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Promuovere il benessere a scuola

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essere agito anche con i discenti, che, sfiduciati sulle competenze della<br />

professoressa, portano <strong>il</strong> contenuto denigratorio anche all’interno delle<br />

proprie famiglie.<br />

L’azione denigratoria prosegue, resa ancora più esacerbata dal fatto che<br />

nessuno affronta in modo aperto e diretto <strong>il</strong> problema tra i due colleghi,<br />

definendo un modello comunicativo non esplicito <strong>il</strong> quale conduce inevitab<strong>il</strong>mente<br />

a generare un’atmosfera di tipo paranoideo. Le relazioni con i colleghi<br />

vengono fortemente compromesse, vive in una situazione di isolamento<br />

e inizia a pensare che tutti la giudichino inidonea all’insegnamento.<br />

Risulta evidente che la signora sente compromessa la sua integrità professionale<br />

e nel contempo sente di non essere riuscita a rispettare <strong>il</strong> suo impegno<br />

con la madre che nel frattempo è morta. La risposta psicologica si<br />

caratterizza con una profonda paura del mondo circostante e si attivano<br />

reazioni di panico.<br />

4° storia: Il martirio.<br />

Insegnante a incarico.<br />

Ai tempi del colloquio <strong>il</strong> professore svolgeva, al massimo delle ore settimanali,<br />

incarichi annuali.<br />

La dimensione psicologica educativa in cui è cresciuto si può definire<br />

come una condizione da “figlio d’arte”, perché i genitori erano stati a loro<br />

volta impegnati nell’ambito dell’insegnamento. L’attività lavorativa è<br />

comunque un’attività da lui molto gradita e l’insegnamento affidatogli<br />

rispecchia i suoi interessi professionali e umani.<br />

Nell’insegnamento <strong>il</strong> professore attiva progetti formativi, regolarmente<br />

autorizzati dalla direzione, basati su un maggior impegno nella didattica<br />

da parte dei discenti.<br />

I problemi si attivano quando arriva <strong>il</strong> nuovo preside, che esprime con<br />

veemenza una visione contraria ai cambiamenti proposti dall’insegnate in<br />

questione, cambiamenti che secondo la visione didattica del Preside, sono<br />

troppo aperturisti e non in linea con le regole didattiche ministeriali e da<br />

lui condivise. La prima azione della nuova direzione è quello di bloccare<br />

i progetti e la conseguenza è che l’insegnante è costretto a eliminare uno<br />

dei due progetti.<br />

Il problema delle diversi visioni sull’impostazione della didattica, divengono<br />

in breve agiti comportamentali che incrementano nella direzione<br />

dell’Istituto misure di controllo sull’insegnante, che a volte prevaricano i<br />

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