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diario di bordo - Comune di Capurso

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OSSERVATORIO PER LA LEGALITA’ E LA SICUREZZA – CENTRO STUDI<br />

danni (la richiesta del <strong>Comune</strong> è <strong>di</strong> cinque milioni <strong>di</strong> euro) sarebbe stata liquidata in “separata<br />

sede”.<br />

*Anche le aste giu<strong>di</strong>ziarie – Vi è un pentito vicino al alcuni clan attivi su Bari e provincia. E‟ stato<br />

a lungo sentito dal pm antimafia e dai carabinieri, ai quali ha ricostruito i meccanismi affaristici del<br />

gruppo. Tra i business illeciti ci sarebbe proprio la capacità dei mafiosi ad acquistare a prezzo<br />

ribassato immobili messi all‟asta. Perno <strong>di</strong> tutto sarebbe un personaggio vicino al clan, <strong>di</strong> cui il<br />

pentito fa il nome, capace <strong>di</strong> pilotarne l‟esito. . E ha aggiunto: . Il meccanismo dell‟aggiu<strong>di</strong>cazione degli appartamenti lo chiarisce il collaboratore <strong>di</strong><br />

giustizia: .<br />

Un personaggio, quin<strong>di</strong>, capace <strong>di</strong> inibire gli altri potenziali partecipanti all‟asta. E quando gli<br />

investigatori vogliono sapere come faccia, questo fantomatico personaggio ad ottenere quel<br />

vantaggio sugli altri, il pentito risponde solo:. Le <strong>di</strong>chiarazioni, acquisite agli atti della<br />

nuova inchiesta, sarebbero anche una conferma a quanto già emerso nell‟ambito <strong>di</strong> altre indagini<br />

sull‟utilizzo <strong>di</strong> prestanome, per l‟acquisto <strong>di</strong> immobili e il conseguente riciclaggio del denaro<br />

sporco, provento delle attività illecite.<br />

Esempio eclatante la <strong>di</strong>scoteca “Moma” <strong>di</strong> Adelfia che sarà trasformata in un centro <strong>di</strong> cultura<br />

giovanile, secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore antimafia, sarebbe stata acquistata ad<br />

un‟asta, attraverso un insospettabile, da Giuseppe Palermiti, figlio <strong>di</strong> Eugenio, boss del quartiere<br />

Japigia.<br />

Per questo, tempo ad<strong>di</strong>etro, due pm antimafia avevano avviato un monitoraggio <strong>di</strong> tutte le aste<br />

immobiliari, istruite negli ultimi cinque anni dal Tribunale <strong>di</strong> Bari, Le <strong>di</strong>chiarazioni del nuovo<br />

pentito daranno nuova linfa alle indagini.<br />

A conferma dell‟interesse della criminalità, soccorre l‟ipotesi investigativa contenuta in<br />

un‟informativa che i detective della Direzione Investigativa Antimafia avrebbero consegnata alla<br />

Procura della Dda <strong>di</strong> Bari il 4 giugno. La criminalità barese punta sulle aste giu<strong>di</strong>ziarie, tanto da<br />

riven<strong>di</strong>care il proprio predominio con altre organizzazioni, interessate all‟affare.<br />

L‟inchiesta è quella su <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> Bitonto (del quale avrebbe fatto parte anche un avvocato)<br />

che avrebbe cercato <strong>di</strong> pilotare numerose aste giu<strong>di</strong>ziarie immobiliari. E lo avrebbe fatto almeno<br />

con due modalità operative. Prima <strong>di</strong> tutto, i cinque componenti dell‟associazione, non organici a<br />

una vera e propria organizzazione criminale, avrebbero cercato <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>carsi gli appartamenti, i<br />

terreni o i capannoni, messi in ven<strong>di</strong>ta dopo il fallimento <strong>di</strong> imprese o privati citta<strong>di</strong>ni.<br />

Ma non solo. Come accertato dalle indagini della Dia, il gruppo partecipava alle aste presentando<br />

una propria offerta soltanto quando si accorgeva della presenza <strong>di</strong> un‟altra persona realmente<br />

interessata alla gara. Il passo successivo era <strong>di</strong> contattare il concorrente e costringerlo a pagare loro<br />

una somma aggiuntiva perché si ritirassero. Ma l‟associazione, composta da cinque bitontini, spesso<br />

non riusciva nel proprio intento.<br />

La criminalità organizzata <strong>di</strong> Bari, infatti, puntava a mantenere un proprio assoluto predominio nel<br />

campo. Voleva agire in un „regime <strong>di</strong> assoluto monopolio‟. Truccare le aste immobiliari, senza<br />

concorrenti. E così, ipotizzano i detective della Dia, più pregiu<strong>di</strong>cati baresi o loro prestanome<br />

avrebbero avvicinato i cinque bitontini, convincendoli ad andare via a lasciare gli stu<strong>di</strong> dove erano<br />

in programma le aste giu<strong>di</strong>ziarie.<br />

L‟informativa della Dia conferma, come <strong>di</strong>cevamo, un‟ipotesi, già emersa nel corso <strong>di</strong> altre in<br />

chieste, coor<strong>di</strong>nate dall‟antimafia e <strong>di</strong> cui abbiamo dato notizia all‟inizio del presente paragrafo.<br />

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