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diario di bordo - Comune di Capurso

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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />

Naturalmente, la motivazione della sentenza chiarirà il percorso logico seguito dal gup nel<br />

formulare il verdetto.<br />

*Maledetto sia il cellulare – Torna in carcere, il 27 maggio, Francesco Cervelli, 35enne, ritenuto<br />

elemento <strong>di</strong> spicco della criminalità bitontina, attiva nel centro storico. Lo ha incastrato una scheda<br />

per il cellulare che aveva appena acquistato: il tesserino rigido con i co<strong>di</strong>ci d‟accesso del numero<br />

appena rilevato era nella sua tasca, mentre la Sim era in un borsello che conteneva anche una<br />

pistola.<br />

Il Cervelli rientra nella lista degli oltre 100 arresti dell‟operazione „Satellite‟ dei Carabinieri che, nel<br />

<strong>di</strong>cembre 2006, decapitò il clan dei Valentini. Dopo quell‟arresto, un lungo periodo in carcere, poi<br />

gli arresti domiciliari, poi la latitanza, e poi <strong>di</strong> nuovo il carcere. Fermato da ultimo nell‟ottobre<br />

2008, quando fu trovato in un noto bar della città vecchia con un coltello <strong>di</strong> 10 centimetri, mentre<br />

doveva scontare la pena a casa con l‟obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mora. La sua attività criminale non si era fermata.<br />

L‟operazione che ha portato al suo ennesimo arresto è partita la mattina del 27 maggio, a<br />

conclusione <strong>di</strong> una fitta attività d‟indagine degli uomini del Commissariato <strong>di</strong> Bitonto. L‟uomo era<br />

in casa con sua moglie quando gli agenti <strong>di</strong> polizia gli hanno intimato <strong>di</strong> aprire: dall‟interno<br />

rispondevano tramestii e rumori. Dopo più <strong>di</strong> 10 minuti gli agenti sono riusciti ad entrare in casa per<br />

la perquisizione ma non hanno trovato nulla. Ispezionando però anche l‟esterno della casa, hanno<br />

recuperato un fagotto, al cui interno era nascosto un borsello da uomo. Nel borsello, insieme a due<br />

cellulari e alcuni mazzi <strong>di</strong> chiave, anche una pistola calibro 7,65, con colpo in canna. Arresto in<br />

flagranza <strong>di</strong> reato: infatti, l‟uomo aveva con sé il tesserino con i co<strong>di</strong>ci d‟accesso della scheda<br />

telefonica <strong>di</strong> uno dei cellulari ritrovati insieme alla pistola.<br />

*Catturata l‟ultima pe<strong>di</strong>na <strong>di</strong> „Mino „u gruss‟ – All‟alba del 29 maggio gli agenti del<br />

Commissariato <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> Bitonto hanno arrestato Michele Calò, 27enne, detto „il biondo‟, un<br />

lungo curriculum criminale alle spalle, ritenuto il braccio destro del boss Mino „‟u gruss‟. Il giovane<br />

era riuscito a sfuggire al blitz del 20 maggio che ha portato in carcere 11 uomini del sodalizio<br />

criminale che opera nella città vecchia e che, secondo gli inquirenti, fa capo a Cosimo Modugno,<br />

noto appunto come „Mino „u gruss‟, anch‟egli arrestato. Dall‟arresto dei suoi compari, secondo le<br />

indagini della Polizia, „il biondo‟ ha vissuto una settimana in latitanza, nascosto e sostenuto dalla<br />

complicità <strong>di</strong> persone a lui vicine. Da ultimo, nella serata del 27 maggio, ha fatto visita alla sua<br />

attuale compagna, che vive in una via del centro. Qui è stato trovato, dopo intercettazioni e<br />

pe<strong>di</strong>namenti, dagli agenti della polizia. A nulla è servita la straor<strong>di</strong>naria agilità fisica, <strong>di</strong> cui più<br />

volte ha dato prova con acrobatiche fughe via tetti. Questa volta, braccato dai poliziotti, si è<br />

nascosto sotto il letto, nella stanza dei bambini, prima <strong>di</strong> essere definitivamente ammanettato. Il<br />

giovane dovrà rispondere <strong>di</strong> spaccio, detenzione illegale <strong>di</strong> armi e induzione alla prostituzione<br />

minorile: il suo nome, infatti, è legato alla squallida vicenda della minorenne costretta a concedere<br />

favori sessuali in cambio <strong>di</strong> dosi <strong>di</strong> cocaina. Secondo gli inquirenti, però, la specialità del ‟biondo‟<br />

sarebbe stata soprattutto la gestione dei traffici <strong>di</strong> droga: le intercettazioni telefoniche<br />

confermerebbero i legami molto stretti con Cosimo Modugno per la gestione dei sol<strong>di</strong> provenienti<br />

dallo spaccio e l‟acquisto <strong>di</strong> sostanze con cui tagliare la droga.<br />

*I nove del clan Parisi – Le indagini sono partite nel 2007, innescate dalla richiesta <strong>di</strong> estorsione a<br />

un farmacista del quartiere Japigia, in una zona considerata base operativa del clan Parisi. A quel<br />

punto la Squadra Mobile della polizia <strong>di</strong> Stato s‟è trovata a un bivio: arrestare gli estorsori<br />

(scoprendo, nel corso delle indagini, la commissione <strong>di</strong> altri reati) o chiudere la partita con capi <strong>di</strong><br />

imputazione <strong>di</strong> maggior peso.<br />

D‟accordo con il pm inquirente s‟è scelta la seconda strada. Infatti, tra l‟alba e il primo pomeriggio<br />

del 10 giugno sono finiti in manette in nove, esponenti <strong>di</strong> una presunta associazione per delinquere<br />

che avrebbe avuto la propria base operativa proprio nel quartiere Japigia.<br />

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