diario di bordo - Comune di Capurso
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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />
Roma, che, nelle ore serali, è un luogo <strong>di</strong> ritrovo non solo <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni ma purtroppo anche <strong>di</strong><br />
balor<strong>di</strong>. I teppisti, dunque, avevano demolito i se<strong>di</strong>li e le spalliere delle due panchine, creando<br />
<strong>di</strong>sagi ai genitori che, accompagnando i propri bambini a <strong>di</strong>vertirsi sugli scivoli e le altalene<br />
dell‟area-giochi, amavano sedersi <strong>di</strong> fronte a loro. Sempre ignoti, inoltre, avevano nuovamente<br />
danneggiato le biciclette del servizio comunale del piazzate a pochi metri <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>stanza della locale Tenenza dei Carabinieri. Ai mezzi a due ruote, che dovrebbero essere utilizzati<br />
dai citta<strong>di</strong>ni appassionati delle biciclette per muoversi attraverso le piste ciclabili, furono rese<br />
praticamente inservibili. Il <strong>Comune</strong> rime<strong>di</strong>a a farle sistemare ogni volta che sono danneggiate ma<br />
poco tempo dopo ritornano ad essere inutilizzabili. I vandali, infatti, sfilano i cavi dei freni. I sellini<br />
vengono deformati, così come i parafanghi ed i fari anteriori e posteriori vengono completament6e<br />
spaccati. Le biciclette dovrebbero essere sostituite. Ma forse, come sostengono alcuni residenti del<br />
popoloso rione della 167, sarebbe il caso <strong>di</strong> toglierle completamente, considerato che la presenza<br />
della vicina caserma dei carabinieri non rappresenta un deterrente per quei teppisti che si <strong>di</strong>vertono<br />
non solo <strong>di</strong>struggendo le biciclette ma anche le panchine <strong>di</strong> corso Dante e della villa comunale, i<br />
cassonetti della spazzatura, della raccolta <strong>di</strong>fferenziata dei rifiuti e degli indumenti usati. In questa<br />
citta<strong>di</strong>na, evidentemente, non è presente la cultura del rispetto del patrimonio pubblico.<br />
*il costo degli atti vandalici per la collettività – Il 4 giugno gli esperti delle Ferrovie Sud Est, con<br />
la collaborazione dell‟Istituto Informa <strong>di</strong> Roma e con l‟Ufficio scolastico regionale, presentarono<br />
agli studenti <strong>di</strong> Bari le cifre dei danni che i gesti vandalici producono, in termini <strong>di</strong> costi per la<br />
collettività. L‟atto vandalico, intanto, accorcia <strong>di</strong> 2 o 3 anni la vita <strong>di</strong> un autobus, rispetto ai 15<br />
previsti, e provoca un invecchiamento precoce dei treni. Ogni bus costa 350mila euro, dei quali<br />
227mila 500 sono a carico della collettività. I nuovi treni Fse costano 10 volte un bus. Più in<br />
dettaglio, un se<strong>di</strong>le nuovo per il bus costa 350 euro, la cancellazione <strong>di</strong> una scritta su un se<strong>di</strong>le 70<br />
euro, una ten<strong>di</strong>na parasole nuova 20 euro, una obliteratrice 1500 euro. Quanto alla carrozzeria<br />
esterna del mezzo, la rimozione dei graffiti costa 250 euro per ciascuna fiancata, la verniciatura<br />
totale 2500 euro. Per i treni: cancellare una scritta, su una parete interna comporta la spesa <strong>di</strong> 150<br />
euro. L‟esterno: rimuovere un graffito, 500 euro, la verniciatura 2500 euro per vagone. Tutte<br />
somme che sono per la gran parte a carico dei citta<strong>di</strong>ni. Ancora. Se uno dei 260 autobus delle Fse è<br />
soggetto ad atti <strong>di</strong> vandalismo, il costo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> riparazione è <strong>di</strong> 3800 euro, dei quali 2865 a carico<br />
della collettività. Se uno degli 80 treni che viaggiano ogni giorno è preso <strong>di</strong> mira dai vandali, il<br />
costo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> riparazione è <strong>di</strong> 6880 euro, dei quali 4480 a carico della collettività. Cifre che<br />
dovrebbero far riflettere anche i giovani fruitori dei servizi pubblici.<br />
*l‟assalto ai treni – Nella serata del 12 giugno si compì l‟ennesimo atto vandalico ai danni dei treni<br />
regionali Gioia del Colle-Bari e Bari-Foggia. I due convogli furono presi <strong>di</strong> mira da alcuni teppisti,<br />
come al solito rimasti ignoti, che fecero irruzione all‟interno delle vetture strappando i braccioli e<br />
asportando i cuscini <strong>di</strong> alcuni se<strong>di</strong>li. Di circa 4mila euro il danno causato oltre al <strong>di</strong>sagio per i<br />
passeggeri.<br />
*terra <strong>di</strong> nessuno – La notte tra il 21 e il 22 giugno, un altro atto vandalico a rione Para<strong>di</strong>so, a<br />
Molfetta. Qualcuno, più <strong>di</strong> uno sicuramente, per <strong>di</strong>vertirsi ribaltò un‟auto in sosta, una Fiat 126.<br />
L‟auto fu scelta a caso. Forse era quella più leggera, tra quelle parcheggiate lungo via Fiore. La<br />
proprietaria, scesa la mattina da casa per prendere l‟auto, la trovò sottosopra, tutta la benzina<br />
sull‟asfalto, la carrozzeria completamente raschiata. Sul posto arrivarono i vigili urbani che nulla<br />
potettero fare se non dare una mano per rimettere in sesto la 126. I residenti del rione si ribellarono<br />
lamentando che quel luogo ogni sera fosse la terra <strong>di</strong> nessuno. Arrivano in gruppo e fanno i como<strong>di</strong><br />
loro. Se provi a richiamarli, o solo a parlargli, è peggio. Sono passanti, clienti e gestori <strong>di</strong> esercizi<br />
commerciali e delle attività situate a qualche decina <strong>di</strong> metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dall‟auto oggetto dell‟atto<br />
teppistico, che protestano. Qui, accade <strong>di</strong> tutto, ma proprio <strong>di</strong> tutto anche i muri hanno imbrattato.<br />
La confusione comincia dopo le <strong>di</strong>eci <strong>di</strong> sera, quando i vigili hanno finito <strong>di</strong> lavorare, se poi<br />
casualmente passano, i giovani si allontanano per cinque minuti e poi tornano. La notte quando va<br />
bene questi ragazzacci gridano e fanno lite tra <strong>di</strong> loro, perché si ubriacano pure. Poi certe volte si<br />
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