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Promuovere il benessere a scuola

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Lasciamo i punti di domanda ai quali si proverà a dare appreso risposta.<br />

E veniamo alle norme in cui <strong>il</strong> disagio trova considerazione, interrogandoci<br />

non solo sulla identificazione del precetto, ma sulle caratteristiche e i<br />

valori posseduti da queste norme.<br />

È una linea di ragionamento che ripercorro sempre. Ci è dovuto dalla circostanza<br />

che le norme a cui mi riferisco sono norme che vivono del<br />

costante e periodico aggiornamento, ora prevalentemente sotto una spinta<br />

di innovazione adeguativa prodotta da precetti comunitari, altre volte a<br />

seguito del materializzarsi in norme di pressioni sociali.<br />

Sono norme che se lette solo dal punto di vista precettivo potrebbero risultare<br />

limitate e poco coerenti, soprattutto quando si cerca di applicarle asetticamente<br />

nella realtà lavorativa soprattutto in ambiente scolastico.<br />

Il vero valore di queste norme lo si ritrova nella f<strong>il</strong>osofia che permea <strong>il</strong><br />

carattere proprio della “normativa di sostegno”, fonte di provvedimenti<br />

caratterizzati dal fatto di non trovare una fac<strong>il</strong>e collocazione tra <strong>il</strong> diritto<br />

privato e/o <strong>il</strong> diritto pubblico. Mi riferisco alla legge 300/70 (stattuto dei<br />

lavoratori)o al d.lgs 273/76 (sul processo del lavoro) per quanto concerne<br />

<strong>il</strong> diritto del lavoro, la legge 392/2004 in altri campi di forte attenzione<br />

tanto da spingere a coniare un ambito diverso definib<strong>il</strong>e come “diritto<br />

sociale”.<br />

Il primo vero valore di queste norme risiede nel trovare <strong>il</strong> suo scopo naturale<br />

di rendere attuab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> principio dell‘art, 3 comma 2 della Costituzione<br />

(quello cioè del’Uguaglianza sostanziale).<br />

L’altro valore è rappresentab<strong>il</strong>e nella caratteristica di costituire uno spietato<br />

strumento di indagine di ogni organizzazione lavorativa.<br />

Entriamo nello specifico.<br />

Lo “”Stress da lavoro correlato è voce che caratterizza in termini di novità<br />

<strong>il</strong> D.lgds 81 dal D.lgs 626.<br />

Oltre a questa si può individuare un altro elemento di novità ...quello della<br />

più matura concezione del significato di “partecipazione”.<br />

Il d.lgs 626 nell’identificare come elemento di tutela <strong>il</strong> lavorare dipendente,<br />

iniziava a declinare, compiendo una rottura rispetto al passato, come<br />

<strong>il</strong> sistema partecipato alla sicurezza andava a contribuire al generale<br />

miglioramento del <strong>benessere</strong> lavorativo.<br />

Con <strong>il</strong> d.lgs 81 si è arrivati a teorizzare ponendo la centralità del lavoratore<br />

nel sistema partecipato inteso sia da un punto di vista oggettivo che soggettivo.<br />

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