diario di bordo - Comune di Capurso
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DIARIO DI BORDO – 1 SEMESTRE 2009- LA LEGALITA’ E LA<br />
SICUREZZA IN PROVINCIA DI BARI<br />
*in via San Luca – In pieno centro storico <strong>di</strong> Bitonto, in via San Luca, gli uomini della Polizia<br />
scoprirono una vera e propria della droga e delle armi. In un piccolo<br />
locale, a piano terra, assicurato da un grosso lucchetto, furono scoperti due giubbotti antiproiettile,<br />
un silenziatore, una pistola calibro 6,35 e più <strong>di</strong> 200 proiettili <strong>di</strong> 9 calibri <strong>di</strong>versi: un impressionante<br />
potenziale da fuoco, se si considera che per ogni tipologia <strong>di</strong> proiettile bisogna supporre l‟esistenza<br />
<strong>di</strong> una corrispondente arma. Altrettanto consistente il ritrovamento per ciò che concerne le sostanze<br />
stupefacenti (riman<strong>di</strong>amo al capitolo droga ndr). Il grande quantitativo <strong>di</strong> armi, la merce già <strong>di</strong>visa<br />
in dosi e la contemporanea assenza <strong>di</strong> denaro lasciava supporre che il nascon<strong>di</strong>glio ritrovato fosse<br />
utilizzato come centrale, presso cui gli affiliati e gli spacciatori potevano rifornirsi in tranquillità.<br />
Non era un caso, dunque, che il custode del nascon<strong>di</strong>glio, poi finito in carcere: Michele Alesio,<br />
26enne bitontino, bracciante agricolo incensurato. Una persona al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> ogni sospetto che –<br />
secondo le ipotesi investigative – deteneva, conto terzi, il non piccolo arsenale e un quantitativo<br />
ingente <strong>di</strong> droga. D‟altra parte il nascon<strong>di</strong>glio scoperto è <strong>di</strong> pertinenza <strong>di</strong> casa sua.<br />
All‟arresto si era giunti dopo un‟intensa attività investigativa con i fari puntati sulla città vecchia.<br />
L‟operazione, che portò alla scoperta del nascon<strong>di</strong>glio, partì nella notte <strong>di</strong> domenica 24 maggio, per<br />
concludersi, con l‟arresto, nella tarda mattinata <strong>di</strong> lunedì 25 maggio. Più <strong>di</strong> venti gli agenti<br />
coinvolti.<br />
*una ex <strong>di</strong>scoteca – Una <strong>di</strong> armi perfettamente funzionante fu scoperta dai carabinieri<br />
della Compagnia <strong>di</strong> Triggiano, il 16 giugno nel centro storico <strong>di</strong> Valenzano, nel sottoscala <strong>di</strong> un<br />
locale, un tempo <strong>di</strong>scoteca. L‟arsenale recuperato comprendeva:due fucili calibro 16 e 12, con le<br />
canne mozzate, due pistole calibro 7,65, trenta cartucce e un<strong>di</strong>ci proiettili. Le matricole abrase. Le<br />
armi erano perfettamente oliate e, secondo in<strong>di</strong>screzioni investigative, erano state utilizzate anche in<br />
tempi ravvicinati in attentati e forse ad<strong>di</strong>rittura in omici<strong>di</strong>. Soprattutto, erano pronte per essere<br />
impiegate nuovamente. Quello scoperto dai militari era un locale posto in una posizione strategica,<br />
praticamente equi<strong>di</strong>stante rispetto alle abitazioni <strong>di</strong> personaggi ritenuti protagonisti della criminalità<br />
citta<strong>di</strong>na e sospettati <strong>di</strong> aver già premuto il grilletto in parecchie occasioni.<br />
Accedere alla , a quanto emerse dalle indagini, era molto facile. E i prelievi delle due<br />
pistole e dei due fucili avvenivano – in base a primi accertamenti – con la complicità <strong>di</strong> qualche<br />
donna del clan. Dai militari non arrivavano conferme ufficiali, ma l‟impressione era che l‟arsenale<br />
fosse nella <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> uomini del clan Stramaglia, la compagine malavitosa guidata da<br />
Michelangelo Stramaglia, fino alla sua uccisione. Anzi, i carabinieri non avrebbero escluso che una<br />
delle due pistole potesse essere proprio quella dell‟omici<strong>di</strong>o del boss. I militari, inoltre, stavano<br />
verificando se qualcuna <strong>di</strong> quelle armi fosse stata utilizzata per compiere, il 14 giugno, la sparatoria<br />
contro l‟auto del fratello <strong>di</strong> Luigi Cannone, sempre a Valenzano.<br />
*terra coltivata ad ulivi – Due bombe da fucile furono ritrovate il pomeriggio del 22 giugno, poco<br />
dopo le <strong>di</strong>ciassette e trenta, da un agricoltore, mentre arava un appezzamento <strong>di</strong> terra coltivato ad<br />
ulivi <strong>di</strong> proprietà ed annesso alla stazione <strong>di</strong> servizio , sulla strada provinciale numero 54<br />
al chilometro 2,5 che da Modugno porta a Palese. Nel pressi del muretto <strong>di</strong> recinzione <strong>di</strong> cemento<br />
l‟agricoltore sentì sotto le vanghe del suo aratro qualcosa impigliarsi. Il conta<strong>di</strong>no si fermò subito e<br />
una volta resosi conto <strong>di</strong> che cosa aveva trovato, chiamò i carabinieri. I militari subito isolarono la<br />
zona e allertarono gli artificieri. Uno degli or<strong>di</strong>gni era affiorato completamente sul terreno mentre<br />
dall‟altro fuoriusciva la punta conica quasi ovale dal terreno per una decina <strong>di</strong> centimetri. Compito<br />
dei carabinieri fu dunque quello <strong>di</strong> stabilire la provenienza delle due bombe e il perché si trovassero<br />
lì, ovvero se si trattava <strong>di</strong> due or<strong>di</strong>gni della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale o se gli stessi fossero stati<br />
scaricati o nascosti in quel terreno per altro tipo <strong>di</strong> ragione.<br />
*una Volkswagen Golf <strong>di</strong> colore bianco – Un giovani albanese <strong>di</strong> 26 anni residente a Trani e con<br />
patente <strong>di</strong> guida internazionale scaduta e non rinnovata, fu denunciato a piede libero non solo per<br />
aver violato il co<strong>di</strong>ce della strada ma, anche, per possesso <strong>di</strong> contrassegno assicurativo falsificato,