01.06.2013 Views

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

da parte dell’uomo seguiva quella da parte<br />

della fauna pleistocenica caratterizzata<br />

dalla presenza di elefante e altre specie<br />

estinte.<br />

In alcune zone, come il Faraglione di Favignana<br />

o la costa nord-occidentale di Levanzo,<br />

annoveriamo complessi cavernicoli<br />

di altissima valenza paletnologica che<br />

pongono le due isole dell’arcipelago fra<br />

le “provincie preistoriche” più importanti<br />

d’Europa, al pari di analoghe aree del Périgord<br />

e dell’Ariège in Francia. La rilevanza<br />

di queste caverne non è data soltanto<br />

dalla presenza, in un caso – la Grotta di<br />

Cala dei Genovesi –, delle ben note manifestazioni<br />

di arte rupestre, ma anche<br />

dalla potenzialità dei depositi stratificati<br />

in esse presenti. I futuri cantieri di scavo<br />

e di ricerca che potranno essere impiantati,<br />

se condotti con l’ausilio delle metodologie<br />

e tecniche più aggiornate, potranno<br />

costituire senza ombra di dubbio<br />

una tappa importante per l’avanzamento<br />

degli studi di preistoria al livello europeo.<br />

Conservare questi formidabili “archivi”<br />

del passato costituisce, quindi, un imperativo<br />

primario per il pianificatore. E la<br />

loro conservazione non può prescindere<br />

dalla tutela dell’ambiente circostante nell’integrità<br />

nella quale ancora oggi, miracolosamente,<br />

molte delle grotte si trovano,<br />

quindi principalmente del mare.<br />

Quei pochi scavi effettuati hanno evidenziato<br />

la presenza di comunità di cacciatori<br />

sin dal Paleolitico Superiore, dotati di<br />

grande abilità nella produzione di strumenti<br />

in selce inquadrabili nella tipologia<br />

della facies epigravettiana. Tali comunità<br />

si svilupparono lentamente fino ad acquisire<br />

l’agricoltura e la pastorizia tra le loro<br />

attività primarie. Questo cambiamento<br />

dovette coincidere con un grosso mutamento<br />

nella geografia dei luoghi. Siamo<br />

certi che fino all’ultima glaciazione würmiana<br />

Levanzo e Favignana erano legate<br />

al litorale trapanese. Sul piano archeologico<br />

tale situazione, verificabile peraltro<br />

attraverso lo studio della batimetria locale,<br />

viene rispecchiata nelle immagini incise<br />

sulle pareti della Grotta del Genovese<br />

di Levanzo, dove animali tipici da prateria,<br />

come il cavallo selvatico ed il bue selvatico,<br />

evidentemente occupavano l’immaginario<br />

dei cacciatori paleolitici.<br />

Con la fine del Pleistocene, intorno ai<br />

10.000 anni a.C., questo legame con la<br />

Sicilia si recise e l’insularità attuale divenne<br />

una costante dei luoghi. Non conosciamo<br />

molto della vita neolitica e delle<br />

successive età del rame e del bronzo poiché<br />

la ricerca archeologica, come dicevamo<br />

all’inizio, è ancora al livello pionieristico.<br />

Non sappiamo, quindi, come le società<br />

neolitiche agro-pastorali si adattaro-<br />

<strong>Sebastiano</strong> <strong>Tusa</strong> 56<br />

Levanzo. Grotta di Cala<br />

dei Genovesi. Immagini<br />

antropomorfe e zoomorfe<br />

dipinte.<br />

Levanzo. Grotta di Cala<br />

dei Genovesi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!