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Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

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177<br />

delle famiglie, innescando in questo<br />

modo un circolo virtuoso di crescita e sviluppo.<br />

1. Quadro conoscitivo generale ed obiettivi<br />

dell’intervento<br />

1.1 La programmazione regionale<br />

L’innalzamento del tenore di vita delle<br />

popolazioni di un paese rappresenta l’obiettivo<br />

primario di qualsiasi programma<br />

di sviluppo economico. Questo obiettivo<br />

può essere raggiunto principalmente<br />

attraverso la crescita del reddito pro capite,<br />

ossia dell’insieme dei beni materiali<br />

e immateriali di cui ciascun soggetto può<br />

disporre in un certo intervallo temporale.<br />

La crescita del reddito può essere ottenuta<br />

in vari modi: accrescendo i mezzi produttivi<br />

a disposizione di ciascun soggetto;<br />

impiegando risorse che prima erano inutilizzate;<br />

impiegando meglio le risorse già<br />

utilizzate; rendendo più esperti coloro<br />

che sono impegnati nella produzione.<br />

Possono darsi tuttavia casi in cui nessuna<br />

di queste opportunità è disponibile; allora<br />

il reddito è destinato a restare costante<br />

oppure, in casi limite, a ridursi. Diventa<br />

allora un obiettivo delle autorità politiche<br />

ed economiche rendere disponibili quelle<br />

opportunità, soprattutto quando il livello<br />

di partenza del reddito pro capite è molto<br />

basso sia in termini assoluti sia rispetto ad<br />

alcuni paesi di riferimento. Soltanto rendendo<br />

disponibili alcune di quelle opportunità<br />

sarà possibile colmare i divari che<br />

molto spesso esistono anche tra aree relativamente<br />

omogenee.<br />

L’Unione Europea è impegnata da tempo<br />

sul fronte della convergenza, ossia di quel<br />

processo destinato a uniformare sempre<br />

di più le condizioni di vita dei cittadini<br />

dell’Unione. Il processo di convergenza<br />

tende a far crescere più velocemente quei<br />

paesi il cui reddito pro capite è più basso<br />

rispetto alla media europea. L’obiettivo fi-<br />

nale è quello di ridurre la dispersione tra i<br />

livelli di benessere dei diversi paesi dell’Unione.<br />

La teoria della crescita economica<br />

descrive questo processo come un<br />

processo naturale. Ma la storia delle regioni<br />

italiane mostra che si tratta di un<br />

processo tutt’altro che naturale. Quella<br />

storia ha mostrato, infatti, che nel migliore<br />

dei casi non si è verificato alcun<br />

processo di convergenza, mentre in altri si<br />

è perfino assistito ad un processo di divergenza<br />

tra le regioni. Se la convergenza<br />

non avviene naturalmente occorre intervenire<br />

per favorirla. Le politiche europee<br />

attuate attraverso i fondi strutturali testimoniano<br />

proprio l’impegno dell’Unione<br />

in questa direzione.<br />

La Sicilia rientra tra i destinatari delle politiche<br />

dell’Unione Europea volte a favorire<br />

la convergenza tra le regioni. La storia<br />

degli ultimi anni mostra che la Sicilia<br />

è cresciuta più lentamente delle altre<br />

regioni italiane. Questa realtà è riconosciuta<br />

nel POR Sicilia 2000/2006, ossia il<br />

documento che traccia le linee strategiche<br />

per l’impiego dei fondi strutturali nel periodo<br />

2000/2006. Vi si afferma, infatti,<br />

che “dal 1992, per ben tre volte nel decennio,<br />

il tasso di crescita del PIL reale ha<br />

assunto valori negativi e il ritmo di crescita<br />

complessivo è stato molto al di sotto<br />

della media nazionale, rimanendo inalterato<br />

nei confronti della media del paese<br />

dal 1995 al 1998”. Da questo quadro di<br />

sostanziale divergenza il POR Sicilia fa<br />

scaturire il suo obiettivo prioritario: raggiungere<br />

nel settennio di riferimento un<br />

tasso di crescita della regione superiore a<br />

quello dell’Unione Europea, riducendo<br />

per questa via il disagio sociale. Al fine di<br />

realizzare quest’obiettivo il POR individua<br />

sei assi di intervento. Per il progetto<br />

contemplato in questo studio, gli assi di<br />

particolare rilievo sono i primi due, riguardanti<br />

le risorse ambientali e le risorse<br />

culturali. Attraverso di essi si intende riportare<br />

all’interno del processo econo-<br />

Valutazione economica

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