diario di bordo - Comune di Capurso
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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />
Dell‟omici<strong>di</strong>o, comunque, nessuno sembra aver visto nulla.<br />
I Carabinieri, però, hanno una idea abbastanza precisa <strong>di</strong> chi possa essere stato il giustiziere. Nella<br />
notte successiva al delitto, un uomo, le cui generalità non sono note, è stato sottoposto alla prova<br />
dello stub.<br />
Il sospettato potrebbe essere stato già iscritto nel registro degli indagati della Procura della<br />
Repubblica <strong>di</strong> Bari. Non solo: i militari della Compagnia <strong>di</strong> Triggiano hanno verificato l‟alibi <strong>di</strong> una<br />
ventina <strong>di</strong> persone. Negli ambienti malavitosi <strong>di</strong> Valenzano il comandamento è omertà. In ogni<br />
caso, la pista imboccata dagli investigatori dell‟Arma sembra essere quella buona, anche se<br />
occorrono ulteriori riscontri e quin<strong>di</strong> tempo.<br />
Da in<strong>di</strong>screzioni,intanto, si sarebbe appreso che Di Benedetto era presente all‟assassinio <strong>di</strong><br />
Michelangelo Stramaglia. Insomma, l‟uomo ucciso il 17 giugno avrebbe assistito alla fine <strong>di</strong> quello<br />
che investigatori e inquirenti considerano il suo capo e alla cui scuola era cresciuto.<br />
*L‟omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> „Testone‟ - Nunzio Mazzilli, detto „Testone‟ (per la testa grossa), boss storico <strong>di</strong><br />
<strong>Capurso</strong>, è stato ucciso il pomeriggio del 26 giugno, intorno alle se<strong>di</strong>ci, mentre si trovava nel suo<br />
locale, un circolo ricreativo che si affaccia sulla piazza della Basilica della Madonna del Pozzo. Il<br />
delitto ha tutte le caratteristiche <strong>di</strong> una esecuzione mafiosa e getta una ulteriore luce sinistra sulle<br />
<strong>di</strong>namiche interne alla criminalità dell‟hinterland, dopo gli omici<strong>di</strong> Stramaglia e Di Benedetto.<br />
Secondo una prima ricostruzione della tragica sequenza, sulla piazza poco frequentata, dato l‟ora<br />
de<strong>di</strong>cata alla controra sarebbero arrivati due sicari a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> una moto <strong>di</strong> grossa cilindrata. I volti<br />
nascosti <strong>di</strong>etro i caschi, forse <strong>di</strong> colore rosso, almeno secondo alcune testimonianze. Mentre uno<br />
attendeva fuori, in sella alla motocicletta, l‟altro, armato <strong>di</strong> una pistola, si sarebbe affacciato nel<br />
locale e avrebbe chiamato la vittima. Mazzilli, attirato in trappola, si sarebbe mosso verso la soglia,<br />
istintivamente.<br />
A quel punto, il pistolero, senza esitazione, ha premuto il grilletto. Almeno due volte. Un primo<br />
colpo avrebbe ferito Mazzilli a una spalla e, <strong>di</strong> rimbalzo, ha raggiunto un cliente, un muratore, <strong>di</strong><br />
nazionalità rumena, a un piede (non gravemente).<br />
Il secondo proiettile ha colpito inesorabilmente „Testone‟ alla tempia sinistra. L‟obiettivo degli<br />
assassini è stramazzato al suolo, faccia a terra. I due killer fuggono sulla moto e fugge,<br />
istintivamente, il giovane rumeno ferito. Scappa verso la Basilica, lasciando tracce <strong>di</strong> sangue sul<br />
marciapie<strong>di</strong>.<br />
Arriva l‟ambulanza, per Mazzilli non c‟è niente da fare. Il rumeno viene trasportato all‟ospedale.<br />
In pochi minuti arrivano sul posto i Carabinieri della stazione <strong>di</strong> <strong>Capurso</strong>, della Compagnia <strong>di</strong><br />
Triggiano e del Reparto operativo provinciale.<br />
I 14 mila abitanti <strong>di</strong> <strong>Capurso</strong> conoscono bene la vittima: lo <strong>di</strong>mostra il fatto che in poco tempo sulla<br />
scena del delitto si sono radunate circa 1.500 persone. Fra esse, naturalmente, familiari, parenti,<br />
amici e conoscenti del Mazzilli. Insomma la notizia deve esser corsa <strong>di</strong> bocca in bocca, <strong>di</strong> cellulare<br />
in cellulare, <strong>di</strong> sms in sms, in un batter d‟occhi.<br />
Giungono, anche i Carabinieri dei Ris, il Raggruppamento investigazioni scientifiche dell‟Arma.<br />
Compiono tutti gli accertamenti e i prelievi previsti dalla procedura, sotto gli occhi del sostituto<br />
procuratore della Dda <strong>di</strong> Bari.<br />
Il pm ha <strong>di</strong>sposto l‟autopsia sul corpo della vittima per chiarire qualche punto oscuro; in tutti i casi,<br />
l‟indagine non si preannunciava facile.<br />
Nunzio Mazzilli assurge alle cronache a settembre del 1993, quando finisce in carcere insieme con<br />
una decina <strong>di</strong> presunti picciotti, con l‟accusa <strong>di</strong> aver <strong>di</strong>retto un‟organizzazione semplice che gestiva<br />
lo spaccio <strong>di</strong> sostanze stupefacenti.<br />
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