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Promuovere il benessere a scuola

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sato nell’attività stessa, aprendo grosse ferite nell’immagine che ognuno<br />

ha di sé. Il rischio di incorrere in questa modalità di espressione delle<br />

costrittività esistenziali si riferisce in particolare in chi ha scelto e svolge<br />

professionalità di alto prof<strong>il</strong>o a cui sicuramente rientrano anche gli insegnanti.<br />

Le costrittività relazionali possono complicare la vita del gruppo di lavoro<br />

e dei suoi membri secondo due modalità tra loro connesse: <strong>il</strong> primo si<br />

riferisce alla dimensione affettiva con cui si combina <strong>il</strong> sistema comunicativa<br />

nel gruppo di lavoro. Per dimensione affettiva s’intende la capacità<br />

che le persone del gruppo hanno di stare insieme, di supportarsi tra di loro,<br />

di comunicare in modo chiaro e palese, di evidenziare i problemi e saperli<br />

risolvere, di costruire momenti di confronto che sappiano evidenziare i<br />

conflitti per fac<strong>il</strong>itarne la soluzione. Se la dimensione affettiva è “malata”<br />

si genera un modello di comunicazione negativo, <strong>il</strong> cui funzionamento<br />

implica nel gruppo una forte conflittualità che non riesce a comporre una<br />

sua unità operativa tanto da rischiare di generare patologia nei soggetti.<br />

Questa dimensione di conflitto può complicarsi ulteriormente e mettere<br />

fortemente in discussione la capacità che la rete conversazionale deve<br />

avere nella gestione dell’organizzazione. Quel gruppo diviene, come si<br />

dice in gergo tecnico, “un punto morente della rete conversazionale”,<br />

ovvero un punto che non riesce a trasmettere al resto dei sottogruppi esistenti<br />

nel sistema in modo adeguato l’informazione. Per capire meglio si<br />

può usare la metafora della tela di ragno. La tela del ragno è funzionale<br />

quando è integra e riesce a trasmettere in modo corretto i micro movimenti<br />

che avvengono sulla sua superfice, solo in questo modo <strong>il</strong> ragno riceve<br />

le informazioni giuste e può controllare lo spazio circostante. Un buco<br />

nella rete impedisce la trasmissione e l’informazione si blocca e trasmette<br />

in modo distorto. Ormai è chiaro quanto sia importante <strong>il</strong> buon funzionamento<br />

della rete che trasmette la comunicazione proprio ai fini della<br />

gestione di un’organizzazione, ma se si genera <strong>il</strong> clima comunicativo<br />

sopra descritto, si definisce una difficoltà nella trasmissione della comunicazione<br />

all’interno della rete.<br />

Proviamo a vedere cosa succede quando in un’organizzazione le costrittività<br />

descritte si propongono come disarmoniche alla vita sociale dei gruppi<br />

di lavoro, creando come conseguenza situazioni complesse e conflittuali<br />

e generando progressivamente un clima organizzativo negativo e patologico.<br />

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