La condizione giovanile ai tempi della crisi - Irpet
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I giovani working<br />
poors, una categoria<br />
emergente<br />
Cala il reddito dei<br />
giovani dipendenti<br />
e cresce la<br />
disparità rispetto<br />
agli adulti<br />
tempo indeterminato come forma di lavoro prevalente 16 . Oggi, tuttavia, ad avere<br />
difficoltà nel reperire le risorse necessarie alla costruzione di una vita autonoma dalla<br />
famiglia di origine sono anche i giovani lavoratori dipendenti full-time, che tra sottoinquadramento<br />
e forme varie di atipicità costituiscono la classe emergente di<br />
working poors. Per circoscrivere l’analisi dei redditi dichiarati d<strong>ai</strong> lavoratori di generazioni<br />
diverse si è preso in considerazione soltanto quanto dichiarato dal sottoinsieme<br />
di occupati dipendenti a tempo pieno, al fine di escludere le problematiche<br />
legate <strong>ai</strong> <strong>tempi</strong> di lavoro 17 . Quanto alle coorti prese in esame, si è scelto di estendere<br />
la categoria dei giovani fino ad includere tutti minori di 35 anni, in modo da ottenere<br />
una sufficiente rappresentatività campionaria in presenza di un’informazione piuttosto<br />
sensibile ed un sottoinsieme di individui già molto circoscritto.<br />
In Toscana nel 2011 il reddito medio dei giovani occupati a tempo pieno corrisponde<br />
a poco più dell’80% di quello dichiarato dagli over 35, circa 1.150 euro in<br />
valore assoluto, una proporzione che è leggermente peggiorata nell’ultimo biennio,<br />
avendo subito le retribuzioni dei più giovani una contrazione superiore a quella degli<br />
adulti. Ovviamente, queste evidenze sono in parte spiegate dalla differente fase<br />
delle carriere dei due gruppi, per cui è “naturale” uno svantaggio iniziale dei giovani<br />
rispetto <strong>ai</strong> colleghi più maturi, ma anche dalla diversa distribuzione professionale,<br />
sulla quale invece pesa il fenomeno del sottoinquadramento.<br />
Tabella 2.19<br />
REDDITO MEDIO DEI DIPENDENTI FULL-TIME, PER FASCIA D’ETÀ. TOSCANA<br />
Reddito nominale 2011 Variazione % reale 2011-2009<br />
Dipendenti full-time 1.354 -1,8<br />
Under 34 1.152 -3,2<br />
Over 35 1.427 -2,2<br />
% REDDITO GIOVANI 80,7 -0,8<br />
Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT, Forze di <strong>La</strong>voro<br />
Il 67% dei giovani<br />
appartiene al 20%<br />
più “povero”<br />
<strong>della</strong> distribuzione<br />
dei redditi<br />
<strong>La</strong> distribuzione per quintili delle due coorti di lavoratori conferma lo svantaggio<br />
retributivo dei giovani dipendenti: quasi sette occupati su dieci appartengono al 20%<br />
più povero <strong>della</strong> distribuzione e soltanto una stretta minoranza di loro entra a far parte<br />
dei quintili più ricchi (il 19% dei giovani rientra negli ultimi due quintili contro il 47%<br />
degli adulti).<br />
Grafico 2.20<br />
DISTRIBUZIONE DEI REDDITI DEI DIPENDENTI FULL-TIME PER QUINTILE, PER FASCIA D’ETÀ. TOSCANA. 2011<br />
40%<br />
32%<br />
24%<br />
16%<br />
8%<br />
0%<br />
I quintile II quintile III quintile IV quintile V quintile<br />
Under 34 Over 35<br />
Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT, Forze di <strong>La</strong>voro<br />
16 È proprio questo uno degli aspetti che la riforma del mercato del lavoro varata nell’estate scorsa (Legge 28 giugno<br />
2012, n. 92) vuole correggere attraverso la riformulazione dell’indennità di disoccupazione (ora Aspi), anche a<br />
requisiti ridotti (Mini-Aspi), e dell’indennità una tantum <strong>ai</strong> Co.Co.Co. (vedi paragrafo 4.2.1).<br />
17 Nell’indagine ISTAT sulle Forze di lavoro, infatti, la domanda sulle retribuzioni è posta solo <strong>ai</strong> lavoratori dipendenti,<br />
escludendo pertanto ogni analisi sui redditi da lavoro dei lavoratori autonomi e dal variegato gruppo dei<br />
collaboratori.<br />
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