>eci anni la maggioranza dei titolari <strong>di</strong> aziende<br />

potrebbe non essere più attivo oppure, soluzione peggiore, sarà ancora attivo e non più<br />

<strong>di</strong>namico e propositivo.<br />

Nel caso <strong>di</strong> ritiro dall’attività, l’evoluzione dei fabbricati e dei terreni che sino ad oggi<br />

hanno seguito traiettorie parallele, possono prendere due <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni. Nella prima, i<br />

terreni vengono adottati da una azienda più grande, già dotata <strong>di</strong> fabbricati efficienti, e<br />

posti in coltura. I fabbricati operativi, funzionali alla vecchia azienda ma non alla nuova,<br />

vengono <strong>di</strong>smessi e recuperati ad uso civile (es. C.na Veneria). Nella seconda, laddove le<br />

strutture non possano essere recuperate per altre funzioni, ad es. abitativa, a causa della<br />

lontananza e della scarsa o <strong>di</strong>fficile accessibilità o per altro motivo, le cascine vanno<br />

semplicemente in abbandono (es. C.na Borghina, C.na Balunetto…). In entrambi i casi la<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità del territorio è dannosa. Nel caso in cui, poi, il coltivatore resti in<br />

attività ad oltranza, non solo i fabbricati ma l’intera filiera agricola ne risentono, uscendo<br />

gradatamente dal mercato per mancato adeguamento tecnologico e bloccando le<br />

eventuali forze giovani <strong>di</strong> sostituzione. Lo squilibrio generazionale appare quin<strong>di</strong> un<br />

serio problema non solo per l’agricoltura ma per l’intero comparto territoriale.<br />

Lo scenario <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, in cui è forte la presenza giovanile, è meno critico che altrove ma<br />

potrebbe determinare la necessita’ <strong>di</strong> formare nuovi centri aziendali in sintonia con le<br />

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