Promuovere il benessere a scuola
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Scuola, <strong>benessere</strong> e giustizia:<br />
un tema su cui riflettono f<strong>il</strong>osofi e sociologi<br />
Luciano Benadusi<br />
Professore Onorario Università La Sapienza - Studioso di sociologia<br />
dell’educazione - DIrettore della rivista “Scuola Democratica”<br />
La questione degli effetti dell’educazione è stata finora prevalentemente<br />
affrontata nel lungo termine, come se la <strong>scuola</strong> fosse un’istituzione solo di<br />
preparazione alla vita futura e non dove si vive, e in modi carichi di significato,<br />
la vita di oggi.<br />
Nel 1972 un noto sociologo americano, Christopher Jenks, fece un’ampia<br />
analisi secondaria dei dati disponib<strong>il</strong>i negli SU sul rapporto fra education<br />
e redditi di lavoro giungendo alla conclusione, peraltro discussa, che egualizzare<br />
l’istruzione non serve ad egualizzare anche i redditi.<br />
Piuttosto che ai benefici a lungo termine dell’istruzione consigliava perciò<br />
di guardare ai benefici a breve termine per gli studenti. Cioè di fare <strong>il</strong> possib<strong>il</strong>e<br />
per consentire loro di vivere meglio la <strong>scuola</strong>.<br />
Il meccanismo della gratificazione differita non funziona più come un<br />
tempo perché è colpito al cuore dalla crisi motivazionale che affligge<br />
l’odierna <strong>scuola</strong> di massa. I benefici di lungo periodo sono divenuti più<br />
incerti e l’attuale generazione di giovani ha un atteggiamento presentista,<br />
la sua funzione di preferenza inter-temporale è cambiata. I giovani studenti<br />
di oggi debbono essere aiutati a scoprire <strong>il</strong> senso dello stare a <strong>scuola</strong> e<br />
non solo con riferimento al futuro.<br />
In assenza di ciò si diffondono gli stati di noia, disagio, frustrazione. E<br />
questo genera l’aumento della micro-conflittualità quotidiana: una <strong>scuola</strong><br />
divisa dinnanzi ad una famiglia pacificata, come ci mostrano diverse indagini<br />
sociologiche.<br />
Il <strong>benessere</strong> degli studenti e dei docenti assume quindi oggi un r<strong>il</strong>ievo centrale<br />
sia sul piano degli apprendimenti che su quello della socializzazione:<br />
lo sforzo e la disciplina nello studio e nei comportamenti sono sempre stati<br />
e rimangono necessari ma presuppongono, più che nel passato, comprensione,<br />
sensatezza e piacere.<br />
Le nuove teorie del <strong>benessere</strong> – pensiamo soprattutto a Sen ed all’approccio<br />
delle capacitazioni – lo definiscono in modo duale: come “l’insieme<br />
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