16.01.2015 Views

La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

professionali specializzate). I corsi di norma durano 2 anni, e sono finalizzati al conseguimento<br />

di una qualifica professionale. Le qualifiche sono molto dettagliate: nel 2009-2010<br />

erano oltre 340, e sono di continuo aggiornate in base alle trasformazioni del lavoro e <strong>della</strong><br />

tecnologia. Le scuole professionali del sistema duale sono gestite, come tutte le altre<br />

scuole, d<strong>ai</strong> Länder, le regioni che costituiscono lo stato tedesco 60 . Alla loro gestione<br />

contribuiscono però anche le organizzazioni dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro<br />

61 . <strong>La</strong> partecipazione delle aziende alla gestione del sistema è molto importante, perché<br />

garantisce la corrispondenza tra formazione e competenze richieste loro dalle aziende, per<br />

cui la transizione dall’apprendistato all’occupazione stabile è molto facile: circa il 70% degli<br />

apprendisti rimangono a lavorare nell’azienda dove hanno svolto l’apprendistato. Per questo<br />

motivo, la Germania è il Paese europeo con il tasso di disoccupazione <strong>giovanile</strong> inferiore<br />

(Reyneri, 2005, fig. 3.7), con le positive conseguenze sociali a questo associate. Inoltre, alle<br />

aziende viene in questo modo assicurato un continuo flusso in entrata di giovani altamente<br />

qualificati, il che favorisce il loro orientamento strategico verso la “produzione diversificata di<br />

qualità”, che è la forza dell’industria tedesca: produzione di manufatti ad alto contenuto tecnologico,<br />

che competono sul mercato <strong>della</strong> qualità anziché su quello del prezzo. Nella manifattura,<br />

il sistema duale si estende anche alla formazione continua. Per diventare capi<br />

oper<strong>ai</strong>, è infatti necessario avere la qualifica di Meister (capo), che si consegue sempre<br />

all’interno delle scuole professionali, in corsi per lavoratori successivi all’apprendistato.<br />

Questo significa che la gerarchia aziendale in Germania è vincolata al sistema formativo, in<br />

cui i lavoratori sono direttamente coinvolti tramite la rappresentanza sindacale. Dunque il<br />

sistema duale produce non solo, grazie alla propria componente scolastica, una ridondanza<br />

di competenze tecniche e professionali, ma anche, grazie al modo in cui essa viene gestita,<br />

un clima industriale cooperativo e poco conflittuale. Studi comparati delle relazioni di lavoro<br />

nell’industria tedesca con quelle di Paesi per altri versi simili, come la Francia e il Regno<br />

Unito, hanno messo in rilievo l’importanza del sistema duale nell’assicurare la pace sociale<br />

che caratterizza l’industria tedesca in confronto a quella di questi altri Paesi (Maurice, Sellier<br />

e Silvestre, 1982; 1986). Nell’analisi comparata dei mercati del lavoro, quello tedesco è<br />

stato definito “occupazionale” (Marsden, 1999) per il forte peso che le qualifiche professionali<br />

hanno nelle carriere individuali: i lavoratori qualificati possono cambiare facilmente<br />

azienda grazie al valore delle qualifiche conseguite nel sistema duale 62 . In generale, in<br />

Germania i ritorni <strong>ai</strong> titoli di studio sono più elevati di quanto non succeda altrove: ma questo<br />

significa anche che chi è privo di un titolo di studio si trova in una situazione<br />

particolarmente difficile. Chi non ha almeno una qualificazione professionale di primo livello<br />

corre rischi di disoccupazione molto più elevati (Müller, Steinmann e Ell, 1998): la mancanza<br />

di competenze formalmente certificate rappresenta sul mercato del lavoro tedesco una barriera<br />

molto difficile da superare.<br />

Giappone: reti istituzionali decentrate<br />

Anche in Giappone si osservano vincoli istituzionali finalizzati alla produzione di risorse umane<br />

qualificate, ma il sistema è organizzato in modo molto diverso da quanto accade in Germania.<br />

Non esiste un sistema nazionale di apprendistati né di qualifiche, ma solo un ufficio nazionale,<br />

60 Per via di questa organizzazione federale esistono differenze tra Länder nell’organizzazione <strong>della</strong> scuola e, in<br />

particolare, del sistema duale. In questa sede manca ovviamente lo spazio per affrontarle, e si fa riferimento agli<br />

elementi comuni, che non variano tra regioni, del sistema. È importante notare, inoltre, che il riconoscimento delle<br />

qualifiche professionali è nazionale, e le regioni vi sono vincolate. Questo impedisce la formazione di mercati del<br />

lavoro regionali, consentendo la circolazione dei lavoratori a livello federale.<br />

61 Bisogna però aggiungere che il coinvolgimento delle parti sociali nella formazione professionale è solo una<br />

parte <strong>della</strong> loro partecipazione alla gestione istituzionale dell’economia, nel quadro dell’“economia sociale di mercato”<br />

che costituisce il modello di regolazione tedesco.<br />

62 Anche l’accesso alla professioni e all’amministrazione pubblica è strettamente condizionato al titolo di studio,<br />

come risultato di una scelta politica fatta quasi due secoli fa. Nell’Ottocento la Prussia, per rinforzare lo stato nel<br />

conflitto con la Francia napoleonica, introdusse modalità di reclutamento del personale amministrativo basate<br />

sull’istruzione, in opposizione al precedente sistema del patronage feudale. Il sistema valeva anche per le professioni<br />

classiche (medici, preti, avvocati e insegnanti), e venne poi esteso alle nuove professioni: ingegneri, architetti,<br />

chimici, dentisti, ecc. (Müller, Steinmann e Ell, 1998).<br />

83

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!