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diario di bordo - Comune di Capurso

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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />

necessario per accedere al fondo antiracket ed antiusura. Ricordavano con orrore, sempre nella<br />

lettera pubblica, i momenti vissuti, dove paura e <strong>di</strong>sperazione bloccavano la loro luci<strong>di</strong>tà impedendo<br />

<strong>di</strong> compiere l‟azione giusta. Solo il coraggio del presidente è riuscito a far sì che le denunce alfine<br />

fossero compiute. Ecco perché chiedevano una maggiore protezione per chi, a rischio della sua vita,<br />

si era posto tra loro e la mala. Chiudevano la missiva con la speranza che le istituzioni si<br />

mostrassero sensibili alla loro richiesta, promettendo <strong>di</strong> essere pronti a scendere in piazza per far<br />

sentire la loro voce.<br />

*all‟inseguimento dello scooter – Nei primi mesi del 2009 Damiano Depalo, 54 anni, personaggio<br />

noto alle forze dell‟or<strong>di</strong>ne per reati <strong>di</strong> contrabbando risalenti nel tempo, aveva prestato sol<strong>di</strong> a un<br />

impren<strong>di</strong>tore e<strong>di</strong>le in <strong>di</strong>fficoltà economiche. Dalla somma iniziale <strong>di</strong> cinquemila euro sulla quale<br />

aveva applicato interessi mensili del 20 per cento, avrebbe preteso, secondo la tesi accusatoria, la<br />

restituzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ecimila euro. Il 7 maggio, dopo mesi <strong>di</strong> minacce ai familiari e anche agli anziani<br />

genitori dell‟impren<strong>di</strong>tore, Depalo incontrò la vittima in sella ad una , nelle strade <strong>di</strong><br />

Giovinazzo. Nacque così un rocambolesco inseguimento sulla vecchia statale in <strong>di</strong>rezione Santo<br />

Spirito. L‟impren<strong>di</strong>tore era in compagnia <strong>di</strong> un amico poliziotto. La presenza dell‟agente in sella<br />

allo scooter non intimorì per nulla Depalo, il quale alla guida <strong>di</strong> una , non esitò a<br />

tagliare la strada alla moto obbligando i due a fermarsi, e a passare alle minacce. Tentò ad<strong>di</strong>rittura<br />

con la forza <strong>di</strong> trascinare l‟impren<strong>di</strong>tore nell‟abitacolo della sua auto, strattonandolo, per ottenere la<br />

restituzione del denaro. A questo punto intervennero il poliziotto in borghese e i rinforzi, cioè<br />

pattuglie della Mobile che nel frattempo erano arrivate sul luogo, che provvidero ad arrestare<br />

l‟usuraio energumeno. L‟arrestato era coinvolto in un‟indagine su un giro <strong>di</strong> usura, avviata dalla<br />

Procura del Tribunale <strong>di</strong> Trani, riguardante presunti episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> strozzinaggio che si sarebbero<br />

verificati in Comuni del Nord Barese. Gli investigatori ipotizzarono che Depalo avrebbe messo a<br />

giro, con interessi usurai, somme <strong>di</strong> denaro che avrebbe accumulato con l‟attività <strong>di</strong> contrabbando.<br />

*un meccanismo reso scientifico – Il 30 maggio la Squadra mobile, intorno alle 10,30, in una<br />

stazione <strong>di</strong> servizio che si trova in territorio <strong>di</strong> Giovinazzo, sulla statale 16bis, arrestò un uomo <strong>di</strong><br />

60 anni, Nicola Giordano, <strong>di</strong> Noicattaro, ufficialmente agricoltore, con l‟accusa <strong>di</strong> usura ai danni <strong>di</strong><br />

un impren<strong>di</strong>tore calzaturiero. L‟arresto fu eseguito mentre Giordano riceveva dalla vittima la<br />

somma <strong>di</strong> 700 euro in contanti, in cambio della restituzione <strong>di</strong> un assegno <strong>di</strong> 3.500 euro che in<br />

precedenza l‟impren<strong>di</strong>tore aveva ceduto a garanzia del pagamento. I poliziotti separarono<br />

letteralmente vittima e strozzino, in modo da evitare rischi per chiunque. Sequestrarono le<br />

banconote da 100 e 50 euro e il titolo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to . Secondo quanto spiegarono gli<br />

investigatori, gli agenti stavano seguendo da tempo l‟evolversi dei rapporti fra Giordano e<br />

l‟impren<strong>di</strong>tore. L‟inchiesta nacque dalla denuncia del titolare dell‟azienda, presentata nell‟autunno<br />

del 2008. La vittima avrebbe ottenuto da Giordano e da altri due presunti complici, un paio <strong>di</strong> anni<br />

ad<strong>di</strong>etro, la somma complessiva <strong>di</strong> 40mila euro. A tassi inizialmente pari al 5 per cento mensile, poi<br />

però lievitati. Al punto che l‟impren<strong>di</strong>tore quarantenne avrebbe restituito fino ad allora in totale ben<br />

500mila euro, senza però riuscire ad estinguere il debito.<br />

Fra gli usurai vige un meccanismo perverso, reso scientifico da una tecnica <strong>di</strong>ffusa. In concreto,<br />

l‟usuraio fissa le scadenze perio<strong>di</strong>che dei pagamenti degli interessi e, <strong>di</strong> volta in volta, per evitare<br />

rischi, si fa consegnare in anticipo dalla vittima un assegno a garanzia. In tal modo,se alla scadenza<br />

prestabilita non ottiene il pagamento, si reca in banca ad incassare il titolo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to sicuramente<br />

privo <strong>di</strong> copertura. L‟usuraio-cre<strong>di</strong>tore provoca, o il protesto del debitore e la conseguente chiusura<br />

dell‟attività aziendale finendo nel libro nero delle banche oppure la cessione dell‟azienda in suo<br />

favore. Può avvenire che la persona indebitata faccia <strong>di</strong> tutto per reperire altrove i sol<strong>di</strong>,<br />

rivolgendosi ad altri usurai. Sarebbe stato questo il metodo applicato dal Giordano, secondo la<br />

Mobile.<br />

*lo strozzino <strong>di</strong> Corato – Il 45enne Antonio Livrieri, lo strozzino <strong>di</strong> Corato, noto come <br />

o , succhiava denaro. E per farlo si era organizzato in modo professionale, andando in giro<br />

in giacca e cravatta e ricevendo i suoi clienti in un vero e proprio stu<strong>di</strong>o, in pieno centro citta<strong>di</strong>no,<br />

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