diario di bordo - Comune di Capurso
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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />
SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />
Strapparono la borsa. Riuscirono a far perdere le proprie tracce tra le vie del centro, dopo essersi<br />
assicurato un bottino <strong>di</strong> 100 euro.<br />
*!7 giugno – A conclusione <strong>di</strong> indagini condotte dai carabinieri della Stazione <strong>di</strong> Carrassi e dalla<br />
Compagnia Bari Centro, fu arrestato Alessandro Perney, 23 anni, del quartiere Japigia, vecchia<br />
conoscenza <strong>di</strong> caserme e commissariati. Secondo l‟accusa Perney insieme ad un complice si sarebbe<br />
reso responsabile, il 12 novembre del 2008, dello scippo <strong>di</strong> una borsa dall‟automobile <strong>di</strong> una<br />
signora. In quella data, infatti, due giovani a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> un ciclomotore Piaggio Liberty simularono<br />
un incidente con un‟auto guidata da una donna. Mentre uno dei malviventi <strong>di</strong>scuteva con<br />
l‟automobilista, l‟altro si impossessò della borsa che era all‟interno della vettura. I due scippatori<br />
furono inseguiti dai carabinieri che dopo averli intercettati nei pressi <strong>di</strong> via dei Mille, al termine <strong>di</strong><br />
un lungo inseguimento per le strade del quartiere San Pasqualer, li persero <strong>di</strong> vista, riuscendo però a<br />
recuperare la borsa. Sei mesi più tar<strong>di</strong>, almeno per uno dei due (l‟uomo che i carabinieri<br />
sostenevano <strong>di</strong> aver riconosciuto nel corso dell‟inseguimento), arrivò la resa dei conti. Non solo. Gli<br />
investigatori del Nucleo operativo della Compagnia Bari Centro ritennero che il giovane avesse<br />
compiuto prima e dopo il novembre 2008 altri scippi utilizzando lo stesso .<br />
*21 giugno – Due coniugi inglesi mentre passeggiavano in corso De Tullio, furono scippati e<br />
strattonati a terra da due borseggiatori in sella ad una moto <strong>di</strong> piccola cilindrata. La coppia era<br />
sbarcata a Bari da qualche ora e si stava godendo la città. Dopo una visita al Castello Svevo e<br />
qualche foto ricordo, avevano deciso <strong>di</strong> avviarsi verso l‟ingresso del porto. Furono colti <strong>di</strong> sorpresa<br />
e alle spalle da una moto guidata da due ragazzi. Uno dei due strappò dalle mani dell‟uomo un<br />
borsello. Il 69enne inglese provò a resistere ma non ce la fece. Si dovette arrendere, dopo essere<br />
rotolato a terra a causa dello strattone ricevuto. Nella borsa, oltre agli oggetti personali e qualche<br />
documento, erano custo<strong>di</strong>ti mille euro e 500 sterline. Intervenne una pattuglia della guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
finanza che accompagnò i turisti in Questura per sporgere denuncia. Il 69enne, dopo aver presentato<br />
denuncia, con la moglie, tornò al porto per imbarcarsi.<br />
CAPITOLO VII - ESTORSIONI<br />
*l‟altra faccia del Natale – Il 2 gennaio furono convocati dal pubblico ministero antimafia due<br />
commercianti per dar conto dei doni natalizi consegnati, loro malgrado, ad esponenti della malavita<br />
organizzata. Incalzati dalle domande hanno resistito a lungo, successivamente hanno reso<br />
ammissioni, seppur parziali. Quest‟ultimo particolare riferito non nasconde alcuna intenzione <strong>di</strong><br />
ironizzare sul loro comportamento, vuole invece mettere in risalto come commercianti e<br />
impren<strong>di</strong>tori vivono fino in fondo e spesso da soli, il clima dell‟intimidazione. Il pizzo <strong>di</strong>venta più<br />
consistente quando lo si deve collocare sotto l‟albero <strong>di</strong> Natale. E‟ l‟altra faccia della Festa della<br />
Natività per le vittime del racket, angosciate, impaurite, rassegnate alla sopraffazione, condannate<br />
alla solitu<strong>di</strong>ne, alla fine costrette con il silenzio alla complicità. Non è un caso che le denunce<br />
scarseggino. Nonostante ciò i fascicoli <strong>di</strong> indagine aperti sono molti, il più delle volte sulla base<br />
delle collaborazioni ufficiose, segnalazioni delle associazioni antiracket, informazioni raccolte in<br />
maniera informale.<br />
A confermare l‟incetta <strong>di</strong> Natale è venuta in soccorso una inchiesta della Squadra Mobile della<br />
Questura <strong>di</strong> Bari che intercettò una lettera del boss Antonio Capriati, inviata ad uno dei suoi<br />
luogotenenti sul quartiere da lui controllato. Il boss sollecitava un giro <strong>di</strong> vite nelle richieste a<br />
commercianti e impren<strong>di</strong>tori proprio in quel periodo, stabilendo un‟oscillazione da un minimo <strong>di</strong><br />
500 euro mensili fino ad un massimo <strong>di</strong> 2000.