diario di bordo - Comune di Capurso
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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />
SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />
a percorrere la pista del delitto preme<strong>di</strong>tato. Il movente dell‟assassinio – emerge dai recenti<br />
accertamenti – sarebbe stata la ricca ere<strong>di</strong>tà delle due donne sulla quale Francesco Alfonsetti, 42<br />
anni, sposato, tre figli, originario <strong>di</strong> Francavilla Fontana, già condannato all‟ergastolo dalla corte<br />
d‟Assisi <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si per l‟omici<strong>di</strong>o della suocera, la cinquantenne olandese Elizabeth Lassman, è ora<br />
indagato per aver assassinato la compagna.<br />
Una vicenda intricata nella quale Alfonsetti avrebbe recitato – secondo le ipotesi investigative –<br />
prima il ruolo <strong>di</strong> amante delle due donne, <strong>di</strong>ventando poi il loro carnefice.<br />
Sono le 6,30 del 6 novembre 2001 sul ciglio <strong>di</strong> una stra<strong>di</strong>na che costeggia la statale 23 che dal<br />
Brennero porta ad Augsburg, nei pressi <strong>di</strong> Garmisch. Viene ritrovato il cadavere <strong>di</strong> una donna. Il<br />
corpo è nudo con indosso solo un paio <strong>di</strong> slip scuri, il volto orribilmente sfigurato, schiacciato dalle<br />
ruote <strong>di</strong> un auto che due volte ha travolto il corpo. Ci vogliono quasi due anni ma grazie alle scarpe<br />
e agli abiti indossati dalla vittima e all‟analisi delle protesi dentarie gli investigatori tedeschi<br />
arrivano in Italia e alla identità <strong>di</strong> Elizabeth Lassman, 46 anni, sposata con un ingegnere <strong>di</strong> Taranto,<br />
dal quale viveva separata.<br />
Il cadavere della 25enne fu trovato, come abbiamo già detto, nella zona <strong>di</strong> Bitritto e la segnalazione<br />
partì proprio da Alfonsetti, che fu trovato quasi nudo accanto alla vittima. Nella Bmw della ragazza<br />
furono trovati bigliettini in cui la giovane chiedeva . Il presunto omicida<br />
racconta agli investigatori che Eleonora ha impugnato una pistola e si è tolta la vita, schiacciata dal<br />
rimorso e dal senso <strong>di</strong> colpa. L‟uomo racconta che nel novembre 2001 lui ed Eleonora avevano<br />
raggiunto Garmisch per incontrare Elizabeth, con la quale aveva una relazione <strong>di</strong> cui la ragazza era<br />
al corrente. C‟era da <strong>di</strong>videre l‟ere<strong>di</strong>tà lasciata dal nonno. Le due donne litigano e la figlia, secondo<br />
la versione <strong>di</strong> Alfonsetti, causa la morte della madre.<br />
Le indagini accertarono che Eleonora si era uccisa con un colpo <strong>di</strong> pistola alla testa: ad avvalorare<br />
questa ipotesi anche i segni <strong>di</strong> polvere da sparo che furono trovati su un braccio della ragazza.<br />
L‟inchiesta fu quin<strong>di</strong> archiviata per suici<strong>di</strong>o.<br />
La Procura <strong>di</strong> Bari ha deciso <strong>di</strong> riaprirla perché ha ricevuto (sia dagli investigatori tedeschi che dalle<br />
motivazioni della sentenza <strong>di</strong> condanna <strong>di</strong> Alfonsetti) una serie <strong>di</strong> nuovi elementi in base ai quali<br />
ipotizza che l‟uomo sia responsabile dei due delitti. Avrebbe, tra l‟altro, inscenato il suici<strong>di</strong>o per far<br />
ricadere sulla giovane la responsabilità dell‟omici<strong>di</strong>o della Lassman, per il quale è stato condannato,<br />
in prima istanza, all‟ergastolo.<br />
Il movente dei due presunti omici<strong>di</strong> sarebbe riconducibile a motivi <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà: l‟uomo aveva infatti<br />
ottenuto la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> denaro in possesso delle donne che a loro volta l‟avevano ricevuto dal<br />
papà della cinquantenne morto poco tempo prima in Spagna.<br />
*L‟omici<strong>di</strong>o Peschetola - Il 2 giugno si è conclusa l‟inchiesta sull‟omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Giovanni<br />
Peschetola, <strong>di</strong> 31anni, pregiu<strong>di</strong>cato del quartiere Libertà, assassinato la sera del 21 luglio del 2008 a<br />
colpi <strong>di</strong> pistola in un basso civico 20 <strong>di</strong> via Totaro, nella città vecchia. La Procura della Dda <strong>di</strong> Bari<br />
ha notificato a Giuseppe Cassano <strong>di</strong> 68 anni, reo confesso, e al suo avvocato, l‟avviso della<br />
conclusione delle indagini preliminari. Da quello che si è saputo l‟unico indagato per l‟omici<strong>di</strong>o<br />
resta Cassano, ex contrabban<strong>di</strong>ere, che si costituì il giorno dopo l‟omici<strong>di</strong>o prendendo sulle sue<br />
spalle per intero la colpa <strong>di</strong> quella morte.<br />
L‟uomo raccontò agli investigatori della squadra mobile <strong>di</strong> aver agito per legittima <strong>di</strong>fesa, dopo<br />
essere stato aggre<strong>di</strong>to nella propria abitazione da Peschetola e da un altro giovane che riuscì a<br />
fuggire sebbene ferito. Sempre secondo la versione fornita da Cassano i due giovani erano<br />
spalleggiati da altre sei persone che se la <strong>di</strong>edero a gambe appena lui tirò fuori le pistole.<br />
Il vecchio contrabban<strong>di</strong>ere coinvolto 16 anni orsono nel primo maxiprocesso alla criminalità<br />
organizzata <strong>di</strong> Bari vecchia, ma con un ruolo marginale, non ha mai ritrattato la sua confessione,