Promuovere il benessere a scuola

More documents

Recommendations

Info

lizzazione delle proprie aspettative; perdita della capacità del controllo (la professione finisce per assumere un’importanza smisurata nell’ambito della vita di relazione). I principali segnali di malessere che un insegnante può rilevare in se stesso sono: lo stato di costante tensione; l’irritabilità; la depersonalizzazione o disumanizzazione della relazione con l’altro; il senso di frustrazione; il senso di fallimento; la ridotta realizzazione professionale; la ridotta produttività; il ridotto interesse verso il proprio lavoro; le reazioni negative verso familiari e colleghi; l’apatia; la demoralizzazione; il disimpegno sul lavoro; l’esaurimento emotivo; il distacco emotivo. Questa sindrome è stata definita come “Incapacità di adattamento in situazioni di stress emotivo continuo che deriva dall’ambiente del lavoro” (Maslach, Jakson, 1981). Gli effetti negativi sono rilevabili non solo sulla persona dell’insegnante ma anche sul livello istituzionale, in termini di qualità del servizio offerto e di costi aggiuntivi che possono derivare dall’assenteismo e dalla malattia degli insegnanti. Recenti dati di ricerca di Albanese e Fiorilli (2010) su un ampio gruppo di insegnanti italiani (N=566) hanno fatto emergere che, indipendentemente dal sesso e dall’età essi presentano: esaurimento emotivo (40%); distaccato dalla propria professione e distanza dalle relazioni (54%); assenza di realizzazione professionale (38%). Nonostante si tratti di una sindrome legata alla natura implicita della professione, gli studi più recenti si sono concentrati sulle caratteristiche interne agli insegnanti e su quelle legate al contesto scolastico che possano arginare gli effetti del burnout o prevenirne l’insorgenza. In particolare, tra i principali fattori di protezione dal rischio di esaurimento professionale vi è: a) il sentirsi competente e abile (apprezzamenti anche esterni); b) sentirsi autonomo e padrone delle proprie scelte; c) sentirsi parte di un gruppo e in relazione con altre persone (Ryan, Decy, 2000). Allo scopo di favorire una sempre maggiore consapevolezza nella popolazione ‘insegnante’, di ogni ordine e grado, dell’elevato rischio di burnout legato alla propria professione, nonchè, allo scopo di monitorare le situazioni di rischio e di intervenire per favorirne la prevenzione, il 20 giugno 2012 è nato il primo Osservatorio Nazionale Salute e Benessere degli Insegnanti (ONSBI). Costituito grazie alla collaborazione di docenti uni- 185
versitari, studiosi ed esperti vede la partecipazione di: Ottavia Albanese (Università degli Studi Milano Bicocca), Antonio Attianese(Consorzio Universitario Humanitas), Antonio Augenti (Consorzio Universitario Humanitas), Paula Benevene (Libera Università Maria SS. Assunta di Roma), Licia Cianfriglia (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola), Simona De Stasio (Università Foro Italico”di Roma), Carmela Di Agresti (Presidente del Consorzio Universitario Humanitas), Caterina Fiorilli (Direttore dell’ONSBI, Libera Università Maria SS. Assunta di Roma), Giorgio Rembado (Presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola), Roberto Serpieri (Università di Napoli Federico II).” Le azioni che l’ONSBI intraprende mirano alla diffusione della cultura del benessere degli insegnanti e alla tutela dal rischio di stress da lavoro correlato. In particolare, l’ONSBI persegue i seguenti obiettivi: monitoraggio dei fattori di rischio per la salute degli insegnanti e implementazione di modelli di intervento e di formazione per la promozione del benessere a scuola. Tutte le informazioni relative ai progetti di ricerca e di intervento dell’ONSBI sul territorio nazionale possono essere richiesti inviando una e-mail a: onsbi@consorziohumanitas.com. 186
Page 1 and 2:
Promuovere il benessere a scuola di
Page 3 and 4:
Il convegno è visibile su youtube.
Page 5 and 6:
diversi esperti che si sono succedu
