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La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

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però riuscito a coinvolgere le aziende, perché la tradizione inglese, di stampo liberale, prevede<br />

relazioni industriali conflittuali e non cooperative: coinvolgere le aziende nella formazione<br />

professionale in assenza di un assetto cooperativo delle relazioni industriali si è<br />

dimostrato praticamente impossibile (Finegold e Soskice, 1988). Qualcosa di simile è accaduto<br />

con una serie di programmi che negli Stati Uniti hanno cercato di incentivare la cooperazione<br />

tra scuole e aziende a livello locale (Rosenbaum e Kariya, 1989), e anche in<br />

Germania l’estensione del sistema duale <strong>ai</strong> nuovi Länder dell’ex-DDR, entrati a far parte<br />

<strong>della</strong> repubblica federale dopo il 1991, ha incontrato notevoli difficoltà a causa <strong>della</strong> diversa<br />

struttura economica e imprenditoriale e, soprattutto, <strong>della</strong> mancanza nelle istituzioni <strong>della</strong><br />

Germania socialista, fortemente accentrate sul modello sovietico, di una tradizione di rappresentanza<br />

degli interessi e di cooperazione tra le parti sociali (Locke e Jacoby, 1997).<br />

Modelli a confronto<br />

Il concetto di complementarietà istituzionali sottolinea quindi la difficile esportabilità dei modelli<br />

di formazione delle competenze in un contesto privo delle condizioni istituzionali che ne garantiscono<br />

il funzionamento. Ma c’è un secondo punto teorico che deve essere sottolineato: si<br />

sta parlando di modelli analitici, che empiricamente non si presentano m<strong>ai</strong> in forma pura. I sistemi<br />

scolastici di ciascun Paese sono istituzioni vaste e articolate. <strong>La</strong> sociologia storica mostra<br />

che nonostante la loro struttura formalmente unitaria e cumulativa (ciascun livello<br />

presuppone il completamento del precedente), essi sono stati creati nel corso <strong>della</strong> storia<br />

dall’integrazione di segmenti nati in <strong>tempi</strong> diversi e con funzioni sociali originarie diverse<br />

(Collins, 2000). Questo significa che all’interno del medesimo contesto nazionale possono<br />

esserci segmenti con caratteristiche differenti, anche dal punto di vista che qui interessa, <strong>della</strong><br />

formazione delle competenze. Per esempio, negli Stati Uniti le università di élite sono orientate<br />

alla ridondanza, in particolare nel segmento undergraduate, dove si creano le basi per le<br />

successive specializzazioni ad alto livello, mentre la formazione delle competenze di base è<br />

orientata all’appropriatezza e avviene prevalentemente on the job. Si può a questo punto<br />

ritornare alla tipologia proposta all’inizio di questa sezione, per analizzarla alla luce di quanto<br />

emerso nei paragrafi precedenti. <strong>La</strong> tabella 1 sarà di <strong>ai</strong>uto nell’analisi.<br />

Tabella 1<br />

MODELLI DI FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE<br />

Orientamento del modello Ridondanza Appropriatezza<br />

Strategia di formazione Proattiva Reattiva<br />

Competenze centrali Generali Specifiche<br />

Istituzioni centrali Scuola Azienda<br />

Punti forti<br />

a) si crea una riserva di<br />

competenze a disposizione<br />

dell’economia, che può seguire<br />

la “via maestra” allo sviluppo<br />

b) si produce cooperazione <strong>della</strong><br />

forza-lavoro e coesione sociale<br />

a) i costi sono ridotti all’essenziale, almeno a breve<br />

b) tempestività nell’adeguarsi <strong>della</strong> produzione di<br />

competenze alla domanda<br />

Punti deboli a) costi elevati Dipendenza dalle aziende e dalla loro capacità<br />

b) rischio di segmentazione del<br />

mercato del lavoro<br />

(scarsa) di prevedere i fabbisogni di competenze:<br />

questo può spingere il sistema economico verso la<br />

“scorciatoia” di una strategia industriale basata sul<br />

contenimento dei costi, ed esposta alla concorrenza<br />

dei Paesi di nuova industrializzazione<br />

Possibili esiti perversi<br />

<strong>La</strong> segmentazione del Mercato del<br />

<strong>La</strong>voro si può riprodurre<br />

intergenerazionalmente, e se si<br />

associa a dimensioni ascritte<br />

(etnicità) si può creare una classe<br />

di outsider<br />

Spinta dalla domanda, la scuola può prendere una<br />

direzione fortemente accademica e indebolire<br />

ulteriormente la produzione di competenze, incitando<br />

le aziende alla delocalizzazione<br />

Un sistema orientato alla ridondanza ha una strategia di formazione di competenze di tipo<br />

proattivo, che produce un buffer di competenze che eccedono la domanda immediata del si-<br />

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