Sebastiano Tusa - Regione Siciliana
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Valutazione economica (analisi costi-benefici)<br />
Maurizio Caserta, Tiziana Cuccia, Isidoro Mazza, Giacomo Pignataro<br />
175<br />
Premessa<br />
Lo sviluppo di un sistema economico di<br />
qualsiasi dimensione richiede che le famiglie<br />
di quel sistema possano accedere a<br />
una disponibilità crescente di risorse materiali<br />
e immateriali in un contesto di libertà<br />
e di sicurezza. Le autorità politiche<br />
ed economiche, locali, nazionali e sovranazionali,<br />
sono costantemente impegnate<br />
nello sforzo di garantire che quel processo<br />
di sviluppo possa esplicarsi nella maniera<br />
più compiuta ed equilibrata possibile. L’equilibrio<br />
deve intendersi nel senso di favorire<br />
l’accesso sempre più ampio e diffuso<br />
alle risorse materiali e immateriali da<br />
parte delle generazioni correnti e delle generazioni<br />
future. La compiutezza deve intendersi<br />
nel senso di non lasciare inesplorata<br />
nessuna delle opportunità di crescita<br />
materiale e immateriale. In altri termini,<br />
occorre che le risorse mediamente a<br />
disposizione dei componenti di ciascuna<br />
famiglia crescano a un tasso il più alto<br />
possibile, compatibilmente con il grado<br />
di sviluppo raggiunto fino a quel momento<br />
e con l’esigenza di non consegnare<br />
alle generazioni future un ambiente economico<br />
peggiore di quello ereditato dal<br />
passato.<br />
In questo quadro particolare rilievo assumono<br />
le risorse culturali e ambientali.<br />
Esse, infatti, sono in grado di produrre<br />
flussi consistenti di reddito senza dar luogo<br />
a costi particolarmente elevati. Un<br />
paese che fosse ricco di tali risorse avrebbe<br />
quindi interesse a riportarle all’interno<br />
del processo economico avviando una<br />
fase di produzione di reddito che, data la<br />
natura dei beni, potrebbe avere andamento<br />
crescente. I beni (o risorse) culturali<br />
e ambientali possono, infatti, essere<br />
utilizzati, in un dato intervallo temporale,<br />
da un numero crescente di soggetti senza<br />
che il godimento di ognuno di essi venga<br />
compromesso, almeno entro una certa soglia<br />
numerica. Ciò fa sì che gli elevati<br />
costi iniziali che la creazione (o il recupero)<br />
di tali beni spesso comporta, siano<br />
ampiamente giustificati da un flusso duraturo<br />
e possibilmente crescente di reddito.<br />
La natura di questi beni, inoltre, è<br />
tale da generare delle forti esternalità nel<br />
consumo. Ciò significa che il consumo<br />
dei loro servizi può contribuire alla crescita<br />
del capitale immateriale di un paese,<br />
e generare per questa via nuove opportunità<br />
di produzione.<br />
La Sicilia è una terra particolarmente ricca<br />
di risorse culturali e ambientali. Questa<br />
è una affermazione così facilmente verificabile<br />
da non richiedere argomentazioni<br />
a sostegno. Non sorprende quindi che,<br />
nei numerosi piani di intervento a favore<br />
dello sviluppo siciliano che le diverse amministrazioni<br />
pubbliche hanno formulato<br />
fino ad oggi, il ruolo dei beni culturali e<br />
ambientali sia stato e sia preminente. Tale<br />
preminenza è giustificata non soltanto<br />
dalla notevole capacità di produzione di