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La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

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… prestiti<br />

d’onore …<br />

… e altri incentivi<br />

per sostenere<br />

l’accrescimento<br />

delle competenze<br />

Con gli assegni di<br />

ricerca congiunta<br />

si vuol favorire<br />

l’inserimento dei<br />

ricercatori nel<br />

mondo del lavoro<br />

seleziona i corsi di dottorato che potranno fruire delle borse regionali, in virtù delle<br />

loro caratteristiche: essere promossi da solide reti fra Università, istituti di ricerca e<br />

imprese, in grado di realizzare un solido raccordo fra alta formazione, ricerca e lavoro,<br />

disporre di congrui fondi per la ricerca e di risorse umane e strumentali ad<br />

alta qualificazione e possedere spiccate caratteristiche di internazionalità.<br />

Inoltre, con la delibera n. 908 del 24 ottobre 2011 sono state approvate le “Condizioni<br />

e modalità per l’attivazione del prestito d’onore per l’alta formazione”, per<br />

favorire l’accesso al credito di giovani laureati che intendono investire<br />

sull’accrescimento delle proprie competenze, frequentando percorsi di alta formazione<br />

e specializzazione in Italia e all’estero. Con tale azione la Regione Toscana<br />

intende favorire lo sviluppo dei propri “talenti” garantendo l’accesso ad un fondo<br />

di garanzia dedicato presso Fidi Toscana Giovani. Attraverso un fondo di natura<br />

rotativa, Fidi Toscana può rilasciare garanzie gratuite, a totale copertura del rischio<br />

bancario, in favore di giovani di qualsiasi nazionalità residenti o domiciliati in<br />

Toscana nella fascia di età 22-35 anni e in possesso di diploma di laurea, che<br />

presentino un programma di studio (di durata variabile fra 1 e 3 anni) ed un piano<br />

di copertura finanziaria delle spese che si prevede di sostenere per il conseguimento<br />

del titolo di studio (iscrizione, alloggio, viaggio, materiali didattici,<br />

ecc.). <strong>La</strong> garanzia è concedibile su finanziamenti bancari di durata ventennale e per<br />

un importo massimo di 50.000 euro, il cui rimborso inizierà entro 12 mesi<br />

dall’ingresso nel mondo del lavoro o comunque entro 24 mesi dalla conclusione del<br />

percorso formativo.<br />

Un’altra linea di azione ha l’obiettivo di sostenere l’accrescimento delle competenze<br />

e <strong>della</strong> specializzazione di giovani laureati mediante incentivi economici<br />

individuali per l’accesso a percorsi di alta formazione post laurea. In particolare –<br />

tramite bandi regionali a cadenza periodica – vengono erogati rimborsi, sino ad un<br />

massimo di 4.000 euro, a copertura delle spese di iscrizione a Master di I e II livello,<br />

Dottorati di ricerca e, dal 2012, a Specializzazioni di I e II livello, realizzati<br />

da Università o da altre Scuole di alta formazione e specializzazione riconosciute<br />

dalle Autorità competenti. I destinatari sono giovani laureati di età non superiore a<br />

35 anni, residenti o domiciliati in Toscana (in quest’ultimo caso solo per frequentare<br />

corsi in Toscana), che hanno un ISEE familiare non superiore a 40.000 euro e<br />

non hanno fruito del voucher regionale alta formazione nel 2011.<br />

Esiste infine una misura destinata <strong>ai</strong> giovani ricercatori, per i quali si vuole favorire<br />

non solo verso il proseguimento verso la carriera accademica, ma sopratutto<br />

l’inserimento nel mercato del lavoro. A tale fine, la Regione Toscana cofinanzia<br />

Assegni di Ricerca Congiunta volti a indirizzare percorsi di alta formazione in collaborazione<br />

tra Università e/o Centri di ricerca e/o imprese per un inserimento in<br />

ambito produttivo. Gli assegni di ricerca sono finalizzati a promuovere lo sviluppo<br />

di percorsi di esperienza che, con la partecipazione a progetti di ricerca in collaborazione<br />

tra Università e/o Centri di ricerca e/o imprese, assicurino la crescita professionale<br />

degli assegnisti.<br />

Gli assegni di ricerca, di durata biennale, sono di importo pari a 30.000 euro<br />

annui al lordo degli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali. Il finanziamento<br />

copre il 50% del valore dei singoli assegni; l’università e i centri di ricerca<br />

proponenti sono chiamati a coprire il restante 50% con fondi propri o con fondi<br />

reperiti presso terzi, non derivanti da altri finanziamenti comunitari.<br />

I destinatari <strong>della</strong> misura sono disoccupati e inoccupati, con età inferiore <strong>ai</strong> 35<br />

anni, titolari di un diploma di dottorato, oppure titolari di laurea specialistica o di<br />

laurea vecchio ordinamento con almeno tre anni di esperienza di ricerca documentata<br />

presso università e centri di ricerca pubblici o privati.<br />

Nel 2012 hanno beneficiato di assegni di ricerca congiunta 191 giovani toscani,<br />

perlopiù di sesso maschile (54%) e nella fascia d’età 30-34 (62%).<br />

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