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Valutazione ambientale strategica RAPPORTO ... - Comune di Bra

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Per tale motivo, atteso che e’ relativamente semplice e talora economicamente red<strong>di</strong>tizio (per<br />

talune categorie <strong>di</strong> operatori) provocare il degradamento della qualità dell’habitat attraverso<br />

<strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> carattere urbanistico e/o infrastrutturale (ma anche <strong>di</strong> semplificazione della<br />

eterogeneità dei paesaggi agrari e la riduzione della bio<strong>di</strong>versità’) si ritiene opportuno fissare<br />

per le future trasformazioni urbanistiche alcune regole <strong>di</strong> riferimento:<br />

a. L’insieme delle trasformazioni previste dal nuovo strumento (ivi compresi gli interventi<br />

compensativi) dovrà essere compatibile con il grado <strong>di</strong> metastabilità’ 46 del Biocomprensorio<br />

<strong>di</strong> riferimento;<br />

b. Poiché in ciascuno dei paesaggi indagati si registrano tipi <strong>di</strong> paesaggio e valori <strong>di</strong><br />

capacità biologica <strong>di</strong>fferenziati, si assume che l’insieme degli interventi <strong>di</strong> trasformazione<br />

previsti dallo strumento urbanistico in ciascuno <strong>di</strong> essi debbano essere compatibili con il<br />

range 47 <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> riferimento del grado <strong>di</strong> (meta)stabilità preesistente e quin<strong>di</strong> proprio <strong>di</strong><br />

quel paesaggio, oltre a concorrere, laddove sia possibile, a migliorarne le con<strong>di</strong>zioni.<br />

6.2.5 Simulazione <strong>di</strong> risultato<br />

L’uso <strong>di</strong> parametri rappresentativi della capacità biologica degli elementi (ecotopi),<br />

naturalistici e<br />

antropici, che possono concorrere alla trasformazione del paesaggio pianificata dal PRGC,<br />

permette <strong>di</strong> simularne gli effetti e <strong>di</strong> mettere a confronto, secondo il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

retroazione, l’esito <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse alternative. A tal fine la presente relazione contiene un capitolo<br />

ove vengono specificate le caratteristiche vegetazionali e <strong>di</strong> capacità biologica degli interventi<br />

compensativi e <strong>di</strong> rimpiazzo che possono essere variamente composti nel processo simulativo<br />

fino a raggiungere il livello <strong>di</strong> riequilibrio necessario e/o prescritto.<br />

6.2.6. Considerazioni operative <strong>di</strong>scendenti dall’Analisi dei mosaici ambientali<br />

6.2.6.1 Il paesaggio ottocentesco<br />

La lettura dei mosaici ambientali alle due date <strong>di</strong> riferimento mette in evidenza questi<br />

caratteri salienti:<br />

6.2.6.1.1 Biocomprensorio 1880 (v. Tav. EP1)<br />

In quell’epoca l’ecotessuto paesistico appare significativamente antropizzato, tanto in pianura<br />

come in collina interessando quasi il 90% del territorio. La pianura e’ caratterizzata da una<br />

fitta rete irrigua che alimenta le coltivazioni erbacee ma anche, in modo assai <strong>di</strong>ffuso i prati<br />

permanenti e quelli de<strong>di</strong>cati al pascolo. La collina appare estesamente coperta dal vigneto e<br />

gli stessi boschi (9%) sono in prevalenza de<strong>di</strong>cati al ceduo e alle colture utilitarie.<br />

Nel corridoio fluviale dello Stura <strong>di</strong> Demonte e del Tanaro dominano i prati e l’imponente<br />

complesso produttivo, <strong>ambientale</strong> e monumentale della tenuta albertina <strong>di</strong> Pollenzo.<br />

Le matrici agrarie caratterizzano in modo significativo i tre paesaggi principali <strong>di</strong>stinguendoli<br />

tra loro: collina, alta pianura e fondovalle fluviale generato dai processi erosivi dei due fiumi<br />

che si congiungono tra loro nell’area della tenuta reale.<br />

In particolare il mosaico <strong>ambientale</strong> della pianura, come <strong>di</strong>mostra l’elaborato della Tav. 3<br />

relativo al territorio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong>, è dominato dalla matrice dei campi chiusi sia nei settori delle<br />

coltivazioni erbacee che nelle estese aree condotte a prato. La presenza <strong>di</strong> viteti e frutteti e in<br />

particolare l’estensione dei pioppeti evidenzia un significativo grado <strong>di</strong> etrogeneita’ e <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità.<br />

Gli inse<strong>di</strong>amenti sono limitati (ovviamente) ai soli centri storici che rappresentano, in termini<br />

<strong>di</strong> superficie, meno dell’ 1% del territorio mentre gran<strong>di</strong> cascine presi<strong>di</strong>ano la pianura<br />

agricola da posizioni che ne garantiscono la sicurezza rispetto alle <strong>di</strong>namiche della idrografia<br />

principale e secondaria.<br />

6.2.6.1.2 Territorio <strong>di</strong> <strong>Bra</strong> al 1880 (v. Tav. EP2)<br />

46 L’equilibrio metastabile non è rappresentato da un unico valore ma da un intervallo <strong>di</strong> valori che verificano il<br />

grado <strong>di</strong> stabilità del sistema.<br />

47 Cfr. Tabella riportata nella successiva nota 15.<br />

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