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diario di bordo - Comune di Capurso

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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />

SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />

Chiamiamoli pure così anche se il quadro rappresentato era desolante: i se<strong>di</strong>li sra<strong>di</strong>cati, i vetri rotti,<br />

le bruciature <strong>di</strong> sigarette e le devastazioni a <strong>bordo</strong> dell‟autobus, in servizio speciale dopo la partita.<br />

Danni per migliaia <strong>di</strong> euro, testimoniate dalle fotografie scattate dal gabinetto <strong>di</strong> polizia scientifica.<br />

Furono gli agenti della sezione Volanti, in servizio all‟uscita del San Nicola, a notare <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />

all‟interno <strong>di</strong> quell‟autobus che stava passando. A <strong>bordo</strong> c‟erano i tifosi del Bari che festeggiavano<br />

la vittoria, ma anche <strong>di</strong>ciassette ragazzi che avevano approfittato dell‟euforia collettiva per<br />

trasformarsi in vandali. Tutti studenti <strong>di</strong> buona famiglia, a parte due ragazzi che già in precedenza<br />

erano stati denunciati per comportamenti simili. Tutti dovevano rispondere dell‟accusa <strong>di</strong><br />

danneggiamento aggravato in concorso.<br />

*parola d‟or<strong>di</strong>ne: deturpare, oltraggiare – Mentre dentro si lavorava per ammodernare e<br />

conservare, fuori proprio sul portone d‟ingresso, gli artisti del vandalismo deturpavano e<br />

oltraggiavano, nei primi giorni <strong>di</strong> maggio. L‟ultima vittima dei graffitari era il Liceo classico<br />

linguistico , <strong>di</strong> Bitonto, che proprio in quei mesi aveva messo in cantiere<br />

importanti lavori <strong>di</strong> adeguamento dei locali interni. All‟esterno, invece, sotto i colpi delle vernici<br />

spray multicolore, erano finiti gli stipiti del portone, la targa identificativa, parte della scala che<br />

qualche anno fa conduceva al liceo scientifico e i cornicioni delle due finestre che si affacciano<br />

sulla scalinata centrale. Le ultime scritte si aggiungevano agli altri graffiti che ormai da qualche<br />

anno deturpavano la scalinata d‟ingresso. Il complesso <strong>di</strong> Santa Teresa è una struttura troppo<br />

preziosa per Bitonto e per la sua storia per subire atti <strong>di</strong> vandalismo <strong>di</strong> questo genere. Ancora<br />

assente, benché promesso da tempo, il sistema <strong>di</strong> videosorveglianza che aveva portato buoni<br />

risultati, soprattutto in funzione preventiva, nelle vicinanze dello scientifico e dell‟istituto tecnico<br />

nella zona 167. In realtà, la settecentesca struttura conventuale si presta fin troppo bene ad<br />

incursioni <strong>di</strong> vandali e ladri, anche a causa dei numerosissimi accessi: oltre il liceo, infatti, il<br />

complesso ospita la chiesa, l‟istituto professionale, alcune abitazioni private. La zona periferica e i<br />

vicini non sempre rispettabili avevano fatto il resto. Per rimuovere le ultime scritte non era<br />

sufficiente una semplice imbiancatura ma specifici interventi sulla pietra: erano ancora tutti da<br />

calcolare i tempi e i costi del restauro.<br />

*sassi contro il treno – Due sassi lanciati uno dopo l‟altro contro un treno in movimento. Il primo<br />

sfondò il finestrino del regionale 12495, partito da Foggia e <strong>di</strong>retto a Bari, e si fermò all‟interno del<br />

convoglio, sul pavimento. Il secondo danneggiò un altro finestrino, ma rimbalzò e finì chissà dove<br />

senza raggiungere l‟interno della carrozza. Accadde la sera del 13 maggio, poco prima delle 20, in<br />

territorio <strong>di</strong> Molfetta, nel tratto in cui i binari corrono vicino ai quartieri <strong>di</strong> periferia, in <strong>di</strong>rezione<br />

Giovinazzo. Non ci furono feriti. Per un caso. Sul treno a quell‟ora c‟erano decine <strong>di</strong> passeggeri. Gli<br />

autori, se identificati, rischiano fino a cinque anni <strong>di</strong> reclusione, accusati <strong>di</strong> attentato alla sicurezza<br />

dei trasporti. Un sasso lanciato contro un treno in transito è un‟arma. Ha l‟effetto <strong>di</strong> un colpo <strong>di</strong><br />

pistola esploso a <strong>di</strong>stanza ravvicinata. Può uccidere. Rimane un mistero, invece, l‟età dei lanciatori<br />

<strong>di</strong> sassi. Furono gli agenti della Polfer a segnalare l‟incidente. Il rumore dei sassi contro il treno in<br />

corsa fu forte, per questo si temette il peggio.<br />

Non è stato un caso isolato. C‟è stato chi ha ricordato un episo<strong>di</strong>o avvenuto tra gennaio e febbraio<br />

2009, ancora sassi contro un treno in transito, ancora periferia <strong>di</strong> Molfetta in <strong>di</strong>rezione Bisceglie.<br />

Per fortuna, anche in quel caso, nessun ferito. Gli episo<strong>di</strong>, commentavano i vertici della Polfer,<br />

erano destinati ad aumentare. E‟ così ogni anno, da anni. Arriva l‟estate e il numero delle sassaiole<br />

contro i treni in movimento aumenta. Ma contro la stupi<strong>di</strong>tà e l‟incoscienza c‟era e c‟è poco da fare.<br />

Per questo è importante la collaborazione degli adulti, dei genitori innanzitutto perché, la notizia<br />

arrivava proprio dalla Polfer, nella maggior parte dei casi i lanciatori <strong>di</strong> sassi sono ragazzini che non<br />

superano i quin<strong>di</strong> anni <strong>di</strong> età.<br />

*villetta della Stella – Il 3 giugno si rendeva pubblico l‟azione dei vandali a Terlizzi. Ignoti<br />

avevano <strong>di</strong>strutto due panchine dell‟area giochi ubicata nella <strong>di</strong> viale

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