Sebastiano Tusa - Regione Siciliana
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secolo dopo, i primi Fenici che la colonizzarono.<br />
Il destino di quest’isola, pur avendo<br />
avuto sempre una spiccata vocazione<br />
allo sfruttamento agricolo sapiente di<br />
quella poca terra esistente tra le immense<br />
pietraie vulcaniche, è venuto o si è articolato<br />
sul mare. Mare inteso non tanto come<br />
serbatoio di biomasse e, quindi, come<br />
luogo di pesca, bensì come mezzo di collegamento<br />
per l’impianto di fiorenti attività<br />
mercantili fin dalla più remota preistoria.<br />
La collezione di anfore, già presente a Pantelleria<br />
e derivata da decenni di recuperi<br />
più o meno regolari, nonché da sequestri,<br />
costituisce un capitolo di questa lunga storia<br />
mercantile dell’isola. La varietà delle<br />
sue forme, l’eterogeneità delle sue provenienze,<br />
la molteplicità dei contenuti potenziali<br />
ci confermano il ruolo di base<br />
commerciale dell’isola a partire dall’ellenismo,<br />
quando da appendice dei grandi empori<br />
punici nord-africani e siciliani seppe<br />
ritagliarsi un ruolo autonomo, dimostrato<br />
dalla battitura di propria moneta.<br />
E che il ruolo del mare e della navigazione<br />
fosse stato fondamentale fin dai primordi<br />
dell’occupazione preistorica non lo<br />
si intuisce dagli indizi e dalle prove indirette<br />
precedentemente citati, ma anche da<br />
precisi dati e rinvenimenti archeologici<br />
che il famoso archeologo Paolo Orsi ci descrisse<br />
già alla fine dell’800 con la sua proverbiale<br />
accuratezza. Oggetti a lungo negletti<br />
dalla pubblicistica e saggistica successiva<br />
furono delle lastre in pietra sommariamente<br />
trapezoidali, dotate di due fori<br />
simmetrici, che già Orsi, anche se dubitativamente,<br />
interpretò come ancore. Ancore<br />
poste nelle capanne a testimoniare<br />
simbolicamente e realmente il ruolo fondamentale<br />
del mare nei destini e nella vita<br />
dei costruttori dei sesi.<br />
L’isola visse un’intensa e ricca occupazione<br />
nei periodi ellenistico e romano. L’insediamento<br />
più importante in quell’epoca<br />
si trovava nelle contrade di Santa Tere-<br />
sa e San Marco, a monte dell’odierno centro<br />
abitato. Malgrado la forte pressione<br />
demografico-rurale, resistono ancora evidenti<br />
spezzoni delle sue mura urbiche e<br />
brandelli delle sue strutture edilizie dotate<br />
di cisterne. L’inizio della ricerca archeologica<br />
in questo sito ci ha permesso di<br />
comprendere che sotto cappereti e vigneti<br />
si celano ancora strutture edilizie di<br />
grande rilevanza e ottimo stato di conservazione.<br />
Intorno, ci giungono segnalazioni<br />
di evidenze funerarie e di altre strutture<br />
edilizie di varia epoca (dal periodo arcaico<br />
al medievale).<br />
A parte questa evidenza, numerose sono<br />
le testimonianze relative alla presenza ellenistico-romana,<br />
tardo-antica, bizantina<br />
e medievale. La ricchezza di tali segnalazioni<br />
ci induce a pensare che il popolamento<br />
dell’isola fu tutt’altro che esiguo,<br />
confermando l’ovvio ruolo strategico dell’isola<br />
nelle rotte mediterranee.<br />
Sul piano storico è presumibile pensare<br />
che Pantelleria dovette trovarsi al centro<br />
delle rotte della prima colonizzazione fenicia<br />
del Mediterraneo centrale. La più<br />
antica fonte attestata, quella del Periplo<br />
dello pseudo Skylax, databile alla metà del<br />
IV sec. a.C, oltre a fornirci i tempi di percorrenza<br />
per raggiungere l’isola dalle terre<br />
circostanti, ci attesta la presenza cartaginese.<br />
Ci conferma anche l’importanza strategico-commerciale<br />
dell’isola nell’ambito<br />
delle ormai consolidate rotte marittime<br />
centro-mediterranee.<br />
L’importanza di Pantelleria nei collegamenti<br />
cartaginesi tra Sicilia e Africa determinò<br />
l’attenzione costante dei Punici verso<br />
l’isola e la sua attenta difesa dalle mire<br />
elleniche. Tale ruolo durò fino all’affacciarsi<br />
di Roma nello scenario mediterraneo.<br />
Già nel 254 a.C. un flotta romanala<br />
conquistò, ma fu una conquista effimera<br />
poiché i Cartaginesi riuscirono a ristabilirne<br />
il controllo. Tuttavia, nel 217 a.C.<br />
Pantelleria cadde definitivamente in mani<br />
romane. Ma la sua situazione non do-<br />
141 Fattibilità dei parchi e itinerari archeologici subacquei nella Sicilia occidentale