diario di bordo - Comune di Capurso
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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />
interminabili <strong>di</strong> acquirenti ogni genere <strong>di</strong> sostanza stupefacente. Poi il blitz della polizia aveva<br />
interrotto l‟attività e la droga non era più in ven<strong>di</strong>ta.<br />
Secondo una ipotesi degli inquirenti, questa piazza finora libera poteva tornare appetibile per il clan<br />
Strisciuglio che aveva acquisito nuova linfa. Il ritorno a casa <strong>di</strong> un bel manipolo <strong>di</strong> manigol<strong>di</strong><br />
avrebbe potuto provocare conseguenze a catena, mo<strong>di</strong>ficando gli equilibri che si erano creati. E<br />
mentre fonti investigative evidenziavano come altre 70 persone, vicino al clan dominante su Bari e<br />
provincia, fossero stati messi in libertà negli ultimi mesi, c‟è anche chi racconta che poche ore dopo<br />
le scarcerazioni, i soldati degli Strisciuglio abbiano festeggiato. Molti <strong>di</strong> loro, si <strong>di</strong>ce, avrebbero<br />
brindato all‟interno <strong>di</strong> un bar del quartiere Libertà, forse approfittando della „lieta occasione‟ per<br />
pianificare progetti futuri.<br />
Intanto la Squadra mobile della Polizia ha effettuato un‟opera <strong>di</strong> controllo straor<strong>di</strong>nario sul<br />
territorio. L‟obiettivo degli agenti era quello <strong>di</strong> far sentire il fiato sul collo alla criminalità, con<br />
un‟attenzione particolare ai 15 esponenti del clan Striscriuglio (avrebbero dovuto essere 21 ma sette<br />
erano rimasti sotto custo<strong>di</strong>a per altre condanne), scarcerati per decorrenza dei termini <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a<br />
cautelare.<br />
Nel corso dell‟operazione, alla quale hanno partecipato oltre un centinaio <strong>di</strong> uomini e unità del<br />
reparto volo, sono state controllate oltre duecento persone e 150 veicoli.<br />
Si è passati alle perquisizioni. Gli agenti nella giornata del 22 aprile, hanno controllato bar e circoli<br />
ricreativi nella zona <strong>di</strong> Ceglie, Carbonara e Loseto. Nessuna novità neanche dalle perquisizioni<br />
personali e nelle abitazioni operate nei confronti dei 15 scarcerati, che sono stati controllati più<br />
volte nel corso della notte. Qualche scena <strong>di</strong> nervosismo inevitabile, secondo quanto riferito dalla<br />
squadra mobile. Del resto i pregiu<strong>di</strong>cati, soggetti a controlli particolari, subiscono anche tre, quattro<br />
perquisizioni quoti<strong>di</strong>ane, effettuate sia dalla polizia, sia dai carabinieri, specie nelle ore notturne.<br />
Stesso copione anche per quanto riguarda le perquisizioni operate il 23 aprile, nel pomeriggio,<br />
questa volta nel quartiere Libertà, con particolare attenzione ai circoli e ai luoghi abituali <strong>di</strong> ritrovo<br />
dei pregiu<strong>di</strong>cati. Tutto in or<strong>di</strong>ne, ad ogni modo.<br />
Nei giorni precedenti a quelli più sopra in<strong>di</strong>cati, la polizia ha fermato per un controllo quattro degli<br />
scarcerati a pranzo in un ristorante <strong>di</strong> Santo Spirito. Anche in quel caso i controlli non hanno portato<br />
a nulla: i quattro erano puliti e non avevano violato alcuno dei <strong>di</strong>vieti e degli obblighi cui sono<br />
sottoposti. Sospetta, comunque, l‟avvertita necessità <strong>di</strong> incontrarsi per <strong>di</strong>scutere con calma, c‟è da<br />
malignare, <strong>di</strong> una riorganizzazione delle fila della malavita.<br />
Infine, sono state depositate, questa volta in tempo utile, le motivazioni della sentenza sul processo<br />
„Eclissi‟. E‟ quanto riferito dal presidente della Corte d‟Appello <strong>di</strong> Bari e dal presidente della<br />
Sezione gip del Tribunale <strong>di</strong> Bari il 28 aprile, nel corso dell‟u<strong>di</strong>enza innanzi la prima commissione<br />
del Consiglio superiore della magistratura. In base alla ricostruzione, fatta dai due alti magistrati<br />
baresi, il ritardo accumulato sarebbe stato <strong>di</strong> quasi 10 mesi. Hanno, tra l‟altro, confermato, sempre<br />
durante l‟u<strong>di</strong>enza della commissione del Csm, che ad aprile 2008 il gup aveva chiesto <strong>di</strong> essere<br />
alleviato in parte del lavoro giu<strong>di</strong>ziario, proprio per poter provvedere al deposito delle motivazioni<br />
<strong>di</strong> quella sentenza così complessa. I consiglieri del Csm hanno invitato i due capi degli uffici<br />
giu<strong>di</strong>ziari, per l‟avvenire, a vigilare sui tempi del deposito delle sentenze.<br />
Il rischio <strong>di</strong> una nuova ondata <strong>di</strong> scarcerazioni, questa volta eccellenti, potrebbe essere stato<br />
scongiurato dalle notifiche del 29 aprile (<strong>di</strong> cui si sono occupati i carabinieri) della sentenza <strong>di</strong><br />
3.434 pagine nei confronti <strong>di</strong> 160 imputati.<br />
*La ragnatela <strong>di</strong> società inesistente – Dopo quasi 12 anni dai fatti sono stati assolti, perché il fatto<br />
non sussiste, dalla accusa <strong>di</strong> concorso in bancarotta fraudolenta tre presunti esponenti <strong>di</strong> spicco del<br />
clan Gallo <strong>di</strong> Bari: si tratta del 47enne pluripregiu<strong>di</strong>cato Leonardo Gallo, del 42enne nipote Vito<br />
Antonio Gallo e del 69enne Domenico Conese, accusati – nell‟ambito <strong>di</strong> una ampia indagine della<br />
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