Sebastiano Tusa - Regione Siciliana
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Gli storici antichi, le polieri e la guerra navale, in<br />
La Magna Grecia e il mare. Studi di storia marittima,<br />
a cura di F. Prontera, Taranto 1996, 5-34.<br />
15 Parte da questa osservazione, a proposito di una<br />
leggenda, opportunamente diffusa nell’ultima fase<br />
della prima guerra punica, GULLETTA, L’area elima…<br />
cit., 979. A proposito della ambigua descrizione<br />
polibiana dell’isola (Capo Lilibeo a Sud-<br />
Ovest, cfr. POL., I, 42) e sulla sovrapposizione del<br />
modello «ecataico» (Capo Lilibeo ad Ovest) e<br />
quello «posidoniate» (Capo Lilibeo a Sud) cfr. da<br />
ultimo L. PORCIANI, L’area elima in Antioco in Seconde<br />
Giornate Internazionali… cit., 1243-1248.<br />
L’approdo di Lilibeo, nelle rotte antiche, era sullo<br />
stesso meridiano della rotta Roma-Cartagine, che<br />
toccava evidentemente anche le Egadi, cfr., POL., I,<br />
47, 2; COLUMBA, I porti della Sicilia… cit., 228 e<br />
passim; B. PACE, Arte e civiltà della Sicilia antica,<br />
Genova-Roma-Napoli-Città di Catello 1946, III,<br />
75-138, 90 e passim. Dopo P. JANNI, La mappa ed<br />
il Periplo.Cartografia antica e spazio odologico, Roma<br />
1984 che ha perfettamente interpretato gli errori<br />
della cartografia antica, decisivi ci sembrano, in<br />
merito alla questione siciliana, gli studi di Francesco<br />
Prontera. Segnaliamo, tra i suoi più recenti<br />
contributi Immagini dell’Italia nella geografia antica<br />
da Eratostene a Tolomeo, Rivista Geografica Italiana,<br />
C, 1993, 33-58; Note sul Mediterraneo occidentale<br />
nella cartografia ellenistica, in L’Africa romana. Atti<br />
XI Convegno di Studio, Cartagine 15-18 dicembre<br />
1994, 335-341; La Sicilia nella tradizione geografica<br />
greca, Geographia Historica, XLIV, 1994-1995,<br />
97-107; Sulla geografia nautica e sulla rappresentazione<br />
litoranea della Magna Grecia, in La Magna<br />
Grecia e il mare… cit., 281-298 (con interessantissime<br />
tavole); ed ancora Sulle basi empiriche della<br />
cartografia greca, Sileno, XXIII, 1-2, 1997, 49-60.<br />
16 Sui diversi esperimenti fatti dalle agilissime navi<br />
puniche e dai loro comandanti che, più volte<br />
nel corso della guerra (POL., I, ll. citt.), proprio per<br />
la perfetta conoscenza dei fondali, erano riusciti<br />
ad entrare ed uscire dal porto di Lilibeo, sorprendendo<br />
le navi romane rimaste immobili, fino a liberare<br />
Lilibeo dall’assedio per mare che sarebbe ripreso<br />
solo con Letazio Catulo cfr. HOLM, op. cit.,<br />
39-40; PAIS, op. cit., 132. Sulla geomorfologia dei<br />
luoghi cfr. anche COLUMBA, I porti della Sicilia…<br />
cit., 48-249; PACE, op. cit., 92; G. SCHMIEDT, Antichi<br />
porti d’Italia, in L’Universo, XLV, 1965, 225-<br />
274; e, da ultima, DI STEFANO, op. cit., 3 e nota<br />
1 (con bibliografia precedente), dove si richiamano<br />
alcune puntuali descrizioni letterarie circa le<br />
difficoltà di navigazione (VIRG., Aen., III, 705;<br />
PRISC., Perieg., 482), che comunque non impedivano<br />
