Promuovere il benessere a scuola
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della pelle, e disturbi somatopsichici che possiamo correlare al senso di<br />
apatia, all’iperattività e ai disturbi dell’apprendimento.<br />
L’obiettivo di alcuni studi (Sasso et al. 2006; Sasso e Sborlini, 2008, Sasso<br />
2010) è stato quello di arrivare a individuare alcune dimensioni psicologiche<br />
e cognitive per rintracciare negli alunni la “conclamazione” del loro<br />
disagio, ossia la presenza di punti di debolezza interferenti con <strong>il</strong> loro sv<strong>il</strong>uppo<br />
globale, oppure la presenza di fattori di protezione che promuovessero<br />
l’adattamento, riducendo così l’impatto di elementi “stressanti”. Con <strong>il</strong><br />
contributo della letteratura scientifica sono state r<strong>il</strong>evate sette dimensioni,<br />
che riguardano la gestione delle emozioni, i processi di crescita e di autostima,<br />
gli st<strong>il</strong>i attributivi e motivazionali, la coscienziosità, l’apertura mentale,<br />
le relazioni interpersonali, la meta cognizione e le ab<strong>il</strong>ità di studio.<br />
Lo strumento è autosomministrab<strong>il</strong>e per tutti i soggetti dagli 8 ai 20 anni<br />
ed è composto da 111 item (46 posti in forma positiva, 65 in forma negativa);<br />
è stato strutturato sulla scia del Test Mosaico di G<strong>il</strong>le ed è composto<br />
da 7 scale riguardanti le sette seguenti dimensioni:<br />
1. La somatizzazione dell’ansia (Pancheri P., Sirigatti S., 2002). Mette in<br />
luce la fisionomia di un alunno che mostra eccessive preoccupazioni<br />
per <strong>il</strong> proprio corpo, numerosi sintomi psicosomatici (dolore di stomaco,<br />
fatica, dolore e debolezza fisica), difficoltà psicologiche negate, ma<br />
anche estroversione e fac<strong>il</strong>ità nei rapporti sociali<br />
2. L’autostima (Bracken B.A., 2003). Valuta i seguenti aspetti: le relazioni<br />
interpersonali, la competenza di controllo dell’ambiente, l’emotività,<br />
<strong>il</strong> successo scolastico, la vita fam<strong>il</strong>iare, <strong>il</strong> vissuto corporeo.<br />
3. Le relazioni interpersonali (Bracken B.A., 1993). Definisce un bambino/ragazzo<br />
che cresce attraverso <strong>il</strong> rapporto con i propri genitori, coetanei<br />
e insegnanti.<br />
4. La coscienziosità (Caprara G.V., Barbaranelli C., Borgogni L., 2000).<br />
Si riferisce alle capacità di autocontrollo/autoregolazione del soggetto.<br />
Per questo, chi ottiene alti punteggi in questa scala tende a descriversi<br />
come molto riflessivo, scrupoloso, ordinato, perseverante.<br />
5. L’apertura mentale (Caprara G.V., Barbaranelli C., Borgogni L., 2000).<br />
R<strong>il</strong>eva le dimensioni di apertura all’esperienza e alla cultura di un soggetto,<br />
per valutare l’interesse a tenersi informati, nei confronti della lettura<br />
e ad acquisire conoscenze.<br />
6. Gli st<strong>il</strong>i attributivi e motivazionali (Ravazzolo C., De Beni R., Moé A.,<br />
2005). Mostra <strong>il</strong> locus of control (interno/esterno) del soggetto, nonché<br />
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