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qui - Porphyra

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“Bisanzio e le Crociate, incontro e scontro tra Oriente e Occidente”<br />

Atti del convegno, Venezia, 10 e 11 dicembre 2011<br />

<strong>Porphyra</strong>, anno IX, n. 17<br />

Tale complessità nella composizione del racconto distingue il romanzo<br />

di Libistros e Rodamne dagli altri testi vernacolari che presentano una<br />

struttura lineare e lo accosta piuttosto, per l'uso sofisticato della tradizione, -<br />

come l'inclusione delle lettere, inviate da Libistros con delle frecce, e le<br />

ekfraseis,- ai romanzi comneni, verso cui pare debitore ed, in particolare, di<br />

Isminias e Ismine di Makrembolites, con cui condivide le ekfraseis dei mesi<br />

e delle virtù sulle mura fortificate dell’ vArguro,kastron, così come il<br />

racconto dei sogni, espedienti che prolungano nell'interiorità di Libistros la<br />

realtà dei suoi timori e delle sue speranze.<br />

La presenza di Clitobos, personaggio speculare, che accompagna l'eroe<br />

nelle sue peregrinazioni e ne condivide le avventure, lui stesso amante<br />

infelice, conferisce al personaggio di Libistros una maggiore umanità: in<br />

questo romanzo il protagonista non è ripiegato nella sua passione solitaria,<br />

ma trovo posto per l’amicizia.<br />

Come nei romanzi comneni, <strong>qui</strong> l'amore provato dal compagno dell'eroe<br />

per una giovane è il doppio del sentimento che unisce la coppia principale,<br />

rappresentandone la conclusione tragica per meglio esaltare l'happy end che<br />

ricongiungerà i protagonisti. Tuttavia la storia di Clitobos non arriva a<br />

compimento insieme a quella del suo amico: essa resta aperta, lasciando<br />

Clitobos ed il lettore nell'attesa di un segno di benevolenza da parte della<br />

regina Mirtane.<br />

Questa commistione di tradizioni popolari, straniere e bizantine ebbe un<br />

successo notevole ed il pubblico che apprezzava questo genere di letteratura<br />

doveva essere lo stesso delle corti di Costantinopoli e provinciali, educate<br />

secondo la paidei,a tradizionale, ma conoscitrici anche della cultura latina.<br />

La dominazione occidentale nei territori bizantini introduce dei gusti e delle<br />

mode straniere, che restano dopo la partenza degli invasori. Vinztentzos<br />

Cornaros, che scrisse l'Erotokritos a Creta, poco prima delle con<strong>qui</strong>sta dei<br />

Turchi, e Georgios Chortatzis, autore cretese dell'Erifile, tragedia in versi<br />

della fine del XVI secolo (ispirata all'Orbecche di Giovanbattista Giraldi<br />

Cinzio), sono esempi di questa moda che si perpetua, instaurando un dialogo<br />

tra culture diverse.<br />

È l'inizio della letteratura neogreca: finalmente il suo percorso esitante,<br />

che oscilla tra tradizione sapiente e popolare, tra eredità greca e forestiera,<br />

non è così diverso da quello che si profila in Occidente; lo scambio continuo<br />

e reciproco tra lingua elevata e vernacolo attesta la permeabilità di questi<br />

due livelli, che esprimono una stessa cultura, uno Giano Bifronte che avanza<br />

senza averne la consapevolezza e introduce novità senza percepirne le radici<br />

antiche.<br />

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