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diario di bordo - Comune di Capurso

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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />

C‟era da capire, in pratica, se qualcuno non avesse in qualche modo provocato il corto all‟interno<br />

della batteria, certo che <strong>di</strong> lì a poco del gazebo non sarebbe rimasto nulla. In tal senso sono state<br />

condotte le indagini dei carabinieri. Molfetta, a <strong>di</strong>re <strong>di</strong> molti, si sarebbe trovata alla vigilia <strong>di</strong> uno<br />

scontro tra ambulanti a posto fisso. In ogni caso era stata esclusa ogni ipotesi <strong>di</strong> autocombustione.<br />

Da oltre un anno la città è alle prese con la presenza <strong>di</strong> ambulanti a posto fisso che, autorizzati,<br />

piantano gazebo un po‟ ovunque e mettono in pie<strong>di</strong> piazze <strong>di</strong> frutta e verdura. Ad alcuni degli<br />

ambulanti i permessi, alla scadenza, non furono rinnovati. Ma non a tutti. Per questo tra i ven<strong>di</strong>tori<br />

c‟era malumore. Di qui il sospetto che all‟origine del rogo ci possa essere stato una sorta <strong>di</strong><br />

avvertimento all‟in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> chi riesce ad ottenere permessi che ad altri sono negati per motivi<br />

legati a ragioni <strong>di</strong> sicurezza ed igiene, motivazioni comunque <strong>di</strong>fficili da comprendere per chi per<br />

tanto tempo ha esercitato questo metodo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

*La guerra degli ambulanti – Troppi incen<strong>di</strong> hanno interessato la città <strong>di</strong> Molfetta. Dall‟inizio<br />

dell‟anno furono <strong>di</strong>eci gli incen<strong>di</strong> denunciati (anche se è ipotizzabile che ve ne fossero almeno<br />

altrettanti non denunciati). La sera del 27 maggio c‟era stato l‟incen<strong>di</strong>o al gazebo <strong>di</strong> frutta e verdura,<br />

all‟angolo <strong>di</strong> via Don Minzoni. Non furono chiare le cause dell‟incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una Renault „Megane‟<br />

in via Purgatorio, nella notte del 28 maggio. Intorno all‟1,30 le fiamme avvolsero la parte anteriore<br />

dell‟auto. Non c‟era, invece, da escludere il dolo per il gazebo all‟angolo <strong>di</strong> via Don Minzoni.<br />

L‟incen<strong>di</strong>o fu domato quasi subito, tanto che il gazebo, in legno, era rimasto praticamente intatto.<br />

Chi aveva dato fuoco ha voluto solo lanciare un avvertimento, colpendo intorno alle 22,30 lungo<br />

una strada molto trafficata. Ha fatto riflettere il fatto che, nell‟arco <strong>di</strong> quattro giorni, gli incen<strong>di</strong><br />

hanno coinvolto, più o meno <strong>di</strong>rettamente, ambulanti <strong>di</strong> frutta e verdura e loro parenti, una delle<br />

auto in fiamme il 26 maggio era intestata ad un fruttivendolo. Per questo è sembrato chiaro: a<br />

Molfetta era in atto uno scontro tra ambulanti a posto fisso che utilizzavano il fuoco per regolare i<br />

conti e <strong>di</strong>vidersi gli spazi. A Molfetta è mancato un piano per il commercio e la questione non è<br />

mai stata affrontata seriamente. Nel tempo furono concesse una serie <strong>di</strong> autorizzazioni agli<br />

ambulanti che spuntarono ovunque. Alcune concessioni, come riferivamo nel precedente episo<strong>di</strong>o,<br />

furono rinnovate. Ad alcuni il rinnovo fu negato ma la stessa postazione fu concessa ad altri. Questo<br />

verosimilmente creò confusione ed esasperò gli animi.<br />

*La mala del pizzo – Un potente or<strong>di</strong>gno era stato fatto esplodere nella notte tra il 28 e il 29<br />

maggio a Santeramo in Colle: forse una bomba carta. Era stata posta in prossimità <strong>di</strong> un negozio <strong>di</strong><br />

calzature, un outlet inaugurato pochi giorni prima in via Einau<strong>di</strong>. Nel cuore della notte, intorno alle<br />

2,15, vi fu un forte boato. Intervennero celermente i vigili del fuoco e il 112. Sul posto si recarono<br />

anche i volontari della pubblica assistenza <strong>di</strong> Santeramo che si impegnarono nei soccorsi,<br />

in particolare per soccorrere un‟anziana signora rimasta temporaneamente bloccata in casa.<br />

Intervennero, tra gli altri, una squadra <strong>di</strong> caschi rossi <strong>di</strong> Altamura e una pattuglia <strong>di</strong> carabinieri. Fu<br />

necessario transennare la zona circostante la deflagrazione. Fu accertato che lo scoppio era stato<br />

molto potente, tanto da scar<strong>di</strong>nare le saracinesche e mandare in frantumi non solo le vetrine<br />

dell‟esercizio commerciale, ma anche i vetri <strong>di</strong> alcune abitazioni a<strong>di</strong>acenti e <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse autovetture<br />

parcheggiate nelle vicinanze. Gli investigatori non esclusero alcuna pista, anche se l‟ombra del<br />

racket si era allungata in considerazione degli ultimi episo<strong>di</strong>. Non fu confermato un legame fra essi,<br />

c‟è <strong>di</strong> fatto però che l‟ultimo episo<strong>di</strong>o non era isolato. Quello della bomba carta costituiva il terzo<br />

attentato ai danni <strong>di</strong> esercizi commerciali e sempre a pochi giorni dalla loro inaugurazione. Il primo<br />

qualche mese prima: un fast food pochi giorni dopo l‟apertura fu quasi <strong>di</strong>strutto. Il 18 maggio, fu<br />

preso d‟assalto nel cuore della notte il ristorante : aveva aperto solo da tre giorni,<br />

subì ingenti danni: celle frigo aperte in modo da provocare il deperimento della merce, congelatori<br />

aperti e svuotati, bottiglie rotte, cibo buttato per terra, olio e detersivo versato nei fornelli per<br />

impe<strong>di</strong>rne l‟utilizzo. E la città era davvero spaventata per questa criminale escalation. E non basta la<br />

vigilanza delle forze dell‟or<strong>di</strong>ne, i sistemi <strong>di</strong> videosorveglianza, gli antifurti e le ronde dei vigilanti<br />

privati. I citta<strong>di</strong>ni non si sentivano sicuri. Anche e soprattutto i commercianti che rappresentavano<br />

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