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La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

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<strong>La</strong> rete parentaleamicale<br />

non è capace<br />

di collocare i giovani<br />

in occupazioni<br />

allineate con le<br />

competenze possedute<br />

Gli atipici hanno una<br />

maggiore probabilità<br />

di essere<br />

sottoinquadrati<br />

Nella letteratura empirica emerge una scarsa capacità <strong>della</strong> rete parentale-amicale<br />

di garantire un posto di lavoro adeguato alle competenze possedute (Quintini, 2011b;<br />

Caroleo e Pastore, 2012), ad indicare che chi si affida <strong>ai</strong> propri network personali o ha<br />

competenze inferiori oppure una minore motivazione/ambizione lavorativa, preferendo,<br />

magari, un posto vicino a casa o a tempo indeterminato anche se non pienamente<br />

corrispondente al livello di istruzione conseguito. Anche in Toscana la rete<br />

parentale-amicale non è capace di collocare i giovani in occupazioni allineate con le<br />

competenze possedute, essendo il canale di reperimento di lavoro che comporta il<br />

maggior rischio di sottoinquadramento (54,8%). Sul fronte opposto troviamo invece il<br />

canale scolastico-universitario (30,2%) che riesce a collocare adeguatamente oltre il<br />

70% dei giovani che ne beneficiano, i quali rappresentano però una quota estremamente<br />

limitata del totale (cfr. par. 3.1 per l’utilizzo dei canali di ricerca).<br />

Anche la posizione contrattuale del lavoro influenza la sua probabilità di essere<br />

sottoinquadrato. Anche se l’evidenza empirica in materia non è univoca 40 , i dati per<br />

la Toscana mostrano che la probabilità di essere sottoinquadrati rispetto al proprio<br />

titolo di studio è maggiore per i dipendenti a termine (50,4% di overeducated) rispetto<br />

<strong>ai</strong> lavoratori standard (45,9%).<br />

Tabella 3.16<br />

GIOVANI 15-34 PER TIPO DI CONTRATTO E PRESENZA DI SOTTOINQUADRAMENTO. TOSCANA. 2011<br />

Sottoinquadrati<br />

% sottoinquadrati<br />

Standard (autonomi e tempo indeterminato) 87.115 45,9<br />

A termine (dipendenti a termine e collaboratori) 36.954 50,4<br />

TOTALE 124.069 47,2<br />

Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT-FDL<br />

Oltre alla caratteristiche individuali, anche le condizioni del mercato del lavoro<br />

tendono ad avere un’influenza sulla probabilità di overeducation. Infatti, il rischio di<br />

sottoinquadramento tende ad acuirsi nei periodi di recessione, quando la scarsità di<br />

domanda di lavoro può indurre i disoccupati ad accettare un impiego inferiore alle<br />

proprie aspettative piuttosto che permanente nello stato di disoccupazione. Inoltre, la<br />

probabilità di essere overeducated aumenta dopo la perdita di un posto di lavoro, sia<br />

per effetto di un pregiudizio da parte dei datori di lavoro che per l’obsolescenza o<br />

l’indebolimento delle competenze possedute 41 . Nel caso <strong>della</strong> Toscana, il deteriorarsi<br />

delle condizioni del mercato del lavoro durante la <strong>crisi</strong> economica non pare aver<br />

avuto un effetto significativo nell’aumentare la probabilità di sottoinquadramento.<br />

Come visto nel Cap. 2, dal 2008 al 2010 il numero dei giovani sottoinquadrati è diminuito<br />

del 5,9% grazie soprattutto al contributo dei laureati (-35%).<br />

3.2.2 Il mismatch orizzontale: gli indirizzi di studio preferiti dagli studenti non<br />

sono quelli richiesti dalle imprese<br />

Il mismatch orizzontale è una forma di disallineamento che solitamente riceve minore<br />

attenzione rispetto all’overeducation da parte sia <strong>della</strong> ricerca economica che<br />

dei policy makers. Tuttavia, tale fenomeno non è né meno frequente, né meno preoccupante<br />

rispetto al mismatch verticale. Infatti, il mismatch orizzontale riguarda in<br />

Italia quasi il 50% dei giovani (una percentuale nettamente superiore agli altri Paesi<br />

europei) (Wolbers, 2003) e spesso è una tra le determinanti stesse del sottoinquadramento,<br />

poiché molti giovani diplomati o laureati in aree disciplinari scarsamente<br />

richieste dalle imprese finiscono per accettare posti di lavoro per i quali le loro<br />

competenze non solo sono disallineate orizzontalmente ma anche verticalmente.<br />

40 L’avere un contratto a tempo determinato o di somministrazione ha un impatto positivo nella probabilità di essere<br />

overeducated nell’analisi di Caroleo e Pastore (2012), mentre tale effetto non presenta significatività statistica<br />

nell’analisi per l’Europa di Quintini (2011b).<br />

41 Cfr. Quintini (2011b) per una stima dell’effetto del ciclo economico e <strong>della</strong> perdita di lavoro sulla probabilità di<br />

overeducation.<br />

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