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diario di bordo - Comune di Capurso

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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />

SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />

Valentino fu infatti coinvolto nell‟inchiesta che portò agli arresti <strong>di</strong> suo fratello Giacomo, <strong>di</strong><br />

Antonio Passaquin<strong>di</strong>ci (già detenuti per l‟omici<strong>di</strong>o Catacchio) e Giovanni Lovreglio. Giovanni<br />

Valentino, invece, era agli arresti domiciliari al pari <strong>di</strong> Domenico Mininni e Attilio Santoro, per il<br />

solo reato <strong>di</strong> detenzione e porto in luogo pubblico <strong>di</strong> arma da fuoco, senza però l‟aggravante<br />

dell‟aver agito al fine <strong>di</strong> agevolare l‟attività dell‟associazione mafiosa. Le risultanze investigative<br />

hanno però <strong>di</strong>mostrato che, da casa, Valentino continuava a gestire le attività del clan, anche<br />

attraverso frequenti incontri con pregiu<strong>di</strong>cati del quartiere Libertà.<br />

E non è finita. Il 23 gennaio i giu<strong>di</strong>ci del Tribunale del riesame hanno respinto i ricorsi presentati<br />

dagli avvocati <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> sei esponenti dell‟ala scissionista del clan Strisciuglio che per questa<br />

ragione restano in stato <strong>di</strong> detenzione. I sei pregiu<strong>di</strong>cati erano stati raggiunti il 3 gennaio da<br />

un‟or<strong>di</strong>nanza con la quale il gip, su richiesta del pm antimafia, confinava la metà <strong>di</strong> loro (Giacomo<br />

Valentino, Antonio Passaquin<strong>di</strong>ci e Giovanni Lovreglio) <strong>di</strong>etro le sbarre e l‟altra metà (Domenico<br />

Mininni, Attilio Santoro e Giovanni Valentino) ai domiciliari.<br />

Nonostante questa sanguinosa faida interna, continuava a crescere e resistere il potere de „la luna‟ in<br />

tutti i quartieri <strong>di</strong> Bari.<br />

Il cuore dell‟impero è Carbonara, poi ci sono Libertà, San Girolamo, Enziteto, San Paolo. In questa<br />

geografia delle zone sotto l‟influsso negativo degli Strisciuglio ci sarebbero anche <strong>di</strong>versi centri<br />

della provincia: Bitonto, Rutigliano, Noicattaro, Palombaio, Giovinazzo. Ogni quartiere, ogni paese<br />

ha i suoi referenti, la sua organizzazione, autonoma, in<strong>di</strong>pendente ma che si riconosce ne „la luna‟ e<br />

che a „la luna‟ versa i suoi tributi, riconosce la spartenza. Un potere che si allargherebbe ora anche<br />

ad altri quartieri, come Bari vecchia e Japigia, da sempre feu<strong>di</strong> dei Capriati il primo, dei Parisi e dei<br />

Palermiti il secondo. Bande legate agli Strisciuglio agirebbero, più o meno in<strong>di</strong>sturbate, in queste<br />

nuove zone, vendendo droga e coltivando sporchi affari.<br />

Alla fine però ci si è accordati,è stato stretto un patto <strong>di</strong> non belligeranza tra le due fazioni del<br />

clan finora contrapposte. Una sorta <strong>di</strong> pace forzata dagli arresti che in un mese hanno decapitato una<br />

delle due frange: quella degli scissionisti, facenti capo al boss del quartiere San Paolo, Giacomo<br />

Valentino.<br />

E proprio esponenti <strong>di</strong> quella fazione sarebbero stati visti, negli ultimi giorni <strong>di</strong> gennaio, in un bar<br />

del quartiere Libertà mentre parlavano tranquillamente con gli emissari <strong>di</strong> Lorenzo Caldarola, capo<br />

in<strong>di</strong>scusso nel quartiere per conto degli Strisciuglio. Il patto sarebbe stato siglato nell‟ultima<br />

settimana <strong>di</strong> gennaio.<br />

L‟accordo prevedeva una giusta ri<strong>di</strong>stribuzione delle spartenze, frutto dell‟intensa attività <strong>di</strong><br />

spaccio, ripresa a pieno ritmo, delle estorsioni, dell‟usura e delle attività criminose collegate a<br />

questi ultimi reati, come la gestione, ad esempio, del gioco d‟azzardo.<br />

Gli investigatori attribuivano le ragioni <strong>di</strong> questa decisione assunta dai capi clan anche all‟intensa<br />

attività delle forze dell‟or<strong>di</strong>ne. Il frutto <strong>di</strong> questa pace tuttavia era evidente in entrambi i quartieri:<br />

pochi pregiu<strong>di</strong>cati in giro, nessuno più si fiondava dal San Paolo al Libertà e viceversa per<br />

dominare la scena e intimorire i rivali.<br />

Sembrava quin<strong>di</strong> cessata, almeno in quei frangenti, la guerra tra le due fazioni. I rispettivi due capi<br />

riconosciuti, un tempo sodali e tuttora detenuti, avrebbero deciso <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre il controllo del<br />

territorio, soprattutto nel quartiere Libertà, attuale centrale dello spaccio barese dopo che le<br />

operazioni della squadra Mobile della Polizia hanno per il momento chiuso il <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong><br />

Enziteto.<br />

Proprio la carenza <strong>di</strong> piazze e dunque l‟impossibilità <strong>di</strong> realizzare gran<strong>di</strong> guadagni in un territorio<br />

troppo piccolo per due gruppi, avrebbe scatenato la guerra.

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