– conoscendo bene i fondali – l’entrata nel<br />
porto direttamente dalle isole Egadi (cfr. in parti.<br />
p. 14 ed il riferimento a POL., I, 44).<br />
17 Drepana e Lilibeo erano state potenziate dai<br />
punici mediante il trasferimento (metoikismos) di<br />
cittadini rispettivamente da Erice (con l’eccezione<br />
del personale addetto al tempio di Afrodite) e da<br />
Selinunte: cfr. HOLM, op. cit., 31, 46-47, 53. Drepana<br />
e Lilibeo diventeranno, da questo momento,<br />
la prima il centro della potenza navale, la seconda<br />
il baluardo di Cartagine in Sicilia, PAIS, op.<br />
cit., 132. Su Erice destinata a diventare chora di<br />
Drepana, in una vicenda ormai sempre più lontana<br />
dalla città guida dell’ethnos elimo (Segesta),<br />
cfr. DE VIDO, Città elime… cit., 420 nota 45 e, in<br />
generale, su questo momento storico E. GABBA,<br />
La prima guerra punica e gli inizi dell’espansione<br />
transmarina, in Storia di Roma II. La repubblica<br />
imperiale, Torino 1990, 54-67. Descrizione dettagliata<br />
del porto di Lilibeo e delle annesse strutture<br />
realizzate sul modello punico della madrepatria,<br />
in DI STEFANO, op. cit., 13.<br />
18 Su Filino, il siciliano «segretario di Annone» e<br />
compilatore di liste ufficiali cfr. HOLM, op. cit., 12<br />
nota 1 (con bibliografia precedente relativa alle<br />
fonti sulla prima guerra punica) e DI STEFANO,<br />
op. cit., nota 49; su Filino e Fabio Pittore vd. anche<br />
l’appendice dedicata da De Sanctis alle Fonti<br />
per la storia della prima guerra punica (in Storia<br />
dei Romani… cit., 224 sgg.). Piena fiducia mostrava<br />
il De Sanctis (ibid., 235) sul dettaglio topografico<br />
e sulla versione confluita nei frammenti<br />
diodorei dei libri XXIII e XXIV, giudicati di piena<br />
derivazione filiniana. Sullo storico di Agrigento<br />
cfr. ancora: R. LAQUEUR, s.v. Philino, RE, XIX,<br />
2 (1950), 2180 sgg.; F.W. WALBANK, Polybius,<br />
Philinus and the First Punic War, CQ, XXXIX,<br />
1945, 1-15; P. PÉDECH, Sur les sources de Polybe:<br />
Polybe et Philinos, REA, 1952, 246-266; E. MAN-<br />
NI, Da Ippi a Diodoro, Kokalos, III, 1957, 136-<br />
155, 150-151; G. DE SANCTIS, Ricerche sulla storiografia<br />
siceolita, - Sikelikà I, Palermo 1958, 70,<br />
sgg.; LA BUA, op. cit., 255 sgg.; E. MANNI, Diodoro<br />
e la storia arcaica di Roma, Kokalos, XVI, 1970,<br />
60-73, 68-69; F.W. WALBANK, The Historians of<br />
Greek Sicily, Kokalos, XIV-XV, 1968-1969, 476-<br />
497, 485 sgg.; DE SENSI, art. cit., 17 nota 35. Per<br />
la versione diodorea cfr. anche P. VARESE, La fonte<br />
annalistica di Diodoro per l’età della prima guerra<br />
punica, in Studi storici per l’antichità classica in<br />
onore di Ettore Pais, Pisa 1910, III, 219-240.<br />
19 Sull’importanza delle versioni autoptiche degli<br />
eventi militari per la ricostruzione topografica degli<br />
stessi cfr. GULLETTA, Timoleonte… cit.<br />
20 Sul metodo di Polibio ed i suoi rapporti con Filino<br />
e Fabio Pittore, in particolare nella descrizio-<br />
77 Navi romane fra gli Specola Lilybitana e le Aegades Geminae?