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diario di bordo - Comune di Capurso

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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />

SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />

*a 180 chilometri all‟ora – Era iniziata pochi minuti prima dell‟una dell‟8 maggio con la voglia <strong>di</strong><br />

Pietro Privati, 18 anni e alle spalle <strong>di</strong>verse denunce, <strong>di</strong> farsi un giro sulla nuova e fiammante auto su<br />

cui viaggiava un suo coetaneo. Per questo aveva bloccato l‟accesso <strong>di</strong> una via del centro <strong>di</strong> Corato<br />

al ragazzo che guidava la Mini, lo aveva minacciato con un coltello perché gli lasciasse l‟auto. Al<br />

rifiuto del proprietario e dei due amici., che erano con lui, <strong>di</strong> scendere dalla macchina, Privati lo<br />

aveva colpito con una gomitata al volto, si era messo al volante e si era scagliato a folle velocità<br />

sulla provinciale 231. La corsa del ragazzo e dei tre passeggeri forzati finì con un tentativo <strong>di</strong><br />

sorpasso andato male: Privati nel corso della manovra urtò lo spartitraffico a 180 all‟ora facendo<br />

ribaltare l‟auto. Lui rimase quasi illeso e scappò minacciando i testimoni <strong>di</strong> non fare il suo nome, i<br />

tre che erano a <strong>bordo</strong> finirono in ospedale con contusioni polmonari, fratture scomposte, trauma<br />

cranico e ferite alle gambe e alle braccia. La mattina del 9 maggio gli agenti del Commissariato <strong>di</strong><br />

Corato gli notificarono nel suo appartamento <strong>di</strong> La Spezia l‟or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a cautelare in<br />

carcere.<br />

Non era la prima volta che la polizia aveva a che fare con Pietro Privati: già in passato sulla<br />

scrivania della Questura erano arrivate denunce a suo carico per rapina, lesioni personali e violenza<br />

privata. Ancora minorenne aveva spaccato la faccia a sua madre. Da qualche mese si era trasferito<br />

in Liguria, dove faceva il muratore, ma ogni volta che tornava a casa lasciava un segno della sua<br />

particolare inclinazione al delitto. Con un suo sodale nel bullismo malavitoso fu accusato <strong>di</strong> aver<br />

picchiato selvaggiamente e senza alcuna ragione il cliente <strong>di</strong> un pub in cui era entrato e <strong>di</strong> aver<br />

schiaffeggiato fino a farlo svenire un uomo intervenuto in un‟altra rissa in cui era coinvolto.<br />

*ai bagni pubblici – In piazza Umberto, a Bari, nei pressi dei bagni pubblici, era stato segnalato<br />

uno strano an<strong>di</strong>rivieni <strong>di</strong> persone. Gli agenti, tenendosi a debita <strong>di</strong>stanza, constatarono<br />

l‟avvicendarsi nei bagni <strong>di</strong> alcuni tossico<strong>di</strong>pendenti che – dopo aver preso contatti con un ragazzo<br />

che stazionava sulla soglia della porta d‟ingresso – entravano nel bagno mentre quest‟ultimo si<br />

guardava attorno con fare guar<strong>di</strong>ngo. Insospettiti, i due operatori <strong>di</strong> polizia intervennero accertando<br />

che all‟interno del bagno vi era un altro giovane che, alla vista degli agenti, lanciò in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un<br />

finestrino un involucro <strong>di</strong> cellophane trasparente contenente due dosi <strong>di</strong> cocaina e 6 <strong>di</strong> eroina. Due<br />

minori, rispettivamente <strong>di</strong> 16 e 17 anni (quest‟ultimo con precedenti penali), furono arrestati dagli<br />

agenti della sezione Volanti <strong>di</strong> Bari con l‟accusa <strong>di</strong> detenzione a fini <strong>di</strong> spaccio <strong>di</strong> sostanze<br />

stupefacenti e porto abusivo <strong>di</strong> coltello. Uno dei minorenni, infatti, fu trovato in possesso <strong>di</strong> un<br />

coltello <strong>di</strong> genere proibito oltre che <strong>di</strong> 640 euro in banconote <strong>di</strong> vario taglio. L‟ingente somma in<br />

contanti rinvenuta era chiara <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> come fosse intensa l‟attività <strong>di</strong> spaccio.<br />

*non erano abbronzate – Il 18 maggio un atto <strong>di</strong> bullismo accadde davanti alla succursale del<br />

liceo classico Socrate, in via Papa Giovanni XIII, a Bari. Le vittime furono due ragazze <strong>di</strong> 14 anni<br />

che stavano aspettando i genitori per essere riaccompagnate a casa. Altre due ragazze,<br />

probabilmente maggiorenni, si avvicinarono alle due minorenni e iniziarono – secondo la<br />

ricostruzione dei carabinieri – ad insultarle perché non erano ancora abbronzate. Una <strong>di</strong>scussione<br />

banale che si concluse con una lite violenta: calci, pugni, schiaffi. Poi le due bulle strapparono il<br />

bracciale ad una delle due quattor<strong>di</strong>cenni e tentarono <strong>di</strong> rubare anche il cellulare <strong>di</strong> una <strong>di</strong> loro.<br />

Prima <strong>di</strong> allontanarsi le minacciarono <strong>di</strong>cendo che nei giorni successivi sarebbero ritornate. Sul<br />

posto, poco dopo, arrivò il fratello <strong>di</strong> una delle ragazzine e le accompagnò al pronto soccorso del<br />

Policlinico dove si fecero me<strong>di</strong>care le ferite. Per entrambe la prognosi fu <strong>di</strong> tre giorni.<br />

Risale a poco tempo prima un altro grave episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> bullismo accaduto in pieno centro a Bari dove<br />

un ragazzino <strong>di</strong> 15 anni fu preso in ostaggio da due coetanei che volevano ottenere un riscatto <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci euro. La coppia <strong>di</strong> ragazzini terribili fu, però, incastrata qualche giorno più tar<strong>di</strong> grazie alle<br />

riprese delle telecamere <strong>di</strong> una banca che immortalarono i movimenti del gruppo.<br />

*sotto mira con una pistola – Ha compiuto 15 anni ad agosto 2009, ma ha un curriculum criminale<br />

<strong>di</strong> tutto rispetto. La sua carriera fu interrotta il 3 giugno dagli agenti della Squadra Mobile della

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