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La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

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dopo l’intervento del legislatore. Più in particolare, si è confrontata la quota di reddito<br />

recuperata dagli ammortizzatori sociali tra il primo trimestre del 2008 e<br />

l’ultimo del 2011 con quella che avremmo ottenuto con la riforma del lavoro a<br />

pieno regime, tenendo distinte le generazioni di lavoratori giovani (fino a 35 anni)<br />

da quelle più mature (tra 35 e 64 anni).<br />

<strong>La</strong> base dati a cui è ancorato il modello di simulazione è l’Indagine sulle forze<br />

di lavoro dell’ISTAT, dalla quale sono state ricavate le variazioni trimestrali<br />

dell’occupazione nelle seguenti variabili di classificazione (celle): trimestre, ripartizione<br />

geografica, classi di età (fino a 35 anni e oltre 35 anni), tipo di lavoratore<br />

(dipendente e autonomo), durata del contratto (indeterminato e determinato), settore<br />

(industria e altro).<br />

L’esercizio si compone quindi di tre fasi:<br />

1. la simulazione dei principali eventi sul mercato del lavoro (perdita del posto di<br />

lavoro, riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione, nuova occupazione);<br />

2. l’applicazione dei trattamenti di protezione del reddito per gli aventi diritto<br />

(Cig, indennità di mobilità e disoccupazione a requisiti pieni o ridotti);<br />

3. l’applicazione dei nuovi strumenti di protezione del reddito previsti dalla<br />

L. 92/2012 (Aspi e mini-Aspi, eliminazione dell’indennità di mobilità).<br />

Ciascuno di questi accadimenti, attraverso tecniche di stima capaci di riflettere<br />

gli andamenti osservati nella realtà, è stato applicato ad un campione rappresentativo<br />

di individui italiani su base trimestrale.<br />

I risultati <strong>della</strong> simulazione consentono di quantificare la perdita di reddito nell’ordine<br />

di 4,6 punti percentuali, ma la diminuzione sarebbe stata ben più consistente<br />

se non fossero stati azionati gli ammortizzatori sociali (-6,3 per cento), che<br />

hanno recuperato circa il 28 per cento <strong>della</strong> perdita. Detto in altri termini, gli ammortizzatori<br />

sociali hanno recuperato il 28 per cento <strong>della</strong> perdita che altrimenti si<br />

sarebbe verificata a causa <strong>della</strong> <strong>crisi</strong> occupazionale.<br />

Guardando alla distribuzione per età <strong>della</strong> perdita di reddito, tuttavia, emerge<br />

che la variazione sperimentata d<strong>ai</strong> giovani ammonta al 12,8 per cento, mentre per<br />

le fasce di età più mature il reddito si è mediamente ridotto dell’1,8 per cento. Il<br />

dato complessivo, dunque, riflette una media di due vicende ass<strong>ai</strong> diverse tra loro,<br />

in cui i giovani costituiscono le vere “vittime” <strong>della</strong> <strong>crisi</strong> in atto, perché perdono<br />

più facilmente il lavoro (o non lo trovano, visto che il tasso di occupazione scende<br />

di quasi 6 punti percentuali tra il 2008 e il 2011) e sono poco protetti dagli ammortizzatori<br />

sociali.<br />

Gli ammortizzatori sociali, infatti, tutelano soprattutto chi che ha un’esperienza<br />

lavorativa pregressa ed un contratto di lavoro “standard”, quindi principalmente gli<br />

adulti, per i quali hanno garantito circa la metà <strong>della</strong> perdita altrimenti riscontrata.<br />

Tra i giovani la quota di reddito protetta dagli ammortizzatori scende invece al 12<br />

per cento: avrebbero mediamente perso il 14,5 per cento del reddito e invece la caduta<br />

si è arrestata al 12,8 per cento (Tab. 4.5).<br />

Con il contributo degli<br />

ammortizzatori sociali<br />

i redditi sono diminuiti<br />

del 5%<br />

Tra i giovani la caduta<br />

dei redditi è sette volte<br />

più grande di quella<br />

degli adulti<br />

Gli ammortizzatori<br />

sociali proteggono<br />

soprattutto chi ha<br />

anzianità lavorativa e<br />

contratti “standard”<br />

Tabella 4.5<br />

VARIAZIONE % DEL REDDITO NETTO MEDIO PER CLASSE TRA IL 2008 E IL 2011. ITALIA<br />

Classe di età Variazione %<br />

con ammortizzatori<br />

Variazione %<br />

senza ammortizzatori<br />

Quota % di reddito recuperata<br />

con ammortizzatori<br />

Fino a 35 anni -12,8 -14,5 12,1<br />

Oltre 35 anni -1,8 -3,5 50,2<br />

TOTALE -4,6 -6,3 27,9<br />

Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT, Forze di <strong>La</strong>voro<br />

<strong>La</strong> riforma del mercato del lavoro si presenta come un insieme molto complesso<br />

di norme volte ad “aggiustare” i meccanismi e gli strumenti propri del mercato del<br />

lavoro, alla ricerca di una flessibilità che possa coniugarsi con una migliore distribuzione<br />

(innanzitutto generazionale) delle tutele. <strong>La</strong> simulazione, quindi, consente<br />

di dare una risposta empirica <strong>ai</strong> propositi teorici <strong>della</strong> riforma, riproducendo il<br />

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