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qui - Porphyra

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“Bisanzio e le Crociate, incontro e scontro tra Oriente e Occidente”<br />

Atti del convegno, Venezia, 10 e 11 dicembre 2011<br />

<strong>Porphyra</strong>, anno IX, n. 17<br />

cristiano ortodosso alle stesse frontiere territoriali e culturali del mondo<br />

antico 292 . Considerando anche il fatto che nel VI secolo d. C. la lingua<br />

ufficiale dell'impero d'Oriente fosse ancora, almeno formalmente, il latino e<br />

che coloro che siamo soliti chiamare 'Bizantini' si autodenominassero<br />

Rhomaioi, è probabile che sia stato proprio Giustiniano, o forse l'imperatore<br />

Anastasio 293 , a reintrodurre a Costantinopoli l'antica festa romana della<br />

bruma. Tale 'ripresa' non è stata però passiva, ma è stata riadattata al nuovo<br />

contesto culturale, subendo profonde trasformazioni: la bruma che durava<br />

un solo giorno a Roma, divenne a Costantinopoli una festa civile della<br />

durata di più giorni, molto probabilmente 24 (ossia dal 24 novembre al 17<br />

dicembre) 294 , tanti quante erano le lettere dell'alfabeto greco 295 ; era<br />

l'occasione ideale per celebrare la città e l'imperatore, che se ne faceva il<br />

principale promotore, mediante l'organizzazione di banchetti, danze, mimi,<br />

giochi, nonché doni e largitiones sia agli alti funzionari di palazzo che al<br />

popolo. E' stato attribuito a Pietro Patrizio, in veste di maestro cerimoniale<br />

di corte, l'elaborazione di uno dei primi protocolli del cerimoniale della<br />

festa 296 , costituendo un importante modello per il Kletorológion e per il De<br />

cerimoniis 297 . Secondo le testimonianze letterarie, solenni Brumalia<br />

sarebbero stati celebrati alla corte imperiale di Costantino V, detto<br />

Copronimo 298 , e di Leone VI 299 , fino ad arrivare a Costantino VII<br />

Porfirogenito 300 , che li avrebbe reintrodotti e resi massimamente sontuosi,<br />

contrapponendosi alla politica di Romano Lecapeno 301 , che li avrebbe<br />

292 Si veda in proposito SCOTT R.D., Malalas, 'The Secret History', and the Justinian's Propaganda, in “Dumbarton<br />

Oaks Papers” 39 (1985), pp. 99-109.<br />

293 Stando alla testimonianza dell'anonimo autore del Carmen in Brumalia Coluthiédité, edito da BERGK T., Poetae<br />

lyrici Graeci, Leipzig 1843, vol. III, p. 362 s.<br />

294 Vi è incertezza sia sulla durata precisa della festa sia sull'introduzione della pratica alfabetica ; secondo J.R.<br />

Crawford (De Bruma..., cit., p. 377), se non si può dubitare che i Broumália fossero celebrati a partire dal V-VI secolo,<br />

non si può affermare con sicurezza se questi durassero già 24 giorni.<br />

295 Ove ogni giorno corrispondeva a una lettera greca, che, a sua volta, corrispondeva all'iniziale onomastica<br />

dell'imperatore in carica, di un suo familiare o di un imperatore del passato, oggetto di festeggiamenti. Secondo Teofane<br />

Continuato (VI, 35), Costantino Porfirogenito avrebbe festeggiato il suo broumálion il giorno corrsipondente alla lettera<br />

kappa, mentre in quello corrispondente alla lettera épsilon veniva festeggiata l'augusta Elena, così come alla lettera rho<br />

quello dell'imperatore minor Romano, secondo il De cerimoniis, I, 17, p. 602.<br />

296 Pietro Patrizio rivestì l'incarico di magister officiorum dell'amministrazione imperiale di Giustiniano tra il 539 e il<br />

565 e fu l'autore, tra le altre, di un'opera perduta proprio sulla storia della carica di magister officiorum, intitolata Perì<br />

politikēs katastáseōs. Si veda in proposito DAGRON G., Empreur et prêtre. Etude sur le « césaropapisme » byzantin,<br />

Parigi 1996, pp. 90-91 ; FEATHERSTONE M., Further Remarks on the De Cerimoniis, in « Byzantinische Zeitschrift »<br />

97 (2008), p. 113-121.<br />

297 Cfr. BURY J.B., The Ceremonial Book of Constantine Porhyrogenitus, in « Études d'Histoire des Religions » 22<br />

(1907), pp. 209-27. 417-39 ; CAMERON A., « Images of Authority : élites and icons in Late Sixth-Century<br />

Byzantium » , in MULLETT M. - SCOTT R. (a cura di), Byzantium and the Classical Tradition, Birmingham 1981, pp.<br />

205-234 ;PERTUSI A., I principi fondamentali della concezione del potere a Bisanzio. Per un commento al dialogo sulla<br />

'Scienza politica' attribuito a Pietro Patrizio (secolo VI), in « Bollettino dell'Istituto Storico Italiano » 80 (1968), p. 11 e<br />

s.<br />

298 Stefano Diacono, Vita di Santo Stefano il giovane, in Patrologia Graeca, cit., 100, c. 1172A-1178B (=63, 65, 73 ;<br />

ed. e trad.fr.a cura di AUZEPY M.-F., La vie d'Étienne le Jeune par Étienne le diacre, Adelshot 1997, pp. 165, 167,<br />

172).<br />

299 Codice Barberini, citato da MAI A., Spicilegium Romanum, Roma 1842, vol. 4, p. 37.<br />

300 De cerimoniis, I, p. 598-607.<br />

301 Non è da escludere inoltre l'ipotesi che la reintroduzione dell'antica festa romana da parte di Porfirogenito potesse<br />

essere stata funzionale anche alle relazioni diplomatiche che intercorrevano in quel periodo con l’Occidente, in<br />

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