Valutazione ambientale strategica RAPPORTO ... - Comune di Bra
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Cap. 2 – Contenuti e obiettivi del nuovo Piano Regolatore<br />
Cap. 2 - § 1 – Premessa<br />
La formazione del nuovo PRGC e’ atto complesso che scaturisce da molteplici letture:<br />
- sull’assetto del paesaggio e delle strutture e infrastrutture in esso inse<strong>di</strong>ate quale<br />
particolare momento evolutivo della sua organizzazione sociale, economica e produttiva;<br />
- sui problemi non risolti della organizzazione del territorio in rapporto alle funzioni<br />
inse<strong>di</strong>ate e sulle necessità <strong>di</strong> trasformazione e sviluppo da attuare entro un traguardo<br />
temporale definito;<br />
- sugli scenari pluritematici <strong>di</strong> riferimento con particolare riguardo alla pianificazione<br />
<strong>strategica</strong> regionale, provinciale e <strong>di</strong> ambito locale;<br />
- sulle innovazioni legislative tendenti a governare la complessità attraverso quadri <strong>di</strong><br />
riferimento sempre più inter<strong>di</strong>pendenti, specie in materia <strong>ambientale</strong>.<br />
Si propone qui una rassegna delle letture compiute per commentare in sintesi i risultati delle<br />
indagini alla ricerca delle relazioni complesse tra sistema inse<strong>di</strong>ativo pulsante, paesaggio e<br />
ambiente.<br />
Cap. 2 - § 2 – Strumentazione pre<strong>di</strong>sposta in anticipazione<br />
Con riferimento al processo formativo del nuovo Piano regolatore dalla Deliberazione<br />
programmatica (2004) al <strong>di</strong>segno del Progetto Preliminare (2009) si evidenziano <strong>di</strong> seguito i<br />
principali obiettivi anche alla luce degli adempimenti che nel frattempo l’amministrazione ha<br />
espletato per dotare gli strumenti <strong>di</strong> controllo del territorio e dei processi che lo interessano <strong>di</strong><br />
apposite norme regolamentari. Esse riguardano<br />
2.1. La classificazione della pericolosità idrogeologica e geomorfologica del territorio<br />
comunale in conformita’ al Piano <strong>di</strong> assetto idrogeologico (P.A.I.) e alla Circ. P.G.R. 7/LAP:<br />
strumento questo definito dalla Variante strutturale n° 25 in anticipazione agli adempimenti a<br />
cui sarebbe stato comunque sottoposto il nuovo PRGC.<br />
2.2. L’aggiornamento della <strong>di</strong>sciplina del commercio in base alle <strong>di</strong>sposizioni regionali<br />
definite con la DCR 59-10831/2006<br />
2.3. Il Piano <strong>di</strong> classificazione acustica del territorio comunale ai sensi della l.r. 52/2000.<br />
2.4 La <strong>di</strong>sciplina urbanistica e territoriale degli impianti a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante<br />
2.5. La <strong>di</strong>sciplina degli impianti <strong>di</strong> telefonia mobile e <strong>di</strong> telecomunicazione<br />
Cap. 2 - § 3 – Obiettivi e contenuti del nuovo PRGC<br />
1. Definizione del ruolo territoriale e urbanistico, paesistico, <strong>ambientale</strong> e socio<br />
economico <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> in rapporto agli scenari <strong>di</strong>segnati dalla pianificazione <strong>strategica</strong>: PTR della<br />
Regione Piemonte (in corso <strong>di</strong> ridefinizione) e PTC della Provincia <strong>di</strong> Cuneo (recentemente<br />
approvato) Piano regionale dei trasporti e delle comunicazioni, piani e programmi <strong>di</strong> sviluppo<br />
locale e <strong>di</strong> ambito;<br />
2. Riconoscimento dei caratteri ambientali e paesaggistici del territorio braidese nei<br />
paesaggi <strong>di</strong> pianura e <strong>di</strong> collina e dei valori e delle risorse storiche e monumentali in essi<br />
presenti;<br />
3. Ripensamento e rior<strong>di</strong>no del telaio dell’accessibilità e delle comunicazioni locali e <strong>di</strong><br />
livello intercomunale tenendo conto delle criticità ambientali rilevate, delle prospettive <strong>di</strong><br />
sviluppo del mezzo pubblico veloce e frequente e dei programmi <strong>di</strong> potenziamento<br />
infrastrutturale previsto dagli enti sovraor<strong>di</strong>nati (provincia Regione, RFI ecc);<br />
4. Riqualificazione <strong>di</strong> tessuti e luoghi con attinenza alla risoluzione <strong>di</strong> criticità (es. trincee<br />
ferroviarie) valorizzazione delle aree porta, definizione <strong>di</strong> nuove centralità e fuochi <strong>di</strong> servizi<br />
(frazioni <strong>di</strong> Ban<strong>di</strong>to e <strong>di</strong> Pollenzo);<br />
5. Rispetto e conservazione dei caratteri morfologici e paesistici della collina pur nel<br />
riconoscimento dei processi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione inse<strong>di</strong>ativa che l’hanno interessata nel passato;<br />
6. Dimensionamento del Piano in rapporto al trend <strong>di</strong> crescita della popolazione<br />
in<strong>di</strong>rizzando l’offerta <strong>di</strong> nuove abitazioni a tre settori operativi: il recupero e rinnovo del<br />
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