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Promuovere il benessere a scuola

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Le storie<br />

Di seguito verranno presentate alcune storie che abbiamo raccolto nel<br />

nostro centro per la r<strong>il</strong>evazione del disagio da lavoro che opera presso<br />

l’Azienda Sanitaria della Roma D e che, opportunamente camuffate nei<br />

nomi, nei tempi e nei luoghi, rappresentano spaccati di vita vera.<br />

“Se fosse realizzab<strong>il</strong>e, non ci sarebbe pena più diabolica di quella di<br />

concedere a un individuo la libertà assoluta dei suoi atti in una società<br />

in cui nessuno si accorga mai di lui”.<br />

W<strong>il</strong>liam James<br />

1° storia: Una dignità lesa.<br />

Insegnante di un Istituto superiore pubblico<br />

Al momento dei colloqui la signora lavorava già da molti anni ed era prossima<br />

alla pensione. La sua attività lavorativa era stata garantita da un iniziale<br />

lavoro precario per poi riuscire a vincere un concorso e a garantirsi<br />

un’attività di docenza stab<strong>il</strong>e a tempo indeterminato.<br />

Nei primi degli anni 90 la signora inizia a soffrire di una grave malattia<br />

invalidante a rischio di vita. Benché in queste condizioni, provvede a non<br />

informare le direzioni dell’Istituto al fine di non creare problemi, ricorrendo<br />

per le attività di cura ad ut<strong>il</strong>izzare le sue ferie e, quando non può, a<br />

ricorrere a semplici giorni di malattia. La malattia l’ha fortemente minata<br />

ma nel lavoro, che adora, ha trovato la forza per andare avanti. A metà<br />

degli anni 2000, a seguito di un aggravamento e del riconoscimento di<br />

un’invalidità del 100%, decide di provvedere alle pratiche per <strong>il</strong> pensionamento,<br />

perché le normali forze fisiche erano notevolmente ridotte e la sua<br />

capacità di resistenza compromessa. Alla sua richiesta di pensionamento<br />

riceve, da parte del dirigente, un caloroso invito a rimanere in servizio,<br />

con la promessa di fac<strong>il</strong>itarla con tutte le agevolazioni possib<strong>il</strong>i, facendole<br />

usufruire delle normative di tutela. Come conseguenza a queste promesse,<br />

fidandosi delle parole del dirigente con cui incorreva un buon rapporto<br />

fatto di reciproca stima, la signora ritira la domanda di pensionamento<br />

e prosegue la sua attività lavorativa.<br />

In seguito al ritiro della domanda di pensionamento, improvvisamente, la<br />

relazione tra <strong>il</strong> dirigente e la signora cambia. Il comportamento del direttore<br />

dell’Istituto si fa sempre più distante e disattento alle condizioni di<br />

salute della signora, applica inusitate forme di controllo, limita gli stessi<br />

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