28.05.2013 Views

diario di bordo - Comune di Capurso

diario di bordo - Comune di Capurso

diario di bordo - Comune di Capurso

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />

SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />

Il 22 gennaio, a tarda sera, sempre in chiusura, tentarono <strong>di</strong> rapinare anche in un bar. Scapparono<br />

perché il titolare istintivamente minacciò <strong>di</strong> reagire con un arnese da banco, rischiando comunque la<br />

possibile reazione senza scrupoli dei due malavitosi.<br />

*26 gennaio – Riferiamo la brillante operazione dei carabinieri del Nas, condotta dal pm della Dda<br />

<strong>di</strong> Bari, Giuseppe Scelsi. E‟ stata sgominata banda <strong>di</strong> malviventi che, attraverso una serie <strong>di</strong> rapine<br />

ai tir, aveva dato vita ad un pericoloso mercato parallelo e illegale per la ven<strong>di</strong>ta e il commercio <strong>di</strong><br />

sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Le indagini iniziarono nel 2006, grazie alle segnalazioni<br />

delle aziende produttrici <strong>di</strong> fitosanitari. A cavallo tra l‟anno in questione e il 2007, le imprese<br />

denunciarono furti e continue rapine ai tir a<strong>di</strong>biti al trasporto <strong>di</strong> sostanze chimiche impiegate per la<br />

cura delle piante malate. Prodotti altamente pericolosi che avrebbero rappresentato un . I fitofarmaci rubati finivano nel mercato nero, <strong>di</strong>fficilmente controllabili. Il 26<br />

gennaio la banda dei tir fu sgominata da un‟operazione ribattezzata che portò<br />

all‟arresto <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci persone: i fratelli Giovanni e Mario Sante Montanaro, <strong>di</strong> 37 e 31 anni, Domenico<br />

Attolico, <strong>di</strong> 37 – l‟unico al quale l‟or<strong>di</strong>nanza fu notificata in carcere perché già detenuto per rapina<br />

– Carlo Dilena, 27, Daniele Grieco, 26, Oronzo Maggi, 34, Giuseppe Catanzaro, 37, Giacomo<br />

Bufano, 30, Cosimo Lerna, 44 e Donato De Marco, 41. I <strong>di</strong>eci presunti componenti della banda<br />

specializzata negli assalti ai tir furono accusati <strong>di</strong> aver . L‟unico<br />

indagato al quale non fu contestato il reato associativo fu De Marco. L‟or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> custo<strong>di</strong>a<br />

cautelare fu firmata dal gip del Tribunale <strong>di</strong> Bari; i provve<strong>di</strong>menti restrittivi furono eseguiti tra Bari,<br />

Casamassima, Villa Castelli e Francavilla Fontana. I carabinieri eseguirono anche una perquisizione<br />

a Cassano delle Murge per trovare un cellulare utilizzato dai presunti componenti<br />

dell‟organizzazione.<br />

L‟inchiesta, come abbiamo accennato, venne avviata alla fine del 2006. In <strong>di</strong>verse operazioni<br />

portate a termine in Puglia tra il 2006 e il 2008, i militari sequestrarono circa 26mila confezioni <strong>di</strong><br />

prodotti chimici utilizzati in agricoltura (valore commerciale <strong>di</strong> circa 300mila euro). La banda del<br />

tir, dopo aver eseguito i colpi, contattava alcuni esponenti della mafia brin<strong>di</strong>sina e quest‟ultimi<br />

provvedevano alla ven<strong>di</strong>ta della merce rubata, ricettandola tra i coltivatori, non tutti abilitati all‟uso<br />

<strong>di</strong> queste sostanze: Costoro preferivano il mercato clandestino anche per non <strong>di</strong>chiararne l‟impiego<br />

ed evitare così i controlli delle Asl. A questa organizzazione, banda i fratelli Montanaro <strong>di</strong><br />

Casamassima. Durante gli assalti, i rapinatori usavano anche le maniere forti, esplodendo colpi <strong>di</strong><br />

pistola contro le loro vittime. Nel 2007, un‟auto dei carabinieri venne speronata all‟altezza <strong>di</strong> Gioia<br />

del Colle durante un inseguimento. L‟impianto accusatorio sarebbe stato confermato anche dalle<br />

intercettazioni telefoniche e dai numerosi pe<strong>di</strong>namenti eseguiti dai carabinieri nel corso dei due anni<br />

d‟indagine.<br />

*26, 27 gennaio – Dall‟inizio <strong>di</strong> gennaio a Molfetta erano state messe a segno cinque rapine. Nel<br />

mirino dei delinquenti finirono una banca, due supermercati, un centro scommesse e una<br />

tabaccheria. La sera del 27 gennaio, in quattro, con il volto coperto e armati <strong>di</strong> pistola, fecero<br />

irruzione in un supermercato, situato lungo la provinciale per Terlizzi, e si fecero consegnare<br />

l‟incasso, alcune centinaia <strong>di</strong> euro. Durante la fuga uno dei rapinatori tentò <strong>di</strong> portare via la borsetta<br />

ad una delle clienti. Fuggirono a pie<strong>di</strong>. Fu facile immaginare che un po‟ più in là ci fosse un altro<br />

complice a <strong>bordo</strong> <strong>di</strong> un‟auto. Sta <strong>di</strong> fatto che all‟arrivo dei carabinieri, dei rapinatori non c‟era più<br />

alcuna traccia. Quattro rapinatori professionisti che non lasciarono in<strong>di</strong>zi. Poche ore prima nell‟arco<br />

della mattinata del 26 gennaio, i carabinieri arrestarono una persona e ne denunciarono altre due.<br />

Secondo gli investigatori, si stavano preparando a mettere a segno una rapina. Nella loro auto i<br />

militari, impegnati in un servizio anti rapina, trovarono passamontagna e taglierini.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!