diario di bordo - Comune di Capurso
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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />
lo minacciò, intimandogli <strong>di</strong> consegnare loro il borsello con i sol<strong>di</strong> senza creare problemi. Dopo<br />
avergli strappato il denaro e i documenti, i due scapparono in sella alla moto, abbandonando<br />
sull‟asfalto quella che poi risultò essere una pistola giocattolo mo<strong>di</strong>ficata per sparare.<br />
*notte tra il 30 e il 31 maggio – Duplice rapina aggravata a Torre a Mare, quartiere <strong>di</strong> Bari.<br />
Quattro uomini a volto scoperto e armati <strong>di</strong> pistola bloccarono, in via De Ruggero, il proprietario <strong>di</strong><br />
un‟Alfa 159 e poi con la stessa auto rapinarono <strong>di</strong> 1000 euro il gestore del <strong>di</strong>stributore Agip sulla<br />
statale 16. Incassato il danaro, si <strong>di</strong>leguarono. La polizia acquisì i video delle telecamere a circuito<br />
chiuso della stazione <strong>di</strong> servizio per risalire agli autori delle due rapine.<br />
*1° giugno – Entrarono nel supermercato in via Putignano, a Conversano,<br />
intimarono ai <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> consegnare il contenuto dei registratori <strong>di</strong> cassa. L‟assalto avvenne nella<br />
serata poco prima della chiusura. I malviventi, che erano in tre, per convincere i <strong>di</strong>pendenti a<br />
sod<strong>di</strong>sfare le loro richieste erano a volto coperto e minacciarono le cassiere con l‟arma. Ottennero<br />
però ben poco perché il tempestivo intervento dei carabinieri della Stazione locale e dei vigilantes<br />
del Consorzio <strong>di</strong> vigilanza urbana e rurale, li consigliò ad una rapida fuga. Militari ed agenti<br />
tentarono <strong>di</strong> intercettare i malviventi, ma le ricerche non dettero risultati. Anzi, nella caccia<br />
all‟uomo fu fermato un giovane a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> un‟auto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a cilindrata, rilasciato poco dopo perché<br />
estraneo alla rapina.<br />
*2 giugno - Una coppietta si era appartata la sera del 2 giugno in strada del Baraccone a Palese,<br />
quartiere periferico <strong>di</strong> Bari, nei pressi <strong>di</strong> un <strong>di</strong>stributore <strong>di</strong> carburante. Erano lì da una ventina <strong>di</strong><br />
minuti quando furono accerchiati da quattro rapinatori. Secondo la ricostruzione fatta dagli<br />
investigatori, i ban<strong>di</strong>ti, giunti a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> due scooter e dopo aver circondato l‟auto, fecero subito<br />
capire quello che avevano in mente. La prontezza <strong>di</strong> riflessi permise alla coppia <strong>di</strong> fuggire<br />
rapidamente dopo aver messo in moto l‟automobile; mentre la coppia scappava si udì un colpo <strong>di</strong><br />
pistola. Fu allertato il e durante il sopralluogo fu rinvenuto il bossolo sparato dalla pistola<br />
che era a salve.<br />
*3 giugno – Una rapina insolita a Bitonto, su cui aleggiò il sospetto <strong>di</strong> una soffiata. Su questi<br />
elementi si misero al lavoro gli agenti del locale Commissariato per la rapina ai danni del centro<br />
scommesse Intralot. In due, con il volto coperto, fecero irruzione al piano terra dell‟agenzia <strong>di</strong><br />
scommesse sportive. Un terzo compare li aspettava fuori a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> un grosso fuoristrada. I due,<br />
uno <strong>di</strong> mezz‟età, l‟altro decisamente più giovane, dal forte accento barese, minacciarono i presenti<br />
con una pistola 9 millimetri. Nel negozio c‟era uno dei proprietari insieme ai suoi due <strong>di</strong>pendenti. Il<br />
più giovane scavalcò il bancone per raggiungere la cassa. La fretta, forse il nervosismo, lo tradì:<br />
dalla pistola perse il colpo in canna, forse per un involontario scarrellamento. La cartuccia inesplosa<br />
fu ritrovata sul posto successivamente dagli agenti della scientifica. Dopo aver raggiunto la cassa, il<br />
giovane colpì con forza alla testa il proprietario con il calcio della pistola: anche il gratuito gesto<br />
violento, in assenza <strong>di</strong> resistenza da parte della vittima, si spiegò come gesto <strong>di</strong> estrema<br />
concitazione. Dopo aver atterrato il titolare, il giovane afferrò dalle casse il denaro, in banconote <strong>di</strong><br />
vario taglio: il bottino ammontò a più <strong>di</strong> 15 mila euro. Intascati i sol<strong>di</strong>, i tre sarebbero fuggiti alla<br />
volta <strong>di</strong> Bari. Nessuno, nel popoloso quartiere in cui avvenne il fatto, si accorse <strong>di</strong> nulla. Le<br />
indagini, da parte dei carabinieri e degli agenti della polizia <strong>di</strong> Stato, procedettero a tutto campo, ma<br />
alcuni dettagli fecero pensare a una soffiata. L‟agenzia, infatti, proprio il 3 giugno avrebbe dovuto<br />
pagare una vincita grossa, per una scommessa vinta da un gruppo <strong>di</strong> giocatori. Questo spiegava<br />
l‟ingente ammontare <strong>di</strong> denaro nel ricevitore <strong>di</strong> cassa. Normalmente, infatti, le agenzie <strong>di</strong><br />
scommesse sportive non hanno grosse liqui<strong>di</strong>tà se non in concomitanza <strong>di</strong> eventi sportivi <strong>di</strong> grande<br />
richiamo o durante il fine settimana, grazie alle puntate dei singoli giocatori. Anche l‟orario in cui<br />
fu commessa la rapina, poco prima delle 18, risultò particolarmente insolito per atti <strong>di</strong> questo<br />
genere. Le forze dell‟or<strong>di</strong>ne si posero subito la domanda se esistesse un nesso fra la cifra da pagare<br />
e la rapina subita. I rapinatori, così sembrava, agirono a colpo sicuro.<br />
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