diario di bordo - Comune di Capurso
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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />
il registratore <strong>di</strong> cassa, per l‟agitazione. I due malviventi compresero che era andata buca, prima <strong>di</strong><br />
uscire dal locale, esplosero un colpo <strong>di</strong> pistola verso il soffitto, poi si <strong>di</strong>leguarono, apparentemente a<br />
pie<strong>di</strong>, nelle strade a<strong>di</strong>acenti. Analoga rapina in un‟altra farmacia a Triggiano, lontana pochi<br />
chilometri da Bari. Due giovani, sempre con il volto coperto e armati <strong>di</strong> pistola entrarono nel locale<br />
e si fecero consegnare l‟incasso. Il terzo assalto armato a Bari, al quartiere San Paolo. Secondo la<br />
ricostruzione degli investigatori: intorno alle 20,10 due in<strong>di</strong>vidui a viso coperto, con addosso<br />
giubbotti scuri e armati <strong>di</strong> pistola fecero irruzione nel negozio <strong>di</strong> detersivi .<br />
Minacciando la cassiera, pretesero e ottennero <strong>di</strong> farsi consegnare il registratore <strong>di</strong> cassa contenente<br />
circa 2500 euro. Poi la fuga, anche qui apparentemente a pie<strong>di</strong>.<br />
I furti. Durante la pausa pranzo entrarono nel call center , in via Amendola, al<br />
quartiere San Pasquale. Approfittando dell‟assenza delle addette, portarono via i portafogli da due<br />
borsette. Bottino: 50 e 70 euro. Ancora, l‟ennesimo appartamento visitato: in viale Luigi Einau<strong>di</strong>, al<br />
quarto piano I fuorilegge sarebbero entrati con chiavi false. Bottino: una pelliccia <strong>di</strong> visone, oggetti<br />
d‟oro, un cellulare e un orologio, dell‟ammontare <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro. Accadde alle<br />
19,55.<br />
A Gioia del Colle, sempre il 24 febbraio, un signore incappucciato e armato <strong>di</strong> coltello a<br />
serramanico si era introdotto in un supermercato della ex strada statale 100, aveva minacciato la<br />
cassiera facendosi consegnare l‟incasso pari ad alcune centinaia <strong>di</strong> euro. Ma fu imme<strong>di</strong>atamente<br />
intercettato, grazie anche alla segnalazione <strong>di</strong> alcuni vigilanti privati. Gli in<strong>di</strong>zi dettagliati forniti<br />
telefonicamente al 112 consentirono agli investigatori <strong>di</strong> risalire all‟identità del malfattore: si<br />
trattava <strong>di</strong> Pietro Filippo Pavoncelli, 48enne del luogo, già noto alle forze dell‟or<strong>di</strong>ne che<br />
l‟arrestarono accusandolo <strong>di</strong> rapina aggravata.<br />
Due colpi furono messi a segno in due aziende agricole in contrada Finocchio, a Mola <strong>di</strong> Bari,<br />
il 24 febbraio. I proprietari denunciarono il furto <strong>di</strong> macchinari e arnesi per i lavori in campagna.<br />
*25 febbraio – Mattinata <strong>di</strong> terrore a Bari al quartiere Japigia. Alle 7,50 del 25 febbraio due uomini<br />
entrarono nell‟ampio portone <strong>di</strong> una palazzina a volto scoperto. Nella guar<strong>di</strong>ola c‟era la compagna<br />
del portiere, il quale era impegnato nelle pulizie quoti<strong>di</strong>ane. Alla donna i due fuorilegge si<br />
qualificarono come elettricisti. I due puntarono al quarto piano. Lontani da occhi in<strong>di</strong>screti,<br />
indossarono i passamontagna. Bussarono alla porta e per uscire dalla visuale dello spioncino si<br />
appiattirono contro il muro. La padrona <strong>di</strong> casa aprì con cautela e una mano le afferrò la gola,<br />
sbattendola per terra. I rumori attiravano il marito. L‟uomo sessantenne tentava <strong>di</strong> spingere i ban<strong>di</strong>ti<br />
fuori dalla porta. Un <strong>di</strong> loro gli ha infilato con violenza un <strong>di</strong>to in un occhio. Il malcapitato cadde<br />
anche lui sul pavimento. In quel momento arrivò la figlia. Uno dei rapinatori estrasse qualcosa che<br />
sembrava una pistola e colpì la giovane con il calcio alla testa. Lei gridò <strong>di</strong>sperata, i ban<strong>di</strong>ti<br />
capirono la pericolosità della loro azione e scapparono.<br />
Erano circa le 2,30 del 25 febbraio quando i ladri, precisamente quattro persone, a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong><br />
una Fiat Punto e <strong>di</strong> una Alfa 156, si fermarono a Conversano nell‟area gestita da una donna <strong>di</strong><br />
Castellana. Un uomo rimase in macchina, gli altri componenti della banda scesero, scassinarono la<br />
porta in plastica dei bagni esterni, per raggiungere il bar e il deposito. Con una mazza sfondarono<br />
un muro, entrarono nei locali e cominciarono a far manbassa <strong>di</strong> merci e, soprattutto, <strong>di</strong> biglietti<br />
. Tentarono anche <strong>di</strong> portare via il denaro dalla cassa, che trovarono vuota. Tutta<br />
l‟operazione, secondo gli investigatori, sarebbe stata messa a segno in tempi brevissimi, essendo,<br />
presumibilmente, la banda già a conoscenza dei luoghi. Ai malfattori però era sfuggito un<br />
particolare: il sistema <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>o-allarme, che intanto aveva allertato i vigilantes del locale Consorzio<br />
ed i carabinieri della locale Stazione. In pochissimi istanti intervennero sul posto. Accortisi<br />
dell‟arrivo delle forze dell‟or<strong>di</strong>ne, i ban<strong>di</strong>ti tentarono la fuga. In due a <strong>bordo</strong> della 156 riuscirono a<br />
fuggire prima che arrivassero i militari dell‟Arma, facendo perdere le proprie tracce e portandosi<br />
<strong>di</strong>etro un bel numero <strong>di</strong> biglietti della lotteria istantanea. Mentre gli altri due, che operavano<br />
all‟interno della stazione <strong>di</strong> servizio, si consegnarono ai carabinieri, non prima però <strong>di</strong> aver tentato<br />
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