Sebastiano Tusa - Regione Siciliana
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delle famiglie, innescando in questo<br />
modo un circolo virtuoso di crescita e sviluppo.<br />
1. Quadro conoscitivo generale ed obiettivi<br />
dell’intervento<br />
1.1 La programmazione regionale<br />
L’innalzamento del tenore di vita delle<br />
popolazioni di un paese rappresenta l’obiettivo<br />
primario di qualsiasi programma<br />
di sviluppo economico. Questo obiettivo<br />
può essere raggiunto principalmente<br />
attraverso la crescita del reddito pro capite,<br />
ossia dell’insieme dei beni materiali<br />
e immateriali di cui ciascun soggetto può<br />
disporre in un certo intervallo temporale.<br />
La crescita del reddito può essere ottenuta<br />
in vari modi: accrescendo i mezzi produttivi<br />
a disposizione di ciascun soggetto;<br />
impiegando risorse che prima erano inutilizzate;<br />
impiegando meglio le risorse già<br />
utilizzate; rendendo più esperti coloro<br />
che sono impegnati nella produzione.<br />
Possono darsi tuttavia casi in cui nessuna<br />
di queste opportunità è disponibile; allora<br />
il reddito è destinato a restare costante<br />
oppure, in casi limite, a ridursi. Diventa<br />
allora un obiettivo delle autorità politiche<br />
ed economiche rendere disponibili quelle<br />
opportunità, soprattutto quando il livello<br />
di partenza del reddito pro capite è molto<br />
basso sia in termini assoluti sia rispetto ad<br />
alcuni paesi di riferimento. Soltanto rendendo<br />
disponibili alcune di quelle opportunità<br />
sarà possibile colmare i divari che<br />
molto spesso esistono anche tra aree relativamente<br />
omogenee.<br />
L’Unione Europea è impegnata da tempo<br />
sul fronte della convergenza, ossia di quel<br />
processo destinato a uniformare sempre<br />
di più le condizioni di vita dei cittadini<br />
dell’Unione. Il processo di convergenza<br />
tende a far crescere più velocemente quei<br />
paesi il cui reddito pro capite è più basso<br />
rispetto alla media europea. L’obiettivo fi-<br />
nale è quello di ridurre la dispersione tra i<br />
livelli di benessere dei diversi paesi dell’Unione.<br />
La teoria della crescita economica<br />
descrive questo processo come un<br />
processo naturale. Ma la storia delle regioni<br />
italiane mostra che si tratta di un<br />
processo tutt’altro che naturale. Quella<br />
storia ha mostrato, infatti, che nel migliore<br />
dei casi non si è verificato alcun<br />
processo di convergenza, mentre in altri si<br />
è perfino assistito ad un processo di divergenza<br />
tra le regioni. Se la convergenza<br />
non avviene naturalmente occorre intervenire<br />
per favorirla. Le politiche europee<br />
attuate attraverso i fondi strutturali testimoniano<br />
proprio l’impegno dell’Unione<br />
in questa direzione.<br />
La Sicilia rientra tra i destinatari delle politiche<br />
dell’Unione Europea volte a favorire<br />
la convergenza tra le regioni. La storia<br />
degli ultimi anni mostra che la Sicilia<br />
è cresciuta più lentamente delle altre<br />
regioni italiane. Questa realtà è riconosciuta<br />
nel POR Sicilia 2000/2006, ossia il<br />
documento che traccia le linee strategiche<br />
per l’impiego dei fondi strutturali nel periodo<br />
2000/2006. Vi si afferma, infatti,<br />
che “dal 1992, per ben tre volte nel decennio,<br />
il tasso di crescita del PIL reale ha<br />
assunto valori negativi e il ritmo di crescita<br />
complessivo è stato molto al di sotto<br />
della media nazionale, rimanendo inalterato<br />
nei confronti della media del paese<br />
dal 1995 al 1998”. Da questo quadro di<br />
sostanziale divergenza il POR Sicilia fa<br />
scaturire il suo obiettivo prioritario: raggiungere<br />
nel settennio di riferimento un<br />
tasso di crescita della regione superiore a<br />
quello dell’Unione Europea, riducendo<br />
per questa via il disagio sociale. Al fine di<br />
realizzare quest’obiettivo il POR individua<br />
sei assi di intervento. Per il progetto<br />
contemplato in questo studio, gli assi di<br />
particolare rilievo sono i primi due, riguardanti<br />
le risorse ambientali e le risorse<br />
culturali. Attraverso di essi si intende riportare<br />
all’interno del processo econo-<br />
Valutazione economica