01.06.2013 Views

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

Sebastiano Tusa - Regione Siciliana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

cora di prendere il largo, per uno scontro<br />

che Polibio lascia intravedere già impari<br />

nei giorni che lo precedono: l’immagine di<br />

Lutazio Catulo, che allena senza sosta i<br />

marinai in vista della battaglia, è frutto di<br />

una esaltazione della romanità, di una potenza<br />

via via cresciuta nell’ostinazione,<br />

nella chiarezza degli obbiettivi, nella tenacia,<br />

nella capacità di assorbimento di tecniche,<br />

uomini e strategie, e che attraverso<br />

l’imitazione dei più segreti meccanismi<br />

navali sembra aver acquisito l’eredità della<br />

più famosa marineria di tutti i tempi e,<br />

con essa, la sua proverbiale astuzia 14 .<br />

L’inclinazione della Sicilia verso l’Africa<br />

nella cartografia del III sec. a.C. è un dato<br />

ormai acquisito, le cui tracce si avvertono<br />

ancora nella descrizione polibiana che<br />

fa da spartiacque fra la nozione di un Capo<br />

Lilibeo ‘politicamente’ e geograficamente<br />

volto a sud, per poi ruotare a Nord-<br />

Est dopo il disastro punico del 241 a.C. 15 :<br />

è un’inclinazione che tuttavia non implica<br />

un cambio di rotta. Le navi di Annone,<br />

navi da guerra eccezionalmente funzionanti<br />

come navi da carico per le esigenze<br />

delle truppe assediate all’Erice, salpano da<br />

Cartagine dirette su Hierà (Marettimo),<br />

tappa necessaria per il proseguimento<br />

della navigazione su ognuno dei tre approdi<br />

della costa occidentale dell’isola,<br />

che un cabotaggio – normalmente difficile<br />

per le rade sabbiose 16 – avrebbe messo<br />

maggiormente a rischio per la presenza<br />

del pattugliamento nemico nelle acque di<br />

Drepana e Lilibeo 17 .<br />

Il dettaglio topografico, sommerso da una<br />

densissima bibliografia su cause e conseguenze<br />

della guerra, emerge in maniera<br />

molto netta dai due diversi punti di vista<br />

contemporanei, confluiti nelle versioni<br />

più tarde dei fatti: dietro i frammenti diodorei<br />

che segnano la rotta punica Cartagine-Hierà-Erice<br />

è Filino, l’ufficiale al servizio<br />

della guerra 18 che perpetua una tradizione<br />

valida almeno dall’epoca delle due<br />

eparchie e soprattutto rappresenta l’ulti-<br />

Maria Ida Gulletta<br />

ma stagione filopunica di Agrigento, città<br />

di confine fluviale in una tormentata storia<br />

di avvicendamento di potere territoriale<br />

lungo l’Halykos 19 . Lo scorcio polibiano,<br />

profondamente indagato nei canoni<br />

di un metodo storiografico che di volta<br />

in volta sceglie, corregge, contamina e,<br />

sempre, difficilmente menziona, offre il<br />

destro alla recezione del punto di vista romano<br />

20 : quel Fabio Pittore, su cui alla<br />

stregua di Filino pesa l’accusa polibiana di<br />

parzialità, è il canale attraverso il quale,<br />

una generazione dopo i fatti, si trasmettono<br />

le fasi di un evento vissute dalla parte<br />

dei romani. E Lutazio Catulo che nelle<br />

pagine dei manuali ‘vede’, dal porto di<br />

Drepana, la partenza della flotta punica è<br />

in realtà il punto d’arrivo di una ‘informazione’<br />

21 che, dalle truppe occupanti il<br />

santuario di Afrodite, passa direttamente<br />

al comandante della flotta che presidia le<br />

acque dell’emporion ericino.<br />

L’ultima stagione di Erice, prima di Roma,<br />

è una stagione che ribadisce l’aspetto filopunico<br />

della città elima, da sempre schierata<br />

con la costa ‘fenicia’ dell’isola, da sempre<br />

attratta nel sincretismo di una cultura<br />

passata attraverso il culto, che rinnovava<br />

annualmente lo spirito della dea mediterranea<br />

e dei suoi templi gemelli 22 . Le colombe<br />

di Astarte-Afrodite si incrociavano nelle<br />

due direzioni 23 , come proiezione della<br />

rotta navale che da Cartagine puntava al<br />

promontorio da cui, viceversa, la vista si<br />

estendeva sino al porto fenicio: nella mitostoria<br />

più famosa della vicenda romana,<br />

rielaborata attraverso il filtro della troianità,<br />

già l’Aceste di Virgilio osservava l’arrivo<br />

di navi di Enea nelle acque ericine 24 e<br />

da quegli stessi specola, durante le guerre<br />

puniche e in una concezione ancora ‘africoversa’<br />

dell’isola, le navi risultavano visibili<br />

già al momento di levare l’àncora 25 .<br />

Quegli specola, rivolti all’Africa e ambiguamente<br />

lilybitana 26 , sono l’ultima traccia<br />

dell’Erice punica e di una dea orientale che<br />

perpetua, nella Lili bait (casa della lasci-<br />

72

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!