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Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

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Levanzo. Punta Altarella.<br />

Vasche per la produzione<br />

del garum.<br />

57<br />

no all’ambiente insulare. Questo sarà uno<br />

dei compiti della ricerca futura.<br />

Sempre a proposito del periodo compreso<br />

fra Paleolitico Superiore e Mesolitico<br />

dobbiamo segnalare un indizio importante<br />

che potrebbe preludere interessantissimi<br />

sviluppi sia sotto il profilo della<br />

ricerca che dell’offerta didattico-turistica.<br />

Presso la Grotta d’Oriente, a Favignana,<br />

il Mannino negli anni ’70 rinvenne<br />

una sepoltura mesolitica con un individuo<br />

inumato che aveva il capo coperto da<br />

una sorta di parure di conchigliette. Tale<br />

rinvenimento, di estrema importanza,<br />

pone ulteriormente le Egadi tra le grandi<br />

mete della preistoria europea. L’evidenza<br />

citata trova pochissimi confronti e<br />

tra questi le famosissime Grotte dei Balzi<br />

Rossi presso il confine italo-francese. Data<br />

la rarità dell’evidenza si sottolinea ulteriormente<br />

la grande rilevanza del complesso<br />

di grotte dell’area centro-settentrionale<br />

di Favignana, dove la Grotta d’Oriente<br />

si trova.<br />

Tale rinvenimento ci informa anche del<br />

rilevante ruolo del mare come risorsa e come<br />

elemento legato all’immaginario ma-<br />

gico-religioso già a partire da questi periodi<br />

primordiali.<br />

Al di là di sporadici rinvenimenti e della<br />

presenza di alcune tombe della media e<br />

tarda età del bronzo, violate in antico, ben<br />

poco si sa della frequentazione dell’arcipelago<br />

nelle epoche più recenti della preistoria.<br />

Tuttavia gli insediamenti indiziati<br />

di Torretta e Calamonaci a Favignana<br />

preludono ad interessanti sviluppi.<br />

Del pari oscuro è ancora il periodo della<br />

prima colonizzazione fenicio-punica.<br />

Niente di simile alla vicina Mozia è ancora<br />

noto alle cronache archeologiche. Ma<br />

anche per questo periodo si deve scontare<br />

l’arretratezza della ricerca archeologica.<br />

Di materiali arcaici, infatti, se ne sono<br />

trovati testimoniando la presenza umana<br />

fin dall’VIII-VII sec. a.C. e, quindi, certamente<br />

dovranno esserci quegli insediamenti<br />

o “emporia” costieri tipici della<br />

prima frequentazione commerciale fenicio-punica.<br />

Per quanto attiene ai periodi successivi si<br />

ripete quanto detto a proposito del periodo<br />

arcaico. Tuttavia abbiamo degli indizi<br />

ben più corposi che ci indicano la sicura<br />

esistenza di vasti insediamenti ellenisticoromani<br />

in tutte e tre le isole dell’arcipelago.<br />

In particolare un vasto insediamento<br />

rurale, dotato di ampio bacino di raccolta<br />

idrica è segnalato sul pianoro meridionale<br />

di Levanzo, dove, peraltro, sono indiziati<br />

anche altri insediamenti. Ma l’insediamento<br />

suddetto sembra essere di notevole<br />

rilevanza poichè dotato di ambienti pavimentati<br />

a mosaico. Si tratterebbe probabilmente<br />

di una “villa”, sede di una struttura<br />

di controllo e sfruttamento agro-industriale,<br />

esteso quasi certamente a tutta<br />

l’isola. Ad esso si collega certamente l’interessantissimo<br />

stabilimento per la lavorazione<br />

del pesce (produzione di “garum”)<br />

che si trova sulla Punta Altarella (in ottimo<br />

stato di conservazione).<br />

A Favignana merita attenzione soprattutto<br />

il vasto comprensorio di San Nicola-<br />

Sintesi storico-archeologica e potenzialità della ricerca

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