diario di bordo - Comune di Capurso
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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />
SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />
precedenti non specifici, risalenti ad un passato non recente- I tre sono stati sorpresi mentre<br />
cercavano <strong>di</strong> acquistare, per circa 500mila euro, ben 10 chili <strong>di</strong> cocaina.<br />
*La delinquenza che <strong>di</strong>venta hol<strong>di</strong>ng – Vive <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta una parte della malavita barese, sfruttando<br />
un patrimonio accumulato illecitamente vendendo droga, ricattando commercianti e impren<strong>di</strong>tori,<br />
prestando denaro a tassi usurai. Un capitale complessivo <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> euro costituito da una massa<br />
<strong>di</strong> beni e attività finanziarie e produttive apparentemente legali che alcuni dei mammasantissima<br />
della mafia barese sono riusciti ad acquistare rimettendo in circolazione i proventi <strong>di</strong> attività<br />
criminose.<br />
La Dda stava indagando su una serie <strong>di</strong> presunte infiltrazioni malavitose nell‟e<strong>di</strong>lizia, nei servizi,<br />
nell‟industria, secondo una logica dell‟organizzazione delle attività produttive e degli investimenti<br />
bancari, <strong>di</strong>slocate in regioni o stati <strong>di</strong>versi. Il mercato globale avrebbe spinto i boss ad acquistare in<br />
luoghi <strong>di</strong>versi da quelli usuali, ragionando sul mercato delle offerte a livello provinciale, regionale,<br />
nazionale, persino internazionale. Una „delocalizzazione‟ in luoghi ritenuti più adatti e più sicuri<br />
rispetto al tra<strong>di</strong>zionale giro <strong>di</strong> interessi costantemente monitorato dalle autorità inquirenti.<br />
Il denaro sporco, secondo l‟ipotesi elaborata dalla Dda, sarebbe stato ripulito anche attraverso una<br />
serie <strong>di</strong> oculati investimenti in titoli e prodotti finanziari. Sotto la lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento degli<br />
inquirenti c‟era in particolare la malavita del quartiere Japigia, che oggi <strong>di</strong>sporrebbe <strong>di</strong> grossi<br />
patrimoni. E<strong>di</strong>lizia, industria, commercio erano i settori nei quali avrebbe operato questa specie <strong>di</strong><br />
livello manageriale della mafia che avrebbe acquistato anche prodotti finanziari. All‟attenzione dei<br />
magistrati e forze dell‟or<strong>di</strong>ne c‟erano solo beni in<strong>di</strong>viduali e societari, rilevabili nella regione, ma<br />
anche patrimoni creati con investimenti all‟estero, per esempio in Germania e Olanda.<br />
Con l‟applicazione della legge sul sequestro e la confisca dei beni della mafia, i malavitosi baresi<br />
hanno capito che per loro era già trascorso il tempo dell‟autogestione e degli investimenti<br />
immobiliari. Avevano <strong>di</strong>rottato la loro liqui<strong>di</strong>tà in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> beni che potevano eludere il rischio<br />
<strong>di</strong> una requisizione. Si sono affidati a esperti, capaci <strong>di</strong> consigliarli per il meglio, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care i canali<br />
più convenienti e garantire il buon esito delle operazioni finanziarie. Seguendo i canali finanziari,<br />
gli investigatori stavano in<strong>di</strong>viduando una serie <strong>di</strong> imprese controllate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente<br />
dalla malavita <strong>di</strong> Japigia. Operai, impiegati, <strong>di</strong>rigenti potevano figurare a busta paga <strong>di</strong> una<br />
criminalità che, per nascondersi, aveva ingaggiato una schiera <strong>di</strong> „colletti bianchi‟ che gestiscono<br />
attività impren<strong>di</strong>toriali nei settori dell‟e<strong>di</strong>lizia, dei trasporti, dell‟agricoltura, dei mercati ittici e<br />
delle carni, della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> merci alimentari, dello smaltimento dei rifiuti. E‟ la delinquenza<br />
che <strong>di</strong>ventata hol<strong>di</strong>ng.<br />
La nuova strategia della „delocalizzazione‟ degli investimenti ha come <strong>di</strong>retta conseguenza quella<br />
dell‟inabissamento che rende possibile lavorare nell‟ombra, stringere affari, muovere denaro<br />
secondo una programmazione geometrica che destina il fiume <strong>di</strong> denaro sporco al finanziamento <strong>di</strong><br />
attività pulite, vere, sane. La malavita, costantemente a caccia <strong>di</strong> settori nuovi nei quali investire, si<br />
interessa anche delle procedure <strong>di</strong> esecuzione immobiliare. Pare che anche le aste giu<strong>di</strong>ziarie<br />
fossero nel mirino del malaffare, come nuova occasione per il riciclaggio del denaro sporco.<br />
*I rituali – I Santini, le rose e il coltello <strong>di</strong>sposti sul tavolo, accanto alla pillola che simboleggia il<br />
cianuro, scoperti dai carabinieri, nei primissimi giorni <strong>di</strong> febbraio, nell‟abitazione <strong>di</strong> un pregiu<strong>di</strong>cato<br />
barese e le rilevazioni importanti dei pentiti hanno dato la conferma su ciò che era emerso nelle<br />
ultime indagini <strong>di</strong> mafia: in aumento, tra i clan del Barese, i rituali <strong>di</strong> affiliazione, introdotti in<br />
Puglia negli anni Ottanta e importanti per ingrossare le fila della malavita, dando nello stesso tempo<br />
coesione al gruppo malavitoso. Riproposta la liturgia del battesimo <strong>di</strong> mala, gli antichi giuramenti<br />
recitati.<br />
Una conferma che a Bari la malavita è <strong>di</strong> stampo mafioso.