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“Venezia e Bisanzio, incontro e scontro tra Oriente ed Occidente”<br />
Atti del convegno tenutosi a Venezia, 10-11 dicembre 2011<br />
<strong>Porphyra</strong>, giugno 2012, n. XVII<br />
e ultimo atto di ingiustizia da lui commesso contro i suoi sudditi» 122 , si può<br />
invece affermare che l’intera politica ostrogota non fermò il declino del<br />
senato, anzi condusse al progressivo indebolimento e all’emarginazione<br />
dell’organo. Anche se le condanne del 525 e del 526 produssero profondo<br />
sdegno fra le file dei senatori e il deterioramento dei rapporti di questi con<br />
l’aristocrazia ostrogota, fu la lenta scomparsa delle cariche utili per<br />
l’accesso al senato a rappresentare la maggiore delle colpe dei governi<br />
barbarici. Con il tramonto della praetura 123 , della questura 124 e del consul<br />
suffectus 125 venne di fatto reso impossibile a spectabiles e clarissimi<br />
prendere parte alle sedute del senato, che divenne <strong>qui</strong>ndi unica prerogativa<br />
degli illustres. Non si devono inoltre dimenticare altri esempi meno<br />
famosi, ma non per questo meno significativi, di prevaricazione dei diritti e<br />
dei poteri senatorii. Le autorità militari tendevano spesso a esercitare<br />
illegalmente funzioni civili 126 e il re stesso intervenne contro singoli<br />
senatori, come nel caso del praefectus praetorio Anicio Probo Fausto<br />
Nigro Iunior, il quale venne multato pesantemente e descritto come «notus<br />
ille artifex» 127 .<br />
La politica di Giustiniano<br />
La guerra<br />
(…) i Goti, mentre fuggivano abbandonando il loro dominio in Italia,<br />
presero pretesto dalla loro ritirata per uccidere senza pietà tutti i Romani<br />
che capitavano sul loro cammino (…). 128<br />
E’ fuor di dubbio che la guerra gotica abbia inferto un colpo mortale al<br />
ceto senatorio, poiché causò la rovina e la morte di molti senatori. I quattro<br />
assedi che dovette subire la città di Roma 129 , la distruzione di Milano 130 , la<br />
carestia 131 e la peste decimarono la popolazione della penisola. Nelle aree<br />
maggiormente colpite dalle spedizioni di entrambi gli eserciti Procopio<br />
testimonia persino casi di cannibalismo 132 . I senatori furono oggetto delle<br />
ritorsioni ostrogote a causa dell’iniziale appoggio che molti di essi<br />
fornirono alle forze imperiali 133 . Molti senatori furono imprigionati e tenuti<br />
in ostaggio 134 , molti altri persero il proprio status e arrivarono a soffrire la<br />
fame 135 , e infine, una volta segnate le sorti della guerra, vennero uccisi per<br />
122<br />
PROCOPIO, La guerra, I, 1.<br />
123<br />
Cfr. DALLERA O., Boezio, De consolatione philosophiae, BUR, 1976, III, 4: „praetura, magna olim potestas, nuc<br />
inane nomen est“ (anno 523).<br />
124<br />
Scomparso già a metà del V sec.<br />
125<br />
Scomparso già durante il regno di Odoacre (476-480).<br />
126<br />
Cfr. CASSIODORO, Variae, IX, 11 e 12.<br />
127<br />
Cfr. CASSIODORO, Variae, III, 20.<br />
128<br />
PROCOPIO, La guerra, IV, 34.<br />
129<br />
537-538 (condotto da Vitige); 546 (Totila); 550 (Totila); 552 (Narsete).<br />
130<br />
PROCOPIO, La guerra, II, 21.<br />
131<br />
PROCOPIO, La guerra, III, 17.<br />
132<br />
PROCOPIO, La guerra, II, 20.<br />
133<br />
PROCOPIO, La guerra, IV, 34.<br />
134<br />
PROCOPIO, La guerra, I, 11 (da Vitige); 3, 22 (da Totila).<br />
135<br />
PROCOPIO, La guerra, III, 20.<br />
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