Promuovere il benessere a scuola
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Lavorare e stare bene insieme a <strong>scuola</strong><br />
Salvatore Sasso<br />
Dirigente Scolastico, Professore a contratto di Psicologia Clinica,<br />
Università “G. D’Annunzio”, Chieti<br />
L’obiettivo di questo intervento è riflettere sulla prospettiva del <strong>benessere</strong><br />
a <strong>scuola</strong>. Può accadere che sia i docenti sia i dirigenti scolastici, nel prepararsi<br />
alla risoluzione di un problema, di qualsiasi natura esso sia –didattico,<br />
pedagogico, psicologico, organizzativo- rimangano legati ineludib<strong>il</strong>mente<br />
ai dati più evidenti e, non ut<strong>il</strong>izzando strategie euristiche che analizzino<br />
<strong>il</strong> problema in maniera più ampia, si “avvitino” su decisioni parcellizzate.<br />
Ora queste decisioni devono confrontarsi con le storie che gli<br />
alunni portano con se stessi da casa a <strong>scuola</strong>. Nella loro “valigia” di vissuti<br />
hanno un mondo di relazioni e di emozioni spesso irrisolte. Questo si<br />
concretizza in un disagio psicologico e pedagogico che si riassume, nel<br />
corso della mia relazione, nel cosiddetto Mal di <strong>scuola</strong> (Sasso, 2010).<br />
D’altro canto i docenti per affrontare e indirizzare in maniera progettuale<br />
i loro interventi devono non solo avere competenze nelle loro discipline,<br />
ma possedere anche quel senso di efficacia rispetto agli effetti delle loro<br />
attività educative e didattiche.<br />
Il disagio della <strong>scuola</strong> in un contesto sociale che cambia<br />
Oggi più che mai, stiamo vivendo un periodo storico fortemente caratterizzato<br />
da una grande conflittualità sociale, da un profondo disorientamento<br />
etico e da una crescente consapevolezza dell’inadeguatezza dei tradizionali<br />
paradigmi culturali e valoriali.<br />
Uno dei tanti specchi di questo sistema sociale confuso, smarrito, impaurito<br />
e disagiato è rappresentato dalla <strong>scuola</strong>. Essa, proprio perché rappresenta<br />
una delle principali istituzioni della società, incarna tutte le contraddizioni<br />
e le inquietudini di un mondo che è alla ricerca di un equ<strong>il</strong>ibrio che<br />
appare diffic<strong>il</strong>e da raggiungere.<br />
Dunque, alla luce di questa realtà e consapevoli della grande importanza<br />
di tale istituzione, è necessario che essa giochi fino in fondo e con i<br />
migliori mezzi di cui dispone <strong>il</strong> suo ruolo di agenzia formativa. Oggi la<br />
<strong>scuola</strong>, in quasi tutte le realtà, assume la forma di uno spazio sociale in cui<br />
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