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“Venezia e Bisanzio, incontro e scontro tra Oriente ed Occidente”<br />
Atti del convegno tenutosi a Venezia, 10-11 dicembre 2011<br />
<strong>Porphyra</strong>, giugno 2012, n. XVII<br />
perché Narsete aveva appena ricon<strong>qui</strong>stato Milano e dopo il 562 la barriera<br />
alpina marcava definitivamente il confine dell’Italia bizantina.<br />
L’invasione dei Longobardi nel 568, quasi contemporaneo alla<br />
destituzione da parte di Giustino II di Narsete in Italia, provoca il tracollo<br />
della dominazione bizantina, che nel mutato rapporto di forze trova nel<br />
regnum francorum un alleato decisivo per riguadagnare le posizioni<br />
perdute. 201 La ricon<strong>qui</strong>sta dell’Italia si era rivelata alla fine della guerra<br />
greco-gotica più effimera del previsto, per la spinta offensiva di Persiani ed<br />
Avaro-Slavi in Oriente, minacce che richiesero il richiamo di gran parte<br />
delle forze dislocate nelle regioni appena ricon<strong>qui</strong>state. 202 Al di là dei toni<br />
epici tratteggiati da Paolo Diacono, alcuni storici hanno ipotizzato che<br />
dietro lo stanziamento dei Longobardi in Italia vi fosse l’esigenza di<br />
Narsete di stanziare una popolazione barbarica in Liguria in funzione di<br />
contenimento dei Franchi.<br />
Così lo scambio di ambasciate tra la Gallia e Costantinopoli si fa più<br />
frequente nel periodo che va da Giustino II a Maurizio (565-602). Intanto<br />
però il regnum francorum era diviso al suo interno, perché alla morte di<br />
Clotario I nel 561 il regno era stato spartito tra i suoi figli Sigeberto,<br />
Chilperico, Cariberto e Gontrano. 203 A quest'ultimo spettò la parte che va<br />
dal massiccio centrale alla riva mediterranea, <strong>qui</strong>ndi più strategicamente di<br />
interesse per Costantinopoli. Gontrano tuttavia propendeva più per accordi<br />
con i Longobardi e per un'espansione nella Spagna visigota.<br />
Tra i documenti rimasti del periodo merovingio vi è un corpus di 23<br />
«lettere austrasiane», che evidenziano per un periodo compreso dal 575 al<br />
596 i rapporti tra re Childeberto II, il basileus Maurizio e l’esarca di<br />
Ravenna Romano. 204 Questo corpus documentario pone ancora molti<br />
problemi agli studiosi. Alcune lettere, come la lettera numerata come la<br />
XX, sono ancora in discussioni per problemi correlati alla datazione. 205 Per<br />
sommi capi si dirà che in questo periodo i contatti tra i due soggetti politici<br />
si intensificano, nella ricerca di un vantaggio reciproco. Se Bisanzio<br />
auspica l’intervento franco in Italia in funzione antilongobarda, a sua volta<br />
la divisione tra i quattro figli di Clotario getta la Gallia in un periodo di<br />
torbide e feroci lotte, tali da spingere i contendenti a ricercare la<br />
legittimazione dell’imperatore d’Oriente con l’attribuzione di titoli<br />
onorifici. Vi sono notizie, fornite solo da Gregorio di Tours, che si<br />
201 Per la storia dei Longobardi cfr. JARNUT J., Storia dei Longobardi, Torino 1995, pp. 29-44. Per le storie sui<br />
Longobardi invece cfr. l’intero volume LO MONACO F. – MORES F. (curr.), I longobardi e la storia. Un percorso<br />
attraverso le fonti, Roma 2012, e in particolare CESARETTI P., I longobardi di Procopio, pp. 19-73, e MORES F.,<br />
Come lavorava Paolo Diacono, pp. 123-139, per la fonte che si utilizzerà. Si segnala altresì come imminente il volume<br />
di Nicola Bergamo per la LEG di Gorizia. Si ringrazia l'autore per la segnalazione.<br />
202 Per i Persiani vedi MORRISON C., Gli avvenimenti. Prospettiva cronologica, in MORRISON C. (cur.) –<br />
RONCHEY S. – BRACCINI T. (tradd.), Il Mondo bizantino, Torino Einaudi 2007, I. L'impero romano d'Oriente (330-<br />
641), pp. 33-37.<br />
203 Cfr. GOUBERT, Byzance avant l'Islam…, cit., p. 15.<br />
204 Cfr. GOUBERT, Byzance avant l'Islam…, cit., pp. 95-101.<br />
205 Cfr. Epistolae Austrasicae, in GUNDLACH W. (cur.), MGH, EPP., III, Berolini 1892. Per gli studi più attuali<br />
cfr. GILLET A., Love and Grief in Post-Imperial Diplomacy: The letters of Brunhild, in SIDWEL B. – DZINO D.<br />
(curr.), Studies in Emotions and Power in the Late Roman World: Papers in Honour of Ron Newbold, Piscataway 2010,<br />
pp. 141-180; IDEM, Ethnography and Imperium in the Sixth Century: Frankish and Byzantine Rethoric in the Epistolae<br />
Austrasicae, in NATHAN G. – GARLAND L. (curr.), Basileia: Essays in Imperium and Culture in honour of E. M. and<br />
M. J. Jeffreys, Brisbane 2011, pp. 67-81.<br />
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