Page 7 and 8:
la mia collega D’Antimi, che irro
Page 9 and 10:
La prevenzione dello stress e la pr
Page 11 and 12:
lavoro e coinvolgimento; Benessere
Page 13 and 14:
individui normali‘che è, in prim
Page 15:
14 La leadership democratica nella
Page 29 and 30:
Scuola, benessere e giustizia: un t
Page 31 and 32:
Rilievi negativi: l’area critica
Page 33 and 34:
sociale come valida prevenzione all
Page 58:
“La valutazione medico legale in
Page 76 and 77:
di lavoro rappresenta l’elemento
Page 78 and 79:
Condividere le procedure (es. model
Page 80 and 81:
Lo sforzo in questa fase è quello
Page 82 and 83:
In tale ambito assume una grande ri
Page 84 and 85:
I fattori di successo (o di sopravv
Page 86 and 87:
Promuovere il benessere a scuola Pu
Page 88 and 89:
Lasciamo i punti di domanda ai qual
Page 90 and 91:
mento di un gesto lavorativo sicuro
Page 92 and 93:
Penso ad una formazione specifica c
Page 95:
Spesso le cause alla base di un cli
Page 99 and 100:
Breve Relazione sullo “Studio di
Page 101 and 102:
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68
Page 103 and 104:
a) assenza del dipendente per malat
Page 105 and 106:
4. Salvo situazioni di urgenza da m
Page 107 and 108:
8. In ogni caso, se il congelamento
Page 109 and 110:
108
Page 111 and 112:
110
Page 113 and 114:
Tavola rotonda sul tema: Lavorare e
Page 115 and 116:
cento sulla prevenzione dello stres
Page 117 and 118:
si sviluppa e si cronicizza il disa
Page 119 and 120:
zione e di promozione della salute.
Page 121 and 122:
Un dirigente o un insegnante nel su
Page 123 and 124:
te, caratterizzato da una tipologia
Page 125 and 126:
cepito a varie cause: lo stress ins
Page 127 and 128:
della pelle, e disturbi somatopsich
Page 129 and 130:
deviazione standard nelle sette dim
Page 131 and 132:
il re-inserimento nel circuito form
Page 133 and 134:
Il senso di autoefficacia È import
Page 135 and 136: insegnanti con un basso senso di au
Page 137 and 138: Il senso di autoefficacia deglii in
Page 139 and 140: Dalla lettura dei dati del campione
Page 141 and 142: tiva con l’M.B.I.; ciò equivale
Page 143 and 144: Caprara G. V., Barbaranelli C., Pet
Page 145 and 146: Prevenzione dello stress lavoro cor
Page 147 and 148: 3. Relazionale all’interno della
Page 149 and 150: metodologiche. Una riflessione sull
Page 151 and 152: 150
Page 153 and 154: 152
Page 155 and 156: 154
Page 157 and 158: Le parole di René Dubos con cui ho
Page 159 and 160: 158 “Il massimo della stupidità
Page 161 and 162: Vediamo ora quali sono gli aspetti
Page 163 and 164: Le “costrittività relazionali”
Page 165 and 166: sato nell’attività stessa, apren
Page 167 and 168: La conseguenza ora è quella di cap
Page 169 and 170: dimensioni valoriali che caratteriz
Page 171 and 172: Le storie Di seguito verranno prese
Page 173 and 174: L’insegnamento era riferito alle
Page 175 and 176: dettami istituzionali e invadono sp
Page 177 and 178: che ed esperienze pratiche con l’
Page 179 and 180: C. L’ indagine. Una volta assolte
Page 181 and 182: la valutazione approfondita comport
Page 183 and 184: 5. Tra i compiti della Commissione
Page 185: Presentazione dell’Osservatorio s
Page 189 and 190: 31% dei ragazzi, dai 16 ai 18 anni
Page 191 and 192: siano in grado di mettere in guardi
Page 193 and 194: • individualmente, perché il suo
Page 195 and 196: Si è sviluppato uno studio sul ben
Page 197 and 198: Carolyn Saarni (1999) ha individuat
Page 199 and 200: L’emergenza sociale di molteplici
Page 201 and 202: È capace di capitalizzare le esper
Page 203 and 204: MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE DELL
Page 205 and 206: Conclusioni Salvatore Sasso Dirigen
Page 207 and 208: I partecipanti sarebbero interessat
Page 209 and 210: A questo indirizzo web si trova la
Page 211 and 212: Salvatore Sasso - Dirigente Scolast
Page 213 and 214: L’organizzazione scolastica alla
show all

Promuovere il benessere a scuola

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?