Sebastiano Tusa - Regione Siciliana
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degli itinerari archeologici, si può ritenere<br />
che vi sia una sostanziale complementarietà<br />
tra le due attività subacquee.<br />
Sulla base di questa considerazione, il valore<br />
indicato sottostimerebbe in maniera<br />
considerevole il valore effettivo dei benefici<br />
economici descritti poiché non tiene<br />
conto di quelli legati alla fruizione aggiuntiva<br />
di coloro prevalentemente interessati<br />
a immersioni di tipo naturalistico<br />
ma, disponibili a estendere il numero di<br />
immersioni e, potenzialmente, il periodo<br />
di soggiorno qualora sia presente un’offerta<br />
interessante di itinerari di archeologia<br />
subacquea.<br />
Come abbiamo visto in precedenza, però,<br />
ai benefici che scaturiscono dalla fruizione<br />
bisogna aggiungere quelli che derivano<br />
dalla conservazione che, nel caso specifico<br />
dei parchi archeologici subacquei, acquista<br />
un valore particolarmente rilevante.<br />
Ciò è imputabile sia alle potenzialità ancora<br />
parzialmente inesplorate del patrimonio<br />
archeologico subacqueo, di cui si è<br />
venuti a conoscenza solo recentemente,<br />
grazie al supporto delle nuove tecnologie<br />
di rilevamento e di immersione, sia alle<br />
contenute possibilità di fruizione di tali<br />
siti che, per la loro ubicazione, possono<br />
essere oggetto di fruizione solo da una<br />
nicchia di consumatori, i sommozzatori.<br />
È quindi importante cercare di stimare<br />
anche i benefici diretti che derivano dalla<br />
conservazione del patrimonio archeologico<br />
subacqueo. Il beneficio della conservazione,<br />
tuttavia, risulta di più complessa<br />
elaborazione di quelli precedentemente<br />
analizzati poiché si riferisce a un bene, la<br />
conservazione appunto, che non è acquistabile<br />
nel mercato.<br />
Secondo il metodo delle preferenze<br />
rivelate la stima diretta o indiretta della<br />
disponibilità a pagare degli individui per<br />
un bene che non è scambiato sul mercato<br />
si ottiene dalle preferenze rivelate dagli<br />
individui in mercati paralleli o in contesti<br />
differenti (metodi diretti) e/o dai<br />
comportamenti di consumo in mercati<br />
collegati (metodi indiretti). A tal proposito,<br />
non si ritiene opportuno considerare<br />
analoga la domanda di conservazione<br />
espressa dai consumatori dei<br />
musei. La novità nella filosofia della conservazione<br />
che è alla base dell’istituzione<br />
dei parchi subacquei e che consiste nell’idea<br />
che è più istruttivo ed entusiasmante<br />
sia per lo studioso che per tutti gli interessati<br />
“osservare un’anfora nel suo relitto<br />
piuttosto che su un freddo tripode di<br />
museo o peggio di un salotto signorile”<br />
rende inutile il ricorso ai dati sull’affluenza<br />
ai musei e alle tariffe d’ingresso pagate<br />
dai visitatori.<br />
Neanche sarebbe corretto, secondo la filosofia<br />
di conservazione sottostante alla<br />
realizzazione del parco, ricorrere al metodo<br />
dei costi di sostituzione, cioè attribuire<br />
ai parchi archeologici subacquei un<br />
valore pari a quello di edifici o contenitori<br />
alternativi per l’esposizione dei reperti.<br />
Ciò non è possibile perché l’esposizione<br />
a terra e in mare non sono perfetti<br />
sostituti tra loro, sia per l’evidente diversità<br />
nella fruizione sia per l’impossibilità<br />
dal punto di vista tecnico di esporre alcuni<br />
rinvenimenti in museo. Il materiale<br />
di cui sono composti alcuni rinvenimenti<br />
(in particolare, il materiale ligneo) è<br />
spesso difficile da spostare dal luogo di<br />
rinvenimento e l’eventuale esposizione all’aria<br />
accelera i processi di degrado. Inoltre,<br />
lasciare il reperto nel luogo di rinvenimento<br />
aumenta la soddisfazione di coloro<br />
che esprimono la domanda di ricerca<br />
perché attraverso la ricognizione in loco e<br />
la mappatura dei siti è possibile ricostruire<br />
gli avvenimenti storici senza alterare<br />
il contesto dei rinvenimenti, aumentare<br />
la probabilità di ulteriori rinvenimenti<br />
futuri e facilitare la ‘lettura’ storica<br />
complessiva del sito e degli avvenimenti<br />
che vi si sono succeduti.<br />
Ricorrendo, invece, al metodo delle preferenze<br />
dichiarate, la stima diretta o indi-<br />
Valutazione economica