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“Bisanzio e le Crociate, incontro e scontro tra Oriente e Occidente”<br />
Atti del convegno, Venezia, 10 e 11 dicembre 2011<br />
<strong>Porphyra</strong>, anno IX, n. 17<br />
Apollonio di Tiro deriva probabilmente da un altro cantare toscano ; ̒ H<br />
Po,lemoj th/j Trw/adoj dal poema francese di Benoît de Sainte-Maure e<br />
Imperios e Margarona dal romanzo francese Pierre de Provence et la belle<br />
Maguelonne.<br />
Tutte queste opere sono anonime e possono essere datate in maniera<br />
poco precisa: il terminus post quem è costituito dagli originali occidentali<br />
ed il terminus ante quem dai manoscritti che li tramandano, i più antichi<br />
della fine del XV secolo.<br />
Altri romanzi, che non si ispirano ad alcun modello occidentale,<br />
riprendono comunque dei motivi analoghi, come il Belthandros e Crisantza,<br />
l'Achilleide, Callimacos e Crysorroe (che il poemetto di Manuele Philes<br />
permette di datare con maggiore precisione, poiché menziona un racconto<br />
d'amore, da leggere allegoricamente e la cui storia sembra proprio quella di<br />
Callimaco: esso sarebbe opera di Andronico Paleologo, cugino<br />
dell'imperatore Michele VIII, 1310 - 1340) e Libistros et Rodamne.<br />
Altri testi, che non possono essere propriamente definiti romanzi<br />
cavallereschi, sono scritti in vernacolare e condividono l'uso del verso e di<br />
espressioni proprie a questo gruppo di opere: le gesta e le imprese di eroi<br />
troiani e greci nella Polemos e le avventure dei membri di una famiglia<br />
integerrima e proba, che riprende il modello già impiegato dalle Pseudo-<br />
Clementine 329 e la leggenda di Placidus/S. Eustachio. La trama è incentrata,<br />
anche in quest’ultimo caso, sulla separazione forzata dei protagonisti da<br />
parte della Fortuna o di un antagonista.<br />
La natura dell'intreccio non lascia trasparire più un gusto bizantino per<br />
lunghi monologhi, passaggi sentenziosi o retorici: una datazione più precisa<br />
è ancora vexata quaestio, poiché questi romanzi presentano categorie ed<br />
aspetti propri della società bizantina, ma non specifici di un periodo<br />
particolare.<br />
Confluenza di diverse tradizioni<br />
La novità di questi romanzi rispetto ai predecessori comneni è la<br />
preferenza accordata al modello occidentale: anche quando si tratta di<br />
romanzi di materia troiana, come nella Polemos o nell'Achilleide, il<br />
diaskevastes non sembra riconoscere gli eroi dell'epopea omerica (ne è<br />
indice probante la deformazione dei nomi degli eroi, come Pandrouclos) e<br />
riprende il testo latino che pare l'unica fonte. In epoca comnena, la Cronikh,<br />
su,noyij di Manasses, scritta in politiko,j sti,coj presentava la stessa<br />
deformazione.<br />
L'autore conosceva i poemi omerici superficialmente? Sappiamo che i<br />
florilegi e gli gnomologi rendevano superflua la conoscenza diretta delle<br />
fonti antiche e le biblioteche private si limitavano a pochi libri, agiografici,<br />
testi biblici e qualche opera di carattere profano. È comunque possibile che<br />
il diaskevastes della Polemos scelga deliberatamente di riprendere la lente<br />
deformante dell'atmosfera cavalleresca del poema francese, senza<br />
329 CALVET-SÉBASTI M.A., Femmes du roman pseudo-clémentin, in Les personages du roman grec, Actes du colloque<br />
de Tours, 18-20 novembre 1999, Paris 2001, pp. 285-97.<br />
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