28.05.2013 Views

diario di bordo - Comune di Capurso

diario di bordo - Comune di Capurso

diario di bordo - Comune di Capurso

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />

SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />

anche un quinto imputato: Michele Gallo, 62 anni, anche lui prosciolto ; era stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi.<br />

Stando alla prospettazione accusatoria, accolta in primo grado e cancellata dai giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> appello,<br />

Falco e D‟Ambrogio sarebbero stati insieme a una terza persona (Pierpaolo Perez, per il quale è<br />

ancora in corso un proce<strong>di</strong>mento separato) gli autori materiali della rapina, mentre Gallo avrebbe<br />

offerto la sua complicità nascondendo il bottino all‟interno della sua <strong>di</strong>tta (la Capurfrigo), in attesa<br />

della spartizione. L‟accusa ha sostenuto per lungo tempo che il ricavato <strong>di</strong> quell‟assalto sarebbe<br />

stato in parte impiegato dai due clan mafiosi (Strisciuglio e Parisi) per acquistare partite <strong>di</strong> cocaina<br />

dalla Spagna. Il bottino fu <strong>di</strong> circa un miliardo <strong>di</strong> vecchie lire, provento dell‟assalto al furgone<br />

portavalori dell‟istituto Ivri. La droga sarebbe stata poi introdotta in Puglia consentendo ai due clan<br />

<strong>di</strong> monopolizzare il mercato locale. Anche in base a questa circostanza,il gup aveva emesso le<br />

condanne <strong>di</strong> primo grado, annullate <strong>di</strong> fatto dai giu<strong>di</strong>ci della Corte d‟Appello. L‟assalto fu compiuto<br />

alle 23,10 <strong>di</strong> quel lontano 23 <strong>di</strong>cembre 1998, lungo la statale 100. Fu bloccato all‟altezza dello<br />

svincolo per Cellamare. I ban<strong>di</strong>ti posizionarono trasversalmente sulla statale un autocarro. Il<br />

blindato fu quin<strong>di</strong> costretto a fermarsi e tamponato da un altro mezzo pesante. Entrarono in azione i<br />

fuorilegge che, incappucciati e armati con fucili mitragliatori e pistole, scesero da alcuni veicoli e<br />

costrinsero le guar<strong>di</strong>e ad aprire il blindato. Sul furgone salì uno dei ban<strong>di</strong>ti che guidò il veicolo fino<br />

a una strada <strong>di</strong> campagna dove furono forzati i portelloni e fu portato via il denaro, mai più<br />

ritrovato.<br />

*14 giugno – All‟alba del 14 giugno un malvivente si introdusse nel recinto dell‟azienda e<strong>di</strong>le<br />

, che stava realizzando i lavori del metanodotto fra Bitetto e Sannicandro, si mise alla<br />

guida del camion con rimorchio. Il ladro mise in moto anche la pala e l‟escavatore e li caricò sul<br />

rimorchio. Quin<strong>di</strong> iniziò la sua fuga. Sulla tangenziale Sud fu intercettato da una pattuglia delle<br />

Volanti che lo ha arrestato. Protagonista della vicenda, Michele Romito, 31 anni <strong>di</strong> Bitetto. Il<br />

malvivente non oppose resistenza e confessò <strong>di</strong> essere l‟autore del furto.<br />

*15 giugno – Rapinarono 1.800 euro in banca, in pieno giorno, ma finirono quasi subito in manette.<br />

E‟ accaduto a Barletta, dove la polizia ha fermato nelle vicinanze della stazione ferroviaria tre<br />

persone: Giuseppe Seccia, <strong>di</strong> 43 anni, Giuseppe Campanile, <strong>di</strong> 27 e un 17enne. Ad entrare in banca<br />

per primo fu proprio il minorenne, a volto scoperto, per indossare subito una calzamaglia e<br />

costringere con un taglierino il vice<strong>di</strong>rettore ad aprire il bussolotto per far entrare Campanile.<br />

Avrebbero voluto impossessarsi del denaro nella cassaforte, ma le procedure complicate per<br />

l‟apertura li spinsero a impossessarsi del denaro che si trovava in una delle casse. Fuggirono, poi, a<br />

<strong>bordo</strong> <strong>di</strong> una Fiat Punto guidata dal complice, inseguiti da una pattuglia <strong>di</strong> vigili urbani che<br />

avvertirono il 113. Percorsero alcune centinaia <strong>di</strong> metri verso la stazione, utilizzando un tratto <strong>di</strong><br />

strada in senso contrario, fino a quando furono fermati dalla polizia.<br />

*17 giugno – Scarpe da donna, capi d‟abbigliamento sportivo, materiale elettrico e prodotti<br />

alimentari <strong>di</strong> vario genere. Quello scoperto dagli uomini del Commissariato <strong>di</strong> Barletta, in via<br />

Foggia, era l‟ennesimo deposito utilizzato dalla malavita per occultare refurtiva varia,<br />

probabilmente provento <strong>di</strong> rapine ai tir. Oltre a recuperare merce del valore <strong>di</strong> oltre 150mila euro, i<br />

poliziotti hanno denunciato per ricettazione il proprietario del box, resosi irreperibile. La refurtiva<br />

(oltre tremila articoli) sicuramente era pronta per essere rivenduta ai negozianti del luogo. Da<br />

ulteriori accertamenti, gli investigatori verificarono, per esempio, che le scarpe (della marca<br />

) erano state rubate a Misano Adriatico. L‟abbigliamento sportivo (della marca<br />

) così come il materiale elettrico, faceva parte del carico <strong>di</strong> un tir, svaligiato nel<br />

mese <strong>di</strong> maggio, in sosta sulla autostrada A/14 nei pressi <strong>di</strong> Pesaro. L‟ingente quantitativo fu<br />

sequestrato in attesa <strong>di</strong> essere restituito ai legittimi proprietari. Le indagini proseguirono per scovare<br />

altri depositi e per risalire anche all‟identità <strong>di</strong> eventuali altri componenti la banda, specialisti <strong>di</strong><br />

furti in depositi, aziende o ai danni <strong>di</strong> mezzi pesanti in transito sulla rete stradale e autostradale.